La realizzazione del Museo Carlo Venturini corona con successo un lungo lavoro che ha visto impegnati l'amministrazione comunale e l'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna e che ha avuto come tappa intermedia, ma fondamentale, la mostra "Carlo Venturini tra collezionismo e antropologia", svoltasi a Bologna (Palazzo Pepoli Campogrande) e a Massa Lombarda (Chiesa del Carmine). Il Museo permette, dopo molte traversie, di dare una collocazione permanente alla preziosissima raccolta che il Dott. Venturini lasciò al Comune di Massa Lombarda oltre cento anni fa. La figura di Carlo Venturini per la storia e la cultura massese riveste un ruolo di tutto rilievo, non solo perché al suo nome si lega l'esistenza della Biblioteca comunale, che proprio da un nucleo librario appartenuto al Venturini trae origine, ma anche perché la sua collezione rappresenta un esemplare spaccato delle vicende, criteri e motivazioni ideologiche che animarono il collezionismo antiquario ottocentesco.
Nel 1881 Venturini acquista in Massa Lombarda una casa con l'intento di costruirvi una piccola biblioteca e un museo per collocarvi una collezione; alla sua morte, nel 1886, libri e raccolte diventarono così pubbliche.
La collezione presenta caratteristiche di grande varietà ed eterogeneità; unisce, infatti, nuclei omogenei di materiali quali possono essere quelli archeologici e naturalistici ad oggetti strani e curiosi che meglio figurerebbero fra l'arredo domestico più che nelle vetrine di un museo.
Il Museo, collocato in via Garibaldi n.22 e inaugurato nel 1990, nello stesso edificio che ospita la biblioteca, è disposto su due piani. A pianterreno è presente una raccolta di reperti esclusivamente fittili: la ceramica corinzia ed etrusco corinzia, il bucchero, la ceramica attica, la ceramica italiota a figure rosse, la ceramica subdipinta, la ceramica apula - indigena, la ceramica a vernice nera, i balsamari. L'altra sala, l'ultimo allestimento in ordine di tempo, contiene le vetrinette originali del Venturini con il materiale mineralogico e fossile.
Il percorso espositivo riguardante la sezione archeologica prosegue al piano superiore con le lucerne di età romana, i bronzi (fibule, lucerne, statuette votive), sculture ed elementi decorativi (erma, testina femminile, cornice architettonica, iscrizione onoraria), stele puniche. Nel grande salone del primo piano trova collocazione il nucleo di materiali storico artistici, che costituisce, al pari della sezione archeologica, il secondo grande campo di interesse del Venturini collezionista.
La sezione raccoglie un numero elevato di oggetti raggruppati secondo le seguenti categorie: ceramiche, maioliche, porcellane e vetri, tutti prodotti collocati cronologicamente tra il XVII e il X1X secolo.