Il direttore del museo è...

Una fotografia della imprescindibile figura professionale museale ne mette in luce i principali requisiti

Daniele Jallà - Presidente ICOM Italia

"Il direttore è il custode e l'interprete dell'identità e della missione del museo nel rispetto degli indirizzi dell'amministrazione responsabile. È responsabile della gestione del museo nel suo complesso, nonché dell'attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico. È il responsabile ultimo dell'insieme dei processi gestionali. È garante dell'attività del museo nei confronti dell'amministrazione, della comunità scientifica e dei cittadini." (Carta nazionale delle professioni museali, 2006).
La descrizione del ruolo e delle funzioni del direttore di museo presente nella "Carta nazionale delle professioni museali", che continua indicandone nel dettaglio le responsabilità e i requisiti di accesso alla posizione, è analoga a quella presente a livello internazionale nei manuali di gestione museale, negli statuti dei musei, ed è anche quella recentemente ripresa dal DM 23 dicembre 2014 che regola l'organizzazione dei musei statali. Al di là delle diverse formulazioni, i requisiti fondamentali richiesti per accedere al ruolo di direttore sono in generale due: una competenza specifica in una delle discipline inerenti le collezioni del museo (meglio se integrata con una conoscenza certificata in museologia e in management) e un'esperienza pluriennale maturata in un museo o in un'istituzione pubblica o privata analoga, mentre la responsabilità che gli viene assegnata è generale. Al vertice della struttura di gestione del museo, il direttore è al tempo stesso subordinato agli indirizzi stabiliti dal suo organo di governo che ha anche compiti di vigilanza e controllo.
La competenza scientifica
Al direttore è richiesta una formazione e una competenza nella o nelle discipline 'inerenti le collezioni'. Un requisito che comporta il possesso di un titolo di studio coerente con la natura del museo e una competenza disciplinare necessariamente multipla se all'interno del museo si ritrovano tipologie di beni eterogenee. Se la formazione accademica e l'attività di ricerca portano inevitabilmente a una competenza specialistica, le qualità richieste a un direttore di museo sono più ampie, richiedendo cioè la capacità di orientarsi in un ambito più generale o differenziato di quello che ne hanno caratterizzato il curriculum scientifico.
L'esperienza professionale
Come in tanti altri mestieri, per accedere a un ruolo apicale di un'organizzazione è preferibile aver lavorato al suo interno o in organizzazioni analoghe. Essere stato conservatore, ma anche mediatore, consente di acquisire le competenze professionali e i saperi pratici necessari ad assumere una responsabilità generale che prevede conoscenze in campi e settori molto eterogenei.
La responsabilità generale
Nei musei, per tradizione, non è presente il dualismo tipico di altri servizi - anche culturali, come i teatri - al cui vertice coesistono la figura del direttore artistico e quello del direttore amministrativo. Il direttore è responsabile nei confronti del suo organo di governo, della programmazione scientifica e culturale, delle attività educative e didattiche, del bilancio e del personale, degli affari legali e della sicurezza. In una parola: di tutto. Oltre alla sua competenza scientifica gli è richiesto di possedere un minimo di competenze per dialogare con chi è alle sue dipendenze e anche con chi opera all'esterno in tutti i campi del funzionamento e dell'organizzazione del museo.
Direttori non si nasce, si diventa?
Se la formazione ricevuta - come succede in Italia - non basta, la formazione sul campo aiuta, così come l'aggiornamento e lo studio. Ma sono essenziali anche il consiglio di 'mentori' su cui il direttore dovrebbe poter contare negli ambiti in cui non è o non è abbastanza preparato e la collaborazione di sottoposti esperti che lo assistano nei campi a cui sono addetti. Non basta: dirigere è un'arte e un mestiere cui si dovrebbe essere predisposti. Basta guardare alle caratteristiche personali che molti bandi internazionali considerano necessarie per capire che altri doti sono essenziali per esercitare un mestiere che impone di essere in grado di rapportarsi all'organo di governo con rispetto e autonomia, di mobilitare il personale e di coinvolgere i numerosi portatori di interesse del museo, di riuscire ad attrarre finanziamenti e di conquistarsi una reputazione nel mondo museale e accademico, di gestire le risorse - economiche e umane - con successo, di avere attenzione per la visione ma anche la gestione minuta e quotidiana del museo.

Speciale Direttori Museali - pag. 11 [2015 - N.54]

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