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Sta prendendo il via, con la prima delle iniziative previste, il Progetto dal titolo Dal baratto all’euro. La lunga storia della moneta, realizzato dal Comune di Ravenna (Servizio Diritto allo Studio e Università), in collaborazione con l’Università degli Studi (Cattedra di Numismatica delle Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna e di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna), con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
L’iniziativa si inserisce a completamento della attività formativa degli insegnanti, svolta già da due anni su questo argomento di particolare attualità, e si rivolge ora ad un pubblico più vasto attraverso iniziative specifiche sul territorio, grazie alla collaborazione, collaudata da anni, con i Comuni di Russi e Cervia e con la Fondazione Flaminia di Ravenna, che hanno contribuito alla realizzazione di strumenti divulgativi sull’argomento e di occasioni di incontro, quali conferenze e mostre.
Il 31 maggio ha avuto luogo infatti, presso il Dipartimento di Conservazione dei Beni Culturali il primo incontro aperto al pubblico con la conferenza della Dott.ssa Laura Cretara, Direttrice Artistica della Scuola dell’Arte della Medaglia e del Museo Numismatico della Zecca, alla quale si deve il conio del pezzo da 1 euro italiano, sul tema del processo creativo della moneta metallica moderna.
Questo primo incontro sarà anche l’occasione per presentare il progetto complessivo che prevede, oltre ad una successiva conferenza sul tema della storia della moneta attraverso le vicende e la documentazione proveniente dal territorio ravennate, la realizzazione di strumenti informativi agili e moderni. Per il prossimo autunno infatti è prevista l’uscita di un fascicolo didattico, volto ad illustrare i molteplici aspetti della moneta e la sua evoluzione storica, affiancato da un CD-rom interattivo che consentirà sia una utilizzazione più mirata a livello didattico che una ulteriore possibilità di approfondimento per quanti si interessano all’argomento.
A questi strumenti di facile consultazione e apprendimento si accompagneranno varie esposizioni pubbliche. A Ravenna, presso il Centro didattico Tessellae (Via Galla Placidia 2, per prenotare le visite tel. 0544-38101 ) saranno visibili materiali originali, esplicativi del lavoro dell’incisore nella creazione di monete e medaglie moderne, inoltre saranno esposti gli euro spiccioli dell’Italia e delle altre nazioni con lo scopo di illustrare i significati delle diverse raffigurazioni. Particolarmente stimolanti risulteranno, di conseguenza, le due esposizioni attualmente in corso, presso il Museo Nazionale di Ravenna: Il gruzzolo di via Luca Longhi. Città, monete e mercanti nel medioevo, che consente riflessioni sul ruolo di cambiavalute e banchieri dall’antichità all’età moderna ed Il Giubileo e i suoi simboli. Le medaglie pontificie del Museo Nazionale di Ravenna, attraverso la quale è possibile comprendere la natura della medaglia e il suo valore artistico e simbolico.
A Russi, presso il Museo Archeologico sito nella Rocca dell’antico castello, verrà allestito, a partire da Settembre, il percorso didattico La moneta nell’economia della villa, fruibile da parte delle Scuole e di tutti gli interessati, con modalità che saranno definite, inoltre verranno presentati in sede locale il fascicolo didattico ed il CD-rom.
A Cervia, nelle sedi scolastiche, dal prossimo autunno, si terranno lezioni su Le monete raccontano la storia, allo scopo di far conoscere l’importanza della documentazione proveniente dal territorio; inoltre sarà organizzato un incontro aperto al pubblico per tracciare una breve storia della moneta dalla sua nascita all’epoca attuale ed illustrare il fascicolo ed il CD-rom, quali utili strumenti didattici informativi.
Le proposte di riflessione sull’introduzione dell’euro e sulla scomparsa delle monete nazionali potranno infatti suscitare gli interessi e le curiosità di un vasto pubblico, anche di non esperti, e, in particolare, fornire agli insegnanti e agli studenti della scuola primaria e secondaria molteplici spunti didattici nei diversi ambiti: dagli studi sociali, alla storia politica, religiosa ed economica, dalla geografia alla conoscenza della realtà locale, e, naturalmente, all’educazione artistica.
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