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Museo Informa: notiziario del Sistema Museale
N. 22 anno 2005
News

La qualità dei servizi museali si fonda anche sulle professionalità degli operatori

Pier Domenico Laghi -

Prosegue nello speciale di questo numero la riflessione sui requisiti di qualità dei musei; il tema viene affrontando dalla prospettiva che considera le professionalità degli operatori museali.
Senza alcuna pretesa di esaustività, ancora una volta si è compiuto lo sforzo di affrontare l’argomento da prospettive diverse; questo approccio ci permette di tracciare piste di riflessione utili sia per le grandi che per le piccole realtà; ci consente di considerare aree professionali diverse ma anche interazioni di competenze all’interno di un’unica figura; permette di fare riferimento a strutture organizzative ampie ed articolate senza escludere le interazioni tra professionalità pubbliche e soggetti del volontariato culturale.
Il tema delle professionalità è strettamente legato agli standard, che prevedono il presidio adeguato e non occasionale delle quattro funzioni essenziali per un museo: direzione, conservazione, servizi educativi e didattici, sorveglianza. Ma il panorama che osserviamo all’interno dei sistemi museali è molto ricco ed articolato; le possibilità di intreccio tra profili professionali e soluzioni organizzative sono numerose e possono essere moltiplicate anche attraverso collaborazioni tra i diversi musei.
In un contesto caratterizzato dal contenimento delle risorse pubbliche disponibili e da una costante contrazione delle possibilità di acquisire nuove risorse professionali, diventa sempre più necessario valorizzare il patrimonio di professionalità presenti all’interno delle istituzioni culturali, individuare nuove modalità organizzative che permettano di ottimizzare l’uso delle poche risorse disponibili.
L’obiettivo è chiaro: “migliorare l’offerta verso un pubblico sempre più curioso, più attento, più esigente”. Se lo sforzo che è stato fatto, in collaborazione con il mondo della scuola, è stato quello di preparare un pubblico con tali caratteristiche, oggi dobbiamo fornire risposte adeguate, anche pensando a soluzioni nuove che ci permettano di valorizzare al meglio il patrimonio professionale degli operatori museali, senza ignorare la preparazione dei giovani laureati che si affacciano con un buon bagaglio culturale ed un potenziale di entusiasmo alle porte delle nostre istituzioni culturali.
I grandi e i medi musei possono permettersi una propria articolazione organizzativa in grado di gestire una sufficiente complessità di professionalità per dare risposte adeguate al pubblico; per questi i problemi connessi al personale si pongono in termini prevalentemente di integrazione del turn over e di valorizzazione ed aggiornamento professionale.
I piccoli musei, che sono la maggioranza sul nostro territorio, si trovano a dover affrontare problematiche molto più complesse che possono essere risolte forse solamente in termini di sistema, attraverso la valorizzazione delle relazioni e di forme, anche innovative, di cooperazione e condivisione; materia questa che richiede ulteriori riflessioni, approfondimenti, elaborazioni.
Ricche con al solito le rubriche consolidate della rivista; tra i diversi argomenti affrontati preme richiamare da un lato l’intervento dell’IBACN che illustra le iniziative promosse dall’Istituto nell’ambito del XII Salone del Restauro di Ferrara a documentazione della collaborazione con gli Enti locali della Regione; dall’altro la rubrica personaggi, dedicata a Gregorio Ricci Curbastro, matematico, che ha contribuito in maniera determinate alla teoria della relatività generale formulata da Einstein nel 1916.




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