logo sistema museale
i musei del sistema museo informa pubblicazioni scrivi al sistema
laboratorio di didattica a spasso per musei
gli altri musei news info mappa del sito link
cerca

Museo Informa: notiziario del Sistema Museale
N. 13 anno 2002
Personaggi

Domenico Malmerendi
"Ornitologo" e papà del Museo civico di Scienze naturali
Gian Paolo Costa - Responsabile del Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza

Ricordare la figura del Domenico Malmerendi ornitologo non è agevole per chi è tutt’altro che affascinato dall’arte venatoria: viceversa il geometra Domenico era un appassionato cacciatore, lo era suo fratello Gianetto, noto pittore, lo è (o lo è stato attivamente in gioventù) il nipote Francesco, che con grande sensibilità e generosità ha voluto donare al Museo la biblioteca dello zio con pezzi rari di indubbio valore economico all’epoca rimasta alla zia, signora Ida, in quanto esclusa dalla donazione. Se poi pensiamo che fu chi scrive a chiedere che fosse intitolato al donatore l’edificio che ospita il Museo (con la annessa sala pubblica sala Malmerendi oggi utilizzatissima e notissima in Faenza e dintorni) e non il Museo medesimo, ufficialmente un neutro Museo Civico di Scienze Naturali, nel Centro Domenico Malmerendi, in via Medaglie d’Oro, 51, a Faenza... Eppure, forse anche per l’attenzione che ho sempre prioritariamente riservato sino ad oggi alla corretta conservazione del lascito Malmerendi, conservazione resa oltremodo faticosa ed assillante dalle infelici e demenziali scelte progettuali dei due architetti progettisti di questa loro luminosa opera prima rivelatasi (oltreché inidonea per tutta una serie di motivi) antipaticamente permeabile alle acque piovane... fors’anche per questo motivo, dicevo, io il geometra (mio padre era un Suo collega e lo conosceva personalmente...) l’ho sempre sentito vicino e protettivo... Il 14 settembre 1986 i locali del Museo Civico di Scienze Naturali, realizzato ex novo al centro di una splendida area verde residuale (già parte del glorioso vivaio Paganelli in Faenza), sono inaugurati presentando al pubblico un’ampia selezione delle collezioni ornitologica (ricca di oltre 2500 esemplari) ed entomologica (570 scatole entomologiche custodiscono circa 80.000 insetti!) donate alla Città di Faenza dal geometra Domenico Malmerendi. Il frutto di oltre mezzo secolo di lavoro appassionato e continuo condotto dal Malmerendi con l’aiuto (invero preziosissimo) della moglie Ida e (saltuario) di ragazzi di studio, si materializza improvvisamente, come per incanto, in un tripudio di forme e colori rimasti per anni in una protettiva penombra in attesa delle luci della ribalta (luci allora di breve durata temporale, oggi attenuate da filtri protettivi anti UV!). È lo stesso Malmerendi, scomparso ottantenne sei anni prima, a raccontarci la storia delle collezioni, in un Suo scritto datato 15 novembre 1976 del quale si propongono alcuni passaggi. Ad appena otto anni seguivo mio padre (buon genitore ed ottimo... amico) nelle sue battute di caccia e ne ritraevo godimento nell’apprendere nozioni sugli uccelli, loro nidificazioni e costumi, loro migrazioni e modo di cacciarli. Inoltre osservavo anche farfalle ed altri insetti tanto che da più grandicello ne raccoglievo ed a modo mio li preparavo, mettendone assieme un certo numero. [] Fui assunto nel 1921 da una vecchia e grossa Cooperativa locale ove svolsi il mio compito di Direttore tecnico della sezione edile. Nonostante il lavoro gravoso nel tempo libero (poco in verità) mi dedicavo alla caccia di uccelli ed alla raccolta di insetti (1923) che preparavo alla sera e nelle ore di riposo dal lavoro, raggiungendo così, nel 1944, una raccolta ornitologica di 1652 esemplari [] La seconda guerra mondiale ci costrinse ad abbandonare la casa... e sia per le granate, sia per le truppe di occupazione e soprattutto per i cosiddetti... civili che fecero man bassa su tutto, le collezioni andarono quasi totalmente distrutte.[] Nel 1948 la passione per le scienze naturali ebbe il sopravvento e, poichè in quel periodo avevo iniziato la libera professione, mi ridedicai nel tempo libero alle mie raccolte per la sola ornitologia ed entomologia cercando soprattutto di rendere, nella preparazione tassidermica, gli esemplari nelle loro pose, dimensioni e naturalezza. Tutto ciò con la collaborazione attiva e paziente di mia moglie. A tutt’oggi gli esemplari ornitologici sono 2517 tutti preparati di cui 210 esotici [] Non mi dilungo oltre, in quanto le foto allegate danno una visione, seppur ridotta, di quanto intenderei donare alla mia città. Faenza, 15.11.1976.



torna all'indice