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Casa Romei, una delle architetture più significative nell'ambito dell'edilizia privata ferrarese, è rappresentativa di quel delicato momento di transizione in cui il fantasioso spirito gotico si stempera nell'equilibrio rinascimentale, del gusto e delle scelte decorative e iconografiche fra Quattrocento e Cinquecento. Il passaggio da dimora gentilizia a convento e finalmente a museo (dal 1952 ospita un lapidario e affreschi staccati da edifici ecclesiastici cittadini), attraverso molteplici vicende costruttive e distruttive che ne hanno in parte alterato l'aspetto originario, l'ha arricchita di numerosi affreschi, sinopie, sculture e cotti architettonici che ne costituiscono una testimonianza molto importante della storia dell'arte cittadina. I laboriosi restauri degli ultimi anni - a cui di necessità seguiranno altri interventi - hanno contribuito:a rendere Casa Romei uno dei Musei più piacevoli:e particolarmente indicati per il pubblico scolastico. Perché a misura d'uomo, perché fortunatamente in ombra rispetto a dimore ben più famose, come ad esempio la "delizia" di Schifanoia. La minor fama la "salva" dall'assalto e dalla consumazione "fast food". Insomma, fino a che qualcosa non cambierà, ci troviamo nella situazione ideale per lavorare con i ragazzi che, solitamente sovrastimolati e disturbati dall'eccesso di tutto, hanno bisogno di quiete e di un ambiente tranquillo per poter raccogliere le idee. Proprio per questo è nato, nel 1986, il progetto didattico Casa Romei, grazie alla collaborazione fra la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Ravenna, Ferrara, Forlì e Rimini, e la Didattica dei Beni Culturali del Comune di Ferrara. Guidati dallo storico dell'arte della Soprintendenza gli studenti (per lo più di IV elementare e Il media)si muovono per le sale della Casa, si riappropriano degli spazi, ne riscoprono le funzioni, inventano gli arredi...Rivedono la propria casa e, facendo le debite differenze, riflettono sul passato, su questo passato prossimo in cui un camino acceso e scoppiettante diventa il cuore di una giornata piovosa; un giardino fiorito affrescato sulle pareti consente di vivere in un'eterna primavera; un pozzo al centro del cortile, oltre che servire i bisogni della casa, stimola la curiosità dei bimbi. La dimora osservata e percorsa ci racconta la sua vita... ancora echi di risate di fanciulle nei loggiati dipinti con cartigli svolazzanti, elementi vegetali e imprese di famiglia. Leggere la casa vuol dire, con buona probabilità, coglierne i segreti. Per i giovani studenti (ma solo per loro?) tornare più volte a visitare Casa Romei significa osservare, comprendere, discutere,disegnare, creare, inventare fiabe, scrivere poesie. Pensare alla vita di quel tempo tanto lontano (ma è poi così lontano?) e alla vita di oggi. Leggere gli affreschi: quelli nati nella casa e quelli portati da fuori (ma come... gli affreschi si possono staccare?). Studiare le sculture che ricamano i capitelli: e se anche noi ci costruissimo il nostro stemma di famiglia? Molteplici sono gli indizi da seguire: la casa è uno scrigno pieno di sorprese che solo... nella quiete... si possono scoprire. Passando di corsa (ma perché corriamo?) facciamo solo"rimbombare" le sale. Ma se si cammina adagio adagio e si guarda su e giù... a destra... e a sinistra... se ne vedono delle belle!
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