#LiceoMuseo

Il progetto di alternanza scuola-lavoro del Museo Carlo Zauli di Faenza raccontato da un liceale

Leonardo Bandini - Studente Classe IB Liceo Classico Torricelli

Lo scopo di ogni progetto di alternanza scuola-lavoro, di fronte al quale si trovano per la prima volta gli studenti al terzo anno di scuola superiore, dovrebbe essere quello di insegnare in modo attivo argomenti di carattere più pratico o comunque diverso da quelli trattati nelle ore scolastiche. In questo è senza dubbio riuscita la collaborazione tra il Museo Carlo Zauli e le classi IIIAL, IIIBL e IBC dei licei linguistico e classico di Faenza. Il museo, dedicato al lavoro dello scultore e ceramista di Faenza, ha infatti dato ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco in prima persona e soprattutto in modo diverso rispetto a molte altre opportunità di lavoro offerte, dove gli "stagisti" non rappresentano altro che un paio di mani che aiutano nel lavoro di fatica.
Queste possibilità sono distribuite su svariati progetti, a partire dal percorso urbano, la cui realizzazione è stata interamente affidata ai ragazzi del liceo classico: dopo avere schedato tutte le opere targate Carlo Zauli distribuite sul territorio faentino (possedute da privati come da esercizi o luoghi pubblici), gli studenti hanno progettato un itinerario basato su queste, indirizzato a tutti coloro che siano interessati ad ammirare anche fuori dal Museo le opere dell'autore faentino.
Altro compito affidato alle classi è quello di far scoprire e rendere il più accessibile ed interessante possibile il patrimonio artistico offerto dal Museo alle fasce d'età solitamente meno attratte da questo tipo di luoghi culturali. Gli studenti realizzeranno questo, in primo luogo, attraverso la redazione di nuove didascalie indirizzate ai giovani per le opere di Zauli, in modo da renderle più interessanti in un linguaggio più "attraente", poi organizzando una serata al Museo per far scoprire alla fascia giovane della città un luogo da molti giovani ignorato o sottovalutato. Dagli stessi ragazzi verranno gestiti, come in occasione della passata Cena Itinerante, profili social sui quali restare aggiornati riguardo alle novità del museo: oltre alla pagina già presente su Facebook, un profilo Snapchat sarà attivato insieme ai già presenti hashtag #liceumatwork e #liceomuseo, che porta il nome del progetto stesso.
A un altro e ancora differente target è rivolto anche il lavoro delle classi del liceo linguistico, che dall'anno prossimo presenteranno ed esporranno le opere del Museo in lingua, per ampliare il raggio di interesse ad un'ulteriore fascia. Comunque le visite guidate saranno tenute anche in italiano dai ragazzi del liceo classico, che per tutti i martedì di luglio saranno presenti al Museo in corrispondenza del consueto ritrovo settimanale faentino del periodo estivo.
Ed è proprio nella stretta collaborazione che si crea tra gli studenti e il Museo che nascono questi progetti, dove siamo proprio noi ragazzi a impersonificarci nella gestione di questo luogo, pensando per esempio a cosa interessa ai nostri coetanei e a come realizzarlo in prima persona.

Esperienze di didattica museale - pag. 22 [2016 - N.56]

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