|
Mercoledì 29 giugno 2005, presso il notaio Giancarlo Pasi di Ravenna, la signora Alda Foschi ha ufficialmente donato la biblioteca e la casa di Umberto Foschi alla Fondazione Casa di Oriani. Per Casa Oriani erano presenti il presidente Ennio Dirani e il direttore Dante Bolognesi.
La raccolta documentaria, libraria, artistica creata, con la passione di un vita, da Umberto Foschi, rappresenta una vera e propria summa della storia e della cultura romagnola. Essa è costituita da circa 10.000 volumi, senza tener conto delle migliaia di documenti, manoscritti, appunti che la completano e la integrano, e testimonia in modo esemplare la vita di uno studioso interamente spesa, con dedizione e generosità non comuni, allo studio e alla divulgazione delle tradizioni e delle vicende storiche della Romagna.
La Fondazione Oriani, nell’esprimere il profondo riconoscimento per l’atto di liberalità e sensibilità culturale della signora Foschi a favore di una delle principali istituzioni italiane specializzate in storia e si è impegnata a conservare nella sua integrità le raccolte dello studioso scomparso. E soprattutto si è proposta immediatamente di valorizzare, nel nome dell’amico Umberto, la collezione e la casa per farne un attivo centro culturale, che diventi un punto di riferimento nelle ricerche sulle tradizioni popolari della Romagna.
A tal fine la Fondazione Oriani, grazie all’interessamento della Provincia di Ravenna, ha aderito al “Centro di documentazione e studio dei beni linguistici e demologici romagnoli”. Il Centro si pone come ambiziosi obiettivi la creazione di un archivio dialettale, di un archivio delle tradizioni popolari e della memoria contadina, di un archivio della letteratura dialettale e avrà come sua sede proprio Casa Foschi.
Sono poi già allo studio numerose altre iniziative da realizzarsi nel nome e nel ricordo di Umberto Foschi (concorsi di poesia dialettale, seminari di studio, pubblicazione dei saggi dello studioso scomparso, promozione di una borsa di studio rivolta a ricerche sulla cultura popolare romagnola, ecc.).
|
|