SBN: trent'anni di storia

Un resoconto delle due giornate di studi dedicate alle prospettive future di SBN a partire dai festeggiamenti per i trent'anni della Rete Romagnola

Chiara Storti - Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino

Era davvero tenace quel contadino romagnolo che, agli inizi degli anni '80, si recava di frequente all'Istituto universitario europeo di Fiesole per bussare alla porta di Tommaso Giordano: il suo obiettivo era conoscere la logica e il funzionamento dell'infrastruttura tecnologica del nascente progetto di Servizio Bibliotecario Nazionale.

Igino, che da sempre ha la caparbietà e il senso pratico di chi è cresciuto in campagna, ma anche un raffinato intuito coltivato durante i suoi studi classici, e curiosità e entusiasmo per tutto ciò che è "nuovo", desiderava a tutti costi far partecipare le biblioteche della piccola provincia di Ravenna alla grande impresa di SBN.

Così, nell'aprile del 1986, trascinati dall'efficiente entusiasta incoscienza di Giuliana Bassi, Licia Ravaioli e Nadia Borsi - lo storico ufficio di coordinamento - , arrivarono a Ravenna tantissimi bibliotecari europei e americani per parlare di Reti e automazione bibliotecaria1: la tenacia di Poggiali era stata premiata e il Polo RAV sarebbe stato il primo Polo ad essere collegato all'Indice.

Sono passati trent'anni, il Polo provinciale è diventato una Rete che insiste su tutto il territorio romagnolo e sammarinese, al convegno del 15 e 16 settembre2 ci sono tanti dei protagonisti di allora ma anche molti volti nuovi. SBN non è probabilmente come ce lo si era immaginato: non è un servizio dalle caratteristiche definite e univocamente riconoscibili da parte degli utenti finali, non è un servizio erogato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, la fornitura e circolazione dei documenti è spesso difficoltosa ed intempestiva rispetto alle esigenze informative attuali, "c'è troppo catalogo". Interessante a questo proposito la disamina di Fiammetta Sabba e Giorgia Plachesi riassunta nel loro intervento "L'Opac SBN e le esigenze informative degli utenti". Qualche possibile immediata risposta viene da Giovanni Solimine che riporta le riflessioni del "Gruppo di lavoro di lavoro ICCU sulle linee d'azione per la definizione delle politiche per l'accesso ai servizi SBN"3: uso delle statistiche per un quadro realistico dei servizi cooperativi (in particolare su prestiti e prestiti ILL) e conseguente differenziazione delle biblioteche nei livelli di adesione a SBN, di cooperazione catalografica, e di fornitura di servizi ILL/DD/EDD. La questione dell'analisi dei dati statistici viene ripresa anche da Antonella Agnoli che, durante il suo confronto con Luca Bellingeri, presenta i due volumi curati dal Cepell a consuntivo dell'esperienza del progetto sperimentale di promozione della lettura "In Vitro" a cui ha partecipato, dal 2013 al 2016, anche la provincia di Ravenna4.

Quindi "cosa sarebbe - o cosa potrebbe essere - SBN senza l'Indice?" domanda Claudio Leombroni. Potrebbe essere, ad esempio, una rete di servizi che espone e rende ricercabili le proprie risorse nel web - superando i limiti dei silos bibliotecari - tramite Wikidata5: knowledge-base collaborativa, mantenuta dalla Wikimedia Foundation; una sorta di Wikipedia di "dati strutturati" collegata alle voci dell'enciclopedia ma disponibili per tutti: Andrea Zanni e Chiara Storti illustrano le possibilità di questa piattaforma per la condivisione dei patrimoni e invitano i bibliotecari a mettere in comune le proprie competenze nel Wikidata project books6. Il recupero dei cataloghi legacy di SBN in Wikidata è l'obiettivo di Marc2Wikibase, un esperimento di Giovanni Bergamin e Cristian Bacchi relativo al riversamento di record Unimarc in Wikibase - il software di Wikidata -, senza perdita di informazioni.

Le piattaforme e i progetti wiki sono la prova di come si possa davvero realizzare il MAB soprattutto, ed è la sfida più ardua, a livello di gestione dei dati. Condividendo cioè, come ripetuto più volte da Daniele Jallà, uno stesso linguaggio, comprensibile da chiunque - umano o macchina che sia -, includendo e incrementando quella parte di contesto che dà significato al dato grezzo, come precisato da Romina Pirraglia. Il Wiki non è poi soltanto una piattaforma tecnologica ma anche e soprattutto un modello cooperativo, su cui si base la proposta di "Coming Aught" di Agnese Galeffi, Andrea Marchitelli e Lucia Sardo: un Mix&Match7 dell'Authority File di SBN, economicamente sostenibile e che coinvolga i "nuovi professionisti" delle biblioteche, non sempre dotati di un inquadramento contrattuale tale da garantire l'accesso all'interfaccia diretta dell'Authority, ma che hanno competenze che potrebbero essere messe facilmente a frutto per la razionalizzazione dell'archivio.

