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Centro Culturale Le Cappuccine
BAGNACAVALLO, 48012

vai alla scheda del museo

Via Vittorio Veneto 1/A
tel.: 0545 280913
fax: 0545 63881
centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it
www.centrolecappuccine.it
Apertura: in inverno: ore 10-12 e 15-18; in estate: ore 10-12 e 16-19
Chiusura: giorni post-festivi
icona museo

Di proprietà del Comune di Bagnacavallo, il Centro è stato aperto nel 1976 nell’ex Convento delle Suore Cappuccine; ospita la Biblioteca Comunale Giuseppe Taroni (fondo storico e moderno), la Sezione Archeologica, la Sezione Etnografica, la Galleria d’Arte Moderna, la Pinacoteca, cui sono venute ad aggiungere nel tempo nuove sezioni: Archivi Storici, Sezione Scientifico-Naturalistica, Fototeca, Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne, Archivio Morelli. Sezione staccata dal Centro Culturale Polivalente è il Centro Etnografico della Civiltà Palustre di Villanova.

La Biblioteca Comunale conta più di 47.000 volumi, di cui circa 30.000 nel fondo storico, con più di 1.000 cinquecentine.

Meritevoli di segnalazione sono due fondi recentemente costituiti e dedicati ad importanti figure storiche della cultura locale : Tommaso Garzoni e Leo Longanesi, cui la città ha dedicato importanti iniziative. E' integrata nel sistema bibliotecario nazionale e mette a disposizione del pubblico il collegamento Racine e la navigazione in Internet.

All'Archivio Storico, ricco di importanti documenti fra cui circa cinquecento pergamene, sono stati ultimamente accorpati altri importanti archivi storici pubblici della Città (ex-ECA e OO.PP.): ciò facilita l'accesso ad una documentazione più concentrata e ricca per i ricercatori.

La Pinacoteca comprende una collezione di opere antiche datate fra il XVI e il XVIII sec., una raccolta di pittori moderni e contemporanei ed una raccolta di sculture. Nella Sezione Antica sono presenti fra le altre opere del Ramenghi, di A. Lilio, di A. Mitelli, del Mirandolese.

Nella sezione di Arte Moderna è presente un cospicuo numero di opere in massima parte acquisite mediante donazione di singoli artisti. In una sorta di cerniera tra il primo scorcio del secolo e l’immediato dopoguerra si colloca la grande collezione recentemente donata dalla vedova di Enzo Morelli, pittore originario di Bagnacavallo e morto nel 1976 dopo una lunga attività in ambito lombardo.

La sezione contemporanea si articola in tre nuclei omogenei.

Il primo propone opere di artisti italiani(tra i quali figurano Brindisi e, con una serie consistente, Guidi e Treccani) donate dagli stessi artisti a seguito di importanti mostre promosse dal Centro. Il secondo gruppo di dipinti si riferisce specificamente alla vicenda artistica romagnola dal dopoguerra ad oggi.

Un terzo settore, infine, propone opere di pittori e scultori in parte acquisite in occasione di manifestazioni recentemente realizzate sul territorio.

La possibilità di sviluppo e di espansione della raccolta appaiono notevoli, ma anche in considerazione dell’importante ruolo in ambito nazionale assunto in questi anni dal Gabinetto delle Stampe. La pubblicazione del Repertorio degli Incisori italiani, a seguito di un lungo lavoro censitivo e ricognitivo svolto dagli operatori del Centro, ha portato ad un importante incremento del già cospicuo fondo di grafica incisoria contemporanea.

La Sezione Scientifico - Naturalistica, attivata nel 1985 (e in corso di riordino) è un piccolo museo di scienze naturali ed è suddivisa in settori, con vetrine espositive, che accolgono i vari materiali di provenienza romagnola: le conchiglie marine, le conchiglie fossili del locale Appennino, le chiocciole terrestri, i rettili e gli anfibi, gli uccelli e i loro nidi, gli insetti (coleotteri e farfalle), i nidi delle vespe, i minerali delle nostre montagne.

Il tutto è arricchito da pannelli esplicativi e schemi didattici sulla flora, fauna, e ambienti della Romagna; nonché da diorami che ricostruiscono fedelmente alcuni tipici biotopi dell'area costiera adriatica: pinete, paludi d'acqua dolce. Chiude la visita alla mostra permanente del materiale romagnolo una bella raccolta di minerali di provenienza di tutte le zone del mondo, composta da tutti pezzi di grosse dimensioni (10-90 cm.), che raggiunge per bellezza una spettacolarità unica tra tutte le collezioni dell'intera regione Emilia - Romagna.

Alla Sezione Naturalistica è collegato il Podere Pantaleone, vero e proprio museo didattico all'aperto definito dalla Regione Emilia - Romagna "Area di Riequilibrio Ecologico": un vecchio podere selvoso di circa sei ettari alla periferia della città, aperto al pubblico nei pomeriggi del Sabato e della Domenica.

Sala per le mostre temporanee
Sala per le mostre temporanee
La cosiddetta Sala delle Capriate, che ospita la pinacoteca storica
La cosiddetta Sala delle Capriate, che ospita la pinacoteca storica
Chiostro dell'ex convento delle Cappuccine
Chiostro dell'ex convento delle Cappuccine