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Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali
RAVENNA, 48100

vai alla scheda del museo

Via Dante, 4
tel.: 0544 33667
fax: 0544 218476
centrodantesco@racine.ra.it
www.racine.ra.it/centrodantesco
Apertura: dal 1 ottobre al 31 marzo, dal martedì alla domenica: 9.00-12.00
dal 1 aprile al 30 settembre, dal martedì alla domenica: 9.00-12.00 e 15.00-18.00
Chiusura: lunedì.
icona museo

Nel 1963, in prossimità del VII Centenario della nascita di Dante Alighieri, i Frati Minori Conventuali dell'Emilia Romagna, ai quali è affidata la cura della "chiesa di Dante" (Basilica di San Francesco), decidono di partecipare attivamente alle imminenti celebrazioni dantesche "con un'opera che non abbia solo la breve durata di un centenario, ma si prolunghi nel tempo, prendendo sempre più spazio ed importanza". Viene così deciso di costituire in Ravenna un Centro di studio e di attività dantesca. L'incarico viene affidato al P. Severino Ragazzini, che già nell'ottobre del 1963 dà inizio a quello che diventerà il Centro Dantesco.

Nell'anno 1989 la Cassa di Risparmio di Ravenna consente che il prezioso patrimonio dantesco raccolto nei primi venticinque anni abbia una degna sistemazione nell'antico convento francescano, attiguo alla basilica di San Francesco e alla tomba del Poeta.

Il complesso museale si articola in Biblioteca, Museo, Mostre d'arte. La biblioteca, collocata nel salone centrale al primo piano fra i due chiostri, dispone di circa undicimila pezzi, molti dei quali antichi e rari: sei codici, undici incunaboli, settantaquattro cinquecentine.
Sono molte le edizioni illustrate della Divina Commedia. Accanto al prevalente settore dantesco, sono curate sezioni su Ravenna, Francescanesimo e Artisti contemporanei. Recentemente è stato ricostituito quasi integralmente in fotocopia l'antico Archivio Storico del convento di San Francesco.

Fra le curiosità segnaliamo: l'edizione più grande della Divina Commedia (A. Nattini); l'edizione più piccola della stessa opera, stampata a Padova nel 1878; la microcalligrafica di G. Cossovel (1888). Un Decreto del Ministero dei Beni Culturali (1981) ha dichiarato la biblioteca "di eccezionale interesse storico ed artistico".

Il Museo è disposto su tre lati del chiostro ed è dotato di duemila trecento pezzi, che purtroppo non possono essere tutti esposti per mancanza di spazio. Le opere hanno come oggetto la persona e la vita di Dante oppure scene e personaggi danteschi. La grande maggioranza delle opere appartiene agli ultimi trent'anni e proviene da tutti i continenti (molto numerosa è la rappresentanza degli artisti provenienti dall'Europa dell'Est). Molte opere sono state presenti alle rassegne d'arte promosse dal Centro Dantesco.

Molto significativa è la raccolta che hanno ricevuto i primi tre premi nella Biennale Internazionale Dantesca di Ravenna. Nel lato sud del chiostro sono esposte sculture e bassorilievi in bronzo. Segnaliamo: Balla C. L. (Romania), Babini E., Baschierato S., Biancini A., Contras A. (Romania), Copat R., Dara-Hama S. (Iraq), Davtian G. (Armenia), Espino Del Castillo C. (Messico), Garibaldi R., Glaser H. A. (Australia), Jliev C. (Bulgaria), Klamerus P. (Polonia), Ohanganian M. (Armenia), Pasat A. (Romania), Rank B. I. (Inghilterra), Ramon F. (Argentina), Ristivojev E. (Serbia), Sebestyen S. (Ungheria), Tesei E., Tkachenko Y. (Russia), Toth S. (Ungheria) Toyofuku T. (Giappone), Young-Ja C. (Corea), Zhang De-di (Cina). La seconda sezione del museo comprende circa millecinquecento medaglie o placchette in bronzo. La raccolta delle medaglie offre una significativa panoramica internazionale sulla medaglistica degli ultimi trent'anni. Nella ricca collezione si distingue la raccolta delle trentacinque medaglie che in questi anni il Centro Dantesco ha commissionato ad artisti di chiara fama internazionale (vedi vetrina n. 19-20). Segnaliamo opere di: Affer C., Benvenuti S., Bogomil J. (Bulgaria), Bucci G., Carrilero I. (Spagna), Chromy B. (Polonia), Fazzini P., Giandomenico S., Huguenin R. (Svizzera), Kruch N. (Romania), Kutas L. (Ungheria), Meszaros M. (Australia), Nagy I. J. (Ungheria), Oda G. (Giappone), Pirrone G., Praxmayer A. (Polonia), Savini G., Slarke E. (Australia), Verginelli G. La terza sezione del museo, esposta parzialmente nel lato nord del chiostro, raccoglie stampe e disegni danteschi. Segnaliamo due ritratti di Dante su tavola del secolo XVI di ignoto, stampe del secolo XIX e tre disegni del ravennate A. Ferrari. Di particolare interesse è la serie di cento stampe curate dalla Società Dante Alighieri di Padova. Fa parte di questa sezione anche la raccolta di filatelia internazionale dantesca.

Le mostre d'arte sono una delle attività che caratterizzano il Centro Dantesco ed hanno contribuito alle sue collezioni. Mostre personali: Nattini A. (1967), Scarpati G. (1970), Vici E. (1971), Ascione B. (1972), Greco A. (1974), Ciuca E. (1976), Francia M. (1979), Manzù G.(1980), Greco E. (1982), Grilli A. (1984), Moore H. (1986), Sassu A. (1989), Babibi E. (1991), Copat R. (1995). Mostre collettive: Iconografia Dantesca (1968), Dante e i Francescani (1969), Medaglia di Dante (1971), Artisti Sovietici (1972), 50 Artisti Italiani (1978), Artisti Australiani (1993), Artisti Bulgari (1997), Artisti Polacchi (1997), Artisti Romeni (1999). Biennale Internazionale Dantesca: concorso internazionale di piccola scultura in bronzo. Dal 1973 si sono celebrate tredici edizioni, con una partecipazione media di duecentosettanta scultori provenienti da tutti i continenti. Le opere vengono valutate collegialmente da una Giuria Internazionale composta di quindici membri.

Museo del Centro
Museo del Centro
Chiostro dell'ex Convento di San Francesco
Chiostro dell'ex Convento di San Francesco
Biblioteca del Centro
Biblioteca del Centro