Per realizzare un #nuovoSBN8 si deve quindi cambiare il modus operandi, passando da un atteggiamento "esclusivo" ad uno "inclusivo", come magnificamente riassunto da Paul Weston, laddove l'"inclusività" è ciò che meglio definisce le comunità "giovani", al di là della mera questione anagrafica. I Wikipediani sono "giovani" proprio perché aprono il loro mondo alla collaborazione dei bibliotecari e degli altri professionisti GLAM9. In questo processo di cambiamento è importante tenere in considerazione anche il pubblico degli utenti perché, ricorda Michele Trimarchi, le istituzioni culturali esistono perché esiste un pubblico che ne fruisce, quindi  il dibattito su come e cosa dovremmo essere non può svolgersi solo all'interno della ristretta comunità degli specialisti del settore. La Rete di Romagna, da sempre, è impegnata nella sperimentazione di soluzioni innovative volte a migliorare la users experience, anche quando applicate a procedure di back office. Un esempio è il catalogo Scoprirete FRBR10, presentato da Silvia Dessì, che mostra i risultati di ricerca nel catalogo della Rete aggregati in Opere, facilitandone lo scorrimento e la lettura e portando alla luce le connessioni con altre Opere. Daniela Simonini racconta inoltre della messa a punto di una strategia di conservazione condivisa dei periodici tra le biblioteche maggiori della Rete, che dovrebbe dare il via alla gestione cooperativa di tutto il flusso documentale: acquisizione, catalogazione11, circolazione (in particolare rendendo efficiente il prestito intersistemico) e conservazione. Nicoletta Bacco invece ribadisce l'importanza di ampliare il coinvolgimento della rete delle biblioteche scolastiche, primo presidio di educazione al piacere della lettura. "Leggerete"12, progetto di promozione della lettura digitale di cui si occupa Valentina Ginepri, si rivolge infatti anche gli studenti e alle scuole, ma non solo. Grazie a SPIDER, finanziato e realizzato in collaborazione con l'IBACN, i cittadini emiliano-romagnoli possono usufruire di un servizio di prestito intersistemico di ebook, il cui valore aggiunto è dato dal fatto che i titoli da acquistare sono suggeriti dai singoli sistemi bibliotecari - quindi in base alle esigenze specifiche della propria utenza - ma razionalizzati da un centro che fa capo alla Rete di Romagna. Si evitano, in questo modo, duplicazioni negli acquisti e spreco di risorse. Il ruolo di coordinamento e di indirizzo della Regione, dopo i recenti cambiamenti istituzionali, è oggi più che mai cruciale per la sopravvivenza delle Reti come servizi di Area Vasta; Reti che mantengano una loro autonomia e che rispondano alle caratteristiche ed esigenze dei territori, come ribadito da Alessandro Zucchini e Monica Ferrarini; continuando a valorizzare un ruolo che questo Ente ha sempre avuto nella storia recente perché, come dice Igino Poggiali, se trent'anni fa la Regione Emilia-Romagna, nella straordinaria persona di Nazzareno Pisauri, non avesse deciso di mettere il proprio cappello all'impresa romagnola forse ora non saremmo quello che siamo o non saremmo così maturi.

A Nazzareno e a tutti coloro che credono nella libertà di pensiero - e di azione -, Claudio Leombroni ha dedicato il Convegno dei 30 anni della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino.

 

1 SBN e Reti di automazione bibliotecaria. Esperienze internazionali a confronto a cura di Giuliana Bassi, Nadia Borsi, Licia Ravaioli, ed. Analisi, 1987

2 Il programma del convegno Trenta anni di SBN - Trenta anni di Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino: un'eredità per il futuro e le slides degli interventi sono disponibili sul portale http://www.bibliotecheromagna.it » Agenda » SBN: un'eredità per il futuro

3 http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/main/attivita/gruppilav_commissioni

4 Il report finale di In vitro. Un progetto sperimentale di promozione della lettura (liberamente scaricabile al link: http://www.progettoinvitro.it/repository/invitro/Documenti/report_In_vitro_2016.pdf) e Un viaggio fra le biblioteche italiane attraverso cinque province e una regione a cura di Antonella Agnoli e Vincenzo Santoro (liberamente scaricabile in formato ePub dal sito www.progettoinvitro.it).

5 https://www.wikidata.org

6 https://www.wikidata.org/wiki/Wikidata:WikiProject_Books

7 Mix'n'Match https://tools.wmflabs.org/mix-n-match/ è un tool di Wikidata che consente, anche in game mode, di abbinare nomi di persone provenienti da archivi diversi al corrispondente elemento di Wikidata (che si ritrova quindi ad avere le caratteristiche di un "Super Authority File"); per maggiori info: https://meta.wikimedia.org/wiki/Mix'n'match/it

8 http://www.aib.it/struttura/sezioni/lazio/2013/35059-aib-rilanciare-sbn/

9 https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM

10 Una prima versione dello ScoprireteFRBR, online da luglio 2014, è visibile all'indirizzo http://solfrbr.provincia.ra.it ; è stato però recentemente messo a punto un suo importante re-factoring che ne modifica profondamente il funzionamento, migliorando i risultati della ricerca. Il nuovo ScoprireteFRBR sarà presumibilmente disponibile nella prima metà del 2017.

11 ll Coordinamento della Rete bibliotecaria di Romagna gestisce già una piccola sperimentazione di catalogazione centralizzata con catalogatori che si spostano nelle diverse biblioteche per trattare sia il materiale corrente che quello pregresso ma, così come auspicato da Eloisa Gennaro - nella sua presentazione di un'ipotesi per un Carta dei servizi della Rete - , tale attività dovrà essere maggiormente sistematizzata.

12 Per approfondimenti è possibile consultare il portale Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino » La Rete » Progetti » LeggeRete


La pagina della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino - pag. 8 [2016 - N.57]

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