Una nuova identità per i giardini pubblici

Da una proposta del Planetario di Ravenna sta prendendo corpo un grande progetto scientifico che trasformerà il giardino pubblico comunale in parco astronomico naturalistico

Franco Gabici

Da tempo il Planetario di Ravenna aveva lanciato l'idea di trasformare il giardino pubblico, cuore verde della città, in un "parco astronomico naturalistico" e ora il progetto non solo sta prendendo corpo, ma si sta allargando, perché nel frattempo si sono concentrati su questa zona verde gli intenti anche di altri assessorati, enti e associazioni. Nel dicembre del 1997 fu realizzato sulla parete sud-est del Planetario il grande quadrante solare, opera dello gnomonista Mario Arnaldi, e in attesa di realizzare nella zona attorno a questa struttura un parco di strumenti solari, si sta attrezzando il giardino connotandolo come "orto botanico" e dotando ogni albero e arbusto di una opportuna targhetta esplicativa. Le targhette, il cui progetto è dovuto passare al vaglio della Soprintendenza ai monumenti, sono state ideate da Luigi Berardi e su ciascuna di esse sono riportati su tre righe il nome del genere e della specie, il nome italiano e la zona di provenienza. Per il momento si è esteso il progetto alla sola zona circostante il Planetario, riservandosi in futuro di estendere il progetto a tutta l'area. In questo modo il giardino potrà essere utilizzato anche didatticamente, individuando al suo interno percorsi botanici che consentano l'individuazione di piante anche abbastanza rare. A questo progetto scientifico si affianca ora la realizzazione di un percorso natura a cura del Servizio ambiente del Comune di Ravenna nell'ambito del progetto "abitare e vivere il giardino". Si tratta della realizzazione di un percorso ginnico-sportivo attrezzato che si propone di stimolare la frequentazione quotidiana di questa area verde e di promuovere anche l'utilizzo dell'altra metà del giardino attualmente poco frequentata. Sono previsti tre tipi di percorsi, il cui punto di partenza comune è situato nei pressi dello Chalet e ciascuno dei quali è caratterizzato da un diverso colore. Tutti i percorsi, inoltre, sfrutteranno come segmento comune la scalinata di sasso che consente l'accesso al grande prato attorno alla fontana. Il percorso verde (360 metri) è stato studiato per i cardiopatici, il percorso blu (580 metri) per le persone "sane, ma non allenate" e infine il percorso rosso (790 metri) è riservato alle persone "sane e allenate". E' prevista inoltre la sistemazione di nove moduli di segnaletica informativa da collocare presso gli ingressi del giardino (6), all'interno (2) e nel parcheggio "Zaccagnini" (1). E' stato infine studiato, con la collaborazione del Planetario, un diverso orario di apertura dei cancelli che tenga presente nel corso dell'anno il comportamento del Sole. Questa riqualificazione del giardino pubblico intende anche recuperare tutta una zona della città che presenta monumenti e strutture di grande interesse artistico e architettonico, come la basilica di Santa Maria con l'annesso ex monastero e la "Porta Nuova" che secondo alcuni sarebbe stata progettata dal Bernini. Sarà interessante anche ricostruire l'evoluzione del Giardino pubblico e del suo utilizzo. Agli inizi del Novecento, ad esempio, nell'area attualmente occupata dal Giardino sorgevano un velodromo con tanto di curve sopraelevate per le gare ciclistiche e l'ippodromo per le corse dei cavalli. Successivamente proprio davanti alla Loggetta Lombardesca era il campo di calcio dove si è esibita la squadra della città fino agli Trenta, quando campo sportivo e ippodromo furono trasferiti nella Darsena. Alla realizzazione di questo progetto, che rientra nel progetto regionale "Città sicure", partecipano enti e associazioni della città. Il percorso ginnico sportivo, ad esempio, è stato realizzato con la collaborazione del Servizio ambiente del Comune e con la Associazione Amici della Cardiologia. Nell'ambito del progetto, che prevede inoltre un concorso per trovare un nome adatto con cui intitolare il Giardino, sono previsti anche momenti di animazione con le collaborazioni di Planetrio, Settore Turismo, Consorzio San Vitale, Chalet dei Giardini. Tutta una città, dunque, si sta muovendo per la riqualificazione di un'area pubblica che - dopo un periodo di abbandono - sta per essere riconsegnata ai cittadini.

Nuovi progetti - pag. 14 [2001 - N.10]

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