Un museo complesso: il MET di Santarcangelo

Da Fondazione Culture a MAB Santarcangelo, la gestione del MET passa per progetti sempre più partecipati e integrati

Mario Turci - Direttore MET - Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna di Santarcangelo

Quando un museo è produttivo? Quando riesce a esporre raccolte? Quando adotta corrette prassi di conservazione? Quando fa "parlare" le opere e le testimonianze che conserva?
Certamente in ognuno di questi aspetti risiede un tassello dell'efficacia del museo, e ancora nella sua azione didattica e scientifica, nella ricerca, nelle produzioni. L'analisi particolareggiata di ogni singolo aspetto del valore culturale dell'impresa museale ci porterebbe lontano per scoprire, forse, alla fine, che è nella complessità del suo approccio con la realtà e la cultura il valore della sua presenza e della sua produttività. Ma quale produttività?
Per l'esperienza del Museo Etnografico di Santarcangelo questa è da individuarsi in larga parte nel raggiungimento di quegli obiettivi che nella dimensione della socialità rintracciano gli spazi per una "azione" museale finalizzata alla partecipazione del museo e allo sviluppo della comunità locale.
Il Museo, inaugurato nel 1981, nasce dall'appassionato lavoro di raccolta promosso, dalla fine degli anni '60, da un gruppo di volontari. Risale al 1985 l'apertura del Centro Etnografico per la Ricerca e la Documentazione e l'avvio delle campagne di ricerca e di produzione documentaria. Con questo Centro il Museo si dota di archivi e di strumenti di diffusione scientifica predisponendo laboratori di ricerca per promuovere lo studio delle tradizioni popolari, la produzione di documentazione audiovisiva, testi, esposizioni periodiche, convegni, giornate di studi e iniziative didattiche. Il Centro infatti dispone di una biblioteca ed emeroteca specializzate in demo-etno-antropologia e di importanti archivi delle fonti audiovisive, fotografiche e iconografiche. Dal 1996 il Museo ha assunto la forma organizzativa di Istituzione pubblica e addotta la sigla MET (Museo ETnografico) nel proprio logo. Nel 2011 il Museo celebra i quarant'anni della propria storia e nel 2012, assieme a tutti gli istituti culturali di Santarcangelo, passa sotto la gestione di Fo.Cu.S (Fondazione Culture Santarcangelo).
Lo spirito della storia passata e attuale del MET è nella sua "ragion d'essere" sintetizzata nel documento di missione, per noi eloquente più di ogni altra considerazione. Tale documento è assunto come costante guida di programma; leggiamone un estratto:
"Il MET individua nella dimensione della restituzione culturale il valore della propria operatività. Restituzione in termini di partecipazione attiva alla cultura e alla crescita del luogo in cui il museo risiede per porsi, fedele alla sua natura tematica e museale, come polo d'interesse sociale stimolo di riflessioni sulla qualità della vita, centro propulsivo di iniziative mirate alla formazione e dialogo sulle questioni dell'identità, della diversità e della appartenenza. Il MET si rivolge a tutti i cittadini indistintamente al fine di:
- contribuire allo sviluppo della comunità locale e del proprio territorio;
- partecipare, per quanto di sua competenza, alle vicende e ai progetti di crescita civile e culturale della propria realtà sociale;
- concorrere a quella riflessione sulla qualità della vita che scaturisce dalla coscienza dell'imprescindibile rapporto fra memoria e identità storico-culturale.
- Il MET inoltre pone particolare attenzione ai valori dell'incontro sociale, al recupero di un corretto rapporto fra consumo, sfruttamento delle risorse e manualità, alla conoscenza della storia quale garanzia per la realizzazione di prospettive sul futuro individuale e collettivo."
Sono diversi gli ambiti dell'azione del Museo di Santarcangelo, alcuni tradizionali e propri della operatività di un museo e altri legati alla necessità di mantenere il Museo come polo attivo di dialogo con il pubblico. L'attivazione di iniziative e ambiti specifici è legata anche alla partecipazione del Museo alle reti locali per la didattica e la valorizzazione dei patrimoni territoriali, alle richieste e valutazione del pubblico e all'opportunità di aprire "alleanze" e co-produzioni. Ambiti d'iniziativa sui quali attualmente (oltre ai tradizionali) il MET sta investendo risorse progettuali sono:
- didattica e formazione insegnanti;
- accessibilità ai musei e al patrimonio culturale;
- museo partecipato;
- PAM club;
- archivio fotografico di 56mila immagini;
- comunicazione web;
- rapporti di rete quale capofila (Rete dei musei istituzionali della bassa val Marecchia);
- biblioteca specializzata, emeroteca e archivi.
Non ultimo il MAB Santarcangelo: Musei, Biblioteca civica e Archivi, oggi riuniti nella Fondazione di partecipazione Fo.Cu.S, che ha attivato tavoli di lavoro per progetti sempre più integrati. Musei, Biblioteca e Archivi, posti sotto la medesima gestione stanno formalmente, dal 2012, attivando un'integrazione di programma, progetto e gestione economica rispettosa delle specificità scientifiche e culturali dei diversi istituti, ma indirizzata alla gestione e offerta culturale e di servizi su di un unico progetto e programma.

Speciale Musei di Romagna - pag. 17 [2013 - N.48]

[indietro]