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Le origini del biotopo Punte Alberete sono da collegare alla rotta del Lamone del 1839 quando si formò una vasta zona paludosa che si estendeva fino all'entroterra di Sant'Alberto, Savarna e Mandriole. L'attuale assetto è la conseguenza di successive bonifiche che dallo Stato Pontificio in poi sono state attuate nella zona. Il biotopo si presenta con un alternarsi di "staggi" e di "basse" e nel suo insieme costituisce un ambiente naturale unico nel suo genere. Essendo un rarissimo esempio di "foresta impaludata", la zona è stata sottoposta a vincolo paesaggistico fin dal 1969. Salici, saliconi, frassini, olmi e pioppi bianchi costituiscono, insieme a ontani neri e farnie, la parte preponderante della flora. Interessante anche il sottobosco. Nell'area, che conta moltissimi nidi di garzette, nitticore, sgarze ciuffetto, nidificano anatre, folaghe e tuffetti.
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