"Bibliothecae.it"

Il mondo dei libri in una nuova rivista del Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna

Fiammetta Sabba - Docente di Biblioteconomia e Bibliografia Università di Bologna

"Bibliothecae.it" è una rivista accademica semestrale che si occupa del mondo dei libri, dei documenti e delle biblioteche. Dopo una precedente esperienza di pubblicazione in formato cartaceo con la Casa editrice Morlacchi di Perugia (http://bibliothecae.it./), è appena divenuta di proprietà del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna e dal 2016 verrà interamente offerta open-access (ad accesso cosiddetto aperto) tramite ALMADL Biblioteca digitale dell'Università di Bologna (http://almadl.unibo.it/).
"Bibliothecae.it" promuove e ospita studi, ricerche, documentazioni e recensioni riguardanti le materie e gli oggetti di studio delle discipline che si occupano di libri, documenti, testi, biblioteche, raccolte documentarie, editoria, informazione e comunicazione scientifica, con lo scopo di contribuire all'approfondimento e allo sviluppo dei processi e dei metodi di organizzazione e diffusione della conoscenza culturale.
Essa è diretta da chi scrive, che faccio parte del Dipartimento di Beni Culturali, da Anna Giulia Cavagna dell'Università di Genova e da Alfredo Serrai già della 'Sapienza' di Roma, storico illustre nome delle discipline bibliografiche, nonché fondatore di "Bibliothecae.it" che, proprio per suo tramite, eredita una tradizione solida costruita con le riviste "Il Bibliotecario" (Roma: Bulzoni, 1984-2011) e "Bibliotheca" (Milano: Sylvestre Bonnard, 2002-2007). Il Comitato scientifico internazionale vede la partecipazione di studiosi di grande rilievo come Luciano Canfora, Mauro Guerrini e Luciano Floridi per citarne solo alcuni.
La rivista nel 2014 è stata classificata 'scientifica e di classe A' dalla Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), e con questa qualifica i suoi autori otterranno un prestigioso titolo ai fini della Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per il reclutamento del personale docente universitario.
Proprio per mantenere l'apprezzato alto livello qualitativo dei contributi offerti, gli articoli proposti per la pubblicazione verranno sottoposti a un processo di revisione gestito attraverso l'uso della piattaforma AlmaDL Journals (http://journals.unibo.it/riviste/). Dopo un'iniziale valutazione da parte della direzione e dei responsabili delle sezioni, per verificare l'attinenza della proposta con gli scopi della rivista, verrà avviato il processo di peer review dell'articolo secondo la procedura cosiddetta 'in modalità doppio cieco'. Questa si basa sulla valutazione dell'articolo proposto effettuata da due revisori selezionati sulla base delle competenze scientifiche necessarie a valutarne il contenuto senza che conoscano la provenienza e l'autore dell'articolo, proprio a garanzia di una oggettività assoluta. Il lavoro dei revisori ha l'obiettivo di fornire agli autori un parere autorevole sul loro lavoro e di proporre eventuali modifiche allo scopo di migliorarne la struttura e il contenuto.
La rivista si articola in sei sezioni di ricerca la cui responsabilità è affidata ad alcuni docenti dell'Alma Mater (Lorenzo Baldacchini, Paola Degni, Alessandro Iannucci, Francesca Tommasi) e a un paio di importanti studiosi esterni (Alberto Salarelli dell'Università di Parma e Marisa Rosa Borraccini Prorettore dell'Università di Macerata). Le sezioni sono: Testi e documenti del mondo antico; Storia del libro manoscritto; Biblioteconomia e bibliografia; Storia del libro e storia delle biblioteche; Teoria dell'informazione e della documentazione; Informatica umanistica.
Come si evince dai settori scientifici compresi, "Bibliothecae.it" ha l'ambizione di abbracciare tradizione e innovazione, teoria e pratica, scienza e tecnologia, ritenendo il passato e le intuizioni speculative indispensabili per interpretare e affrontare criticamente e attivamente i nodi e gli slanci che il presente della realtà documentaria prospetta.

La pagina del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - pag. 5 [2015 - N.54]

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