Un'offerta culturale di pregio

I musei della provincia di Forlì-Cesena presentano collezioni di grande interesse e fortemente identitarie

Milena Bonucci Amadori - Capo Ufficio Beni e Attività culturali Provincia di Forlì-Cesena

Quando nel 2006 fu presentata la guida Musei in FC, ve ne erano elencati quarantadue, fra musei pubblici e privati, suddivisi in sei ordini tematici: archeologia (otto), arte (dieci), etnografia e attività produttive (otto), scienze naturali (cinque), spettacolo (due), storia (cinque) e case museo (quattro). Di questi quarantadue musei, la metà era già stata censita nella collana Capire l'Italia. I Musei. Schede del Touring Club Italiano, nel 1980. Sarebbe utile verificare, uno per uno, l'evoluzione dei musei più longevi, l'origine dei più recenti, la scomparsa o il trasferimento di altri, ma non è né tempo né luogo per questo esercizio.
Qui, però, una precisazione va fatta per il Museo di Storia Naturale della Romagna il quale non compare in nessun repertorio poiché, pur documentando in maniera scientifica e dettagliata la Romagna, è collocato nel Museo di Civico di Storia Naturale di Verona. Pietro Zangheri, naturalista forlivese che lo ha ideato e formato in un quarantennio di dedizione e attività di ricerca, decise infatti di lasciarlo a Verona, alla fine degli anni Sessanta, sia in nome dell'amicizia che lo legava a Sandro Ruffo, già conservatore e poi direttore del Museo di Verona, sia perché a Forlì non c'era una struttura in grado di raccogliere e conservare tutto il materiale che ora fa bella mostra di sé in una sala, inaugurata a fine 2009, collocata nel percorso espositivo complessivo.
Tornando al qui e ora, l'insieme delle istituzioni museali ha collezioni e raccolte di pregio e di grande interesse. Alcuni, precisamente quindici, si fregiano di essere Musei di qualità, così identificati dalla Regione Emilia-Romagna dopo aver superato un percorso che li ha valutati dal punto di vista dei servizi offerti al pubblico, della gestione e organizzazione interna, delle attività di valorizzazione del patrimonio.
La Provincia di Forlì-Cesena, a differenza delle vicine Ravenna e Rimini, non ha mai formalizzato la costituzione di un Sistema provinciale dei Musei, ma ciò non ha impedito buone collaborazioni e una prassi di relazioni che hanno permesso, in particolare grazie alla Legge Regionale del 24 marzo 2000, n.18 "Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali", di costruire assieme programmazioni annuali attraverso le quali sono state ristrutturate e rinnovate numerose istituzioni museali.
Con il contributo economico della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Forlì-Cesena e l'apporto specialistico dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali, molti Comuni - da Borghi a Forlimpopoli, da Savignano sul Rubicone a Santa Sofia, giusto per citare qualche esempio - sono stati in grado di realizzare i loro progetti, fortemente identitari e significativi anche al di fuori dell'ambito territoriale, arricchendo in questo modo l'offerta culturale d'insieme e costituendo un sistema di fatto, all'interno del quale si è lavorato per tavoli tematici. Per un certo periodo è stata data visibilità all'arte contemporanea, si sono agevolati i prestiti intermuseali e nell'ultimo periodo è stata data enfasi ai musei naturalistici, anche a seguito della donazione a questa Provincia dell'Archivio fotografico di Pietro Zangheri da parte degli Eredi.
Parlare oggi di istituire un Sistema provinciale dei Musei può apparire fuori tempo sia rispetto alle difficoltà finanziarie in cui si trovano le Province, sia per le incertezze istituzionali in cui versano e che non si sono ancora risolte, ma forse è proprio questo il momento di riflettere su come definire, o in altri casi ridefinire, un patto di collaborazione, anche alla luce delle modalità cooperative che fin qui hanno contraddistinto l'operato delle biblioteche, le quali fino ad oggi hanno dimostrato di ottenere così reciproci benefici. In questo senso le Province Romagnole possono diventare un laboratorio significativo.

Speciale Musei di Romagna - pag. 13 [2013 - N.48]

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