Il dolore, il lutto, la gloria

Studenti e professori alla ricerca della memoria fotografica della Grande guerra

Giuseppe Baorda - Studente Corso di Laurea Magistrale in Scienze del libro e del documento

In pieno centenario della prima guerra mondiale, si è svolto a Ravenna, dal 26 al 28 maggio scorso, un convegno internazionale dal titolo Il dolore, il lutto, la gloria. Rappresentazioni fotografiche della Grande Guerra fra pubblico e privato, 1914-1940, organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e dalla Società Italiana per lo Studio della Fotografia.
Non è stata una "celebrazione" della guerra, ma un'occasione per riportare alla memoria gli aspetti più duri, aspri, a volte terribili del conflitto, il dolore, le sofferenze, il lutto, attraverso un testimone "oggettivo", e insieme suggestivo ed emozionante, come la documentazione fotografica.
Con un nuovo approccio interpretativo, si sono evidenziati gli aspetti più drammatici di una società ormai stanca e stremata dal numero inarrestabile dei morti sui campi di battaglia. La relazione di apertura di Joelle Beurier, attualmente la studiosa di riferimento a livello internazionale sul tema, ha mostrato il diverso modo di vedere la sofferenza e la morte nei vari paesi in guerra; si sono susseguiti poi una serie di interventi con approcci metodologici diversi, dalla sociologia alla antropologia alla museografia, fino allo studio delle lapidi dei cimiteri o della fotografia medica, che hanno messo in luce una nuova memoria, spesso inedita, del conflitto. Gli studiosi erano professionisti della memoria, abituati a trattare con competenza e in profondità fonti complesse e problemi specialistici; ma la trasmissione della memoria è qualcosa che riguarda anche il pubblico più largo, e in particolare i giovani.
Per questo vorrei sottolineare il fatto che le dotte relazioni degli studiosi sono state affiancate da una riedizione ad hoc della mostra Con Dio per la Patria. Fede e propaganda religiosa nella Grande Guerra, già esposta presso la "Fondazione Casa di Oriani" di Ravenna nel giugno 2015, curata dagli studenti della Scuola di Lettere e Beni Culturali, con il supporto della prof.ssa Raffaella Biscioni e della dott.ssa Sara Circassia. La mostra si è valsa, fra l'altro, di manufatti, lettere e oggetti devozionali d'epoca oltre a cartoline, libretti, luttini, appartenenti al collezionista ravennate Enzo Giorgetti, ma anche di materiali selezionati dagli studenti da archivi fotografici e archivi on-line in Italia e all'estero (Getty, Corbis, Raccolte Musei Fratelli Alinari ecc.); fra questi le fotografie che ritraggono le distruzioni degli edifici di culto, spesso di notevole valore artistico (la cosiddetta "guerra all'arte" che ebbe nella cattedrale di Reims il suo primo episodio, e che colpì anche Ravenna con gravi danneggiamenti a Sant'Apollinare Nuovo).
Gli studenti di alcuni corsi della Scuola hanno inoltre partecipato come relatori al convegno con una ricerca originale e analitica condotta su un archivio di fotografie e testi relativi ai caduti in guerra italiani nel 1915-18. Tali documenti, oltre 150.000, sono conservati presso l'Archivio storico del Museo Centrale del Risorgimento a Roma e contengono oltre alle fotografie dei soldati, diversi documenti privati e personali, lettere scritte alla famiglia; in diversi casi anche un "luttino" del caduto, cioè il ricordo funebre che riporta oltre alla fotografia del caduto, anche frasi e immagini religiose o patriottiche.
La ricerca, esposta in tre diversi interventi di altrettanti "portavoce", ha analizzato in primo luogo il nostro territorio: basandosi sul volume recentemente edito dalla Provincia con l'albo d'oro dei caduti ravennati nella Grande guerra e incrociando i dati con quelli dell'archivio romano, si sono evidenziati risultati molto interessanti, relativi al modo in cui le famiglie reagivano al lutto che le aveva colpite, con modalità che variavano fortemente ad esempio fra zone in cui si trova una elaborazione del lutto più fortemente cattolica, come Faenza, e altre più laiche. Ma in genere, si sono messi a confronto, dato che gli studenti dei corsi ravennati provengono da varie parti d'Italia, contesti molto diversi, dalla Sicilia alla Sardegna al Nord Italia, che hanno rivelato modalità del lutto e della adesione al messaggio patriottico molto diverse, con immagini e fotografie estremamente suggestive.
Le tematiche trattate durante questo percorso hanno dato vita a due siti (https://eventi.unibo.it/il-dolore-il-lutto-la-gloria; https://eventi.unibo.it/con-dio-per-la-patria), che sono serviti come contenitore di documenti, estratti e immagini, e che sono tuttora accessibili a chi volesse avere ulteriori informazioni.

La pagina del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - pag. 5 [2016 - N.56]

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