Il ritorno del "Grande Barometro"

Collocata sulla facciata del Museo naturalistico faentino una replica del grande barometro progettato da padre Guido Alfani in occasione della Esposizione Internazionale di Faenza del 1908 nel trecentesimo anniversario della nascita di Evangelista Torricelli

Gian Paolo Costa - Responsabile del Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza

La vita culturale della Faenza novecentesca è scandita dalle periodiche celebrazioni Torricelliane in occasione degli anniversari significativi del percorso umano e scientifico (la scoperta del peso dell'aria atmosferica e l'invenzione del barometro) del discepolo di Galileo Galilei, di origini faentine. Tale sequenza di anni inizia con il 1908, trecentesimo anniversario della nascita di Evangelista Torricelli. Oggi, a fianco della grande meridiana in ceramica che campeggia sulla facciata del Museo naturalistico faentino, è visibile una replica ("tecnologicamente aggiornata", per quanto riguarda i materiali utilizzati) del grande Barometro progettato da padre Guido Alfani in occasione della Esposizione Internazionale che si tenne a Faenza nel 1908. Padre Alfani, nato a Firenze nel 1876, Direttore dell'Osservatorio Ximeniano, nel 1909 divenne titolare della prima cattedra di sismologia istituita in Italia. Alfani, su richiesta dell'allora Sindaco di Faenza Gallo Marcucci, progettò un barometro di grandi dimensioni che doveva sovrastare i padiglioni dell'Esposizione, scegliendo di utilizzare, quale liquido barometrico, la glicerina. Scrive infatti il progettista: ".. e mi risultò che, alla pressione di 760 millimetri di mercurio, essa avrebbe avuto l'altezza di metri 8,40; sicché il barometro sarebbe venuto alto circa 10 metri, e le variazioni in altezza sarebbero risultate di millimetri 11,05 per ogni millimetro del barometro a mercurio." Ma, forse per inconvenienti di recapito postale delle indicazioni di Alfani, la colonna che doveva sorreggere il barometro fu realizzata più alta dei previsti 9/10 metri ed il progettista decise, in extremis, di sostituire alla glicerina l'olio di oliva! E dopo due giornate di intenso lavoro, risolti i sopravvenuti problemi di "tenuta" della camera barometrica, dalla sera del 27 agosto 1908 il barometro "…è là che silenziosamente accenna alle variazioni non avvertite della pressione atmosferica, e nella semplicità sua ricorda il nome di quel Grande, che ne scopriva le leggi." Il grande Barometro non sopravvisse all'Esposizione Internazionale. La curiosità di verificare la fattibilità e il corretto funzionamento del "barometro a glicerina" di Alfani ha indotto lo scrivente ed il faentino Enzo Ossani, che si occupa professionalmente di meteorologia, a ricostruire il grande Barometro seguendo il progetto originario, pubblicato sul n. 105 - settembre 1908 - della "Rivista di Fisica, Matematica e Scienze Naturali" (Pavia).

Nuovi progetti - pag. 15 [2001 - N.10]

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