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Le basi di partenza per questa tesi sono le esperienze che, con successo, sono state adottate in varie parti d'Italia, a cominciare dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna, che è stato preso a modello per l'impostazione al lavoro.
Prima di tutto si è considerata l'idea stessa di sistema museale e quindi la razionalizzazione degli aspetti organizzativi, che ha trasformato, in molte parti d'Italia, i progetti in realtà. Oggi si avverte la necessità di presentare al turista o al visitatore un'offerta integrata di quanto il territorio può offrire e ciò deve avvenire attraverso una comunicazione diretta e agevole: è proprio il territorio, con caratteristiche e peculiarità ben precise, l'osservatorio privilegiato dal quale prende le mosse la parte sostanziale del progetto che tiene in considerazione gli aspetti tecnici, e in qualche modo costanti, sui quali si basa un sistema museale.
La Provincia di Gorizia ha un patrimonio museale fatto di beni mobili e immobili di prestigio. La proposta di costituzione di una rete museale che faccia capo alla Provincia si basa, come per Ravenna, su un criterio di tipo promozionale impostato sul marketing territoriale. Prima ancora che alla catalogazione comune, alla creazione di database e alla condivisione di risorse, si è pensato allo studio di un marchio e di un font per i 18 musei della provincia. Si tratta, come avviene in altre parti d'Italia - e in modo particolare nel Ravennate - di musei di natura eterogenea e dotati di diversi status giuridici, tipologici, di idoneità degli spazi ed accessibilità. La Città, la Regione e la Provincia, saranno in grado di pianificare e produrre uno sviluppo turistico, sociale ed economico duraturo, consapevole e sostenibile solo a patto che sappiano porsi con efficacia al cittadino residente e sappiano coinvolgerlo nei suoi valori.
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