Tra terra e acqua: dove l'antica relazione si fa museo

NatuRA mette il visitatore in grado di ricostruire un legame forte di storia e natura, origine e prospettiva, conservazione e sviluppo

Francesca Masi - responsabile Museo NatuRAdi Sant'Alberto

NatuRa. Museo ravennate di scienze naturali è collocato nel Palazzone di Sant'Alberto, antica sede di un'hostaria estense sulle rive del fiume Reno, luogo di ristoro e alloggio per i commercianti che trasportavano le merci per via fluviale, esempio ante litteram di sostenibilità ambientale.
Antichissima e fondativa pertanto è la relazione con l'acqua del Museo così come arcaico è il dialogo mai interrotto di terra e acqua del paesaggio vallivo e della stessa comunità ravennate. Collezioni ornitologiche rappresentative della vita tra cielo e valle allagata ed esemplari faunistici che dell'interazione con l'acqua hanno intessuto il proprio codice genetico sono i protagonisti di un allestimento museale fortemente indirizzato alla contestualizzazione territoriale e alla restituzione di un ecosistema in equilibrio tra vegetazione palustre, canali fluviali e mare. L'ambiente naturale costituisce il centro del Museo in termini di allestimento, di orientamento didattico, di servizi e di fruizione.
La valorizzazione del territorio e il ripensamento della relazione identitaria con l'acqua, spesso dibattuta nella vita di una città come Ravenna in cui il rapporto con il mare costituisce un ancestrale gioco di rimozione e riappropriazione, è il senso dell'esporre e del fare Museo. Nel Palazzone il Centro Visita del Parco, presente insieme ai servizi museali, offre l'opportunità, mediante la ricca offerta di escursioni e di esperienze in natura, di amplificare e concretizzare gli obiettivi scientifici e didattici delle collezioni mediante l'agnizione dell'appartenenza a una comune cittadinanza di natura, dove il dialogo tra terra, acqua e cielo è codice genetico e prospettiva di sviluppo di un territorio. In tale contesto viene data assoluta centralità all'attività didattica volta alla conoscenza della risorsa idrica, complesso elemento vitale indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo e di tutti gli organismi animali e vegetali, il cui accesso rappresenta un diritto umano e sociale, universale e inalienabile, ma sempre più difficile da gestire correttamente al fine di mantenere gli equilibri ecologici e ambientali del pianeta.
Tra le azioni previste vi è la partecipazione al Progetto INFEA "Civiltà d'acque" che comprende interventi volti alla valorizzazione di una "cultura dell'acqua", anche al fine di promuovere le buone pratiche per il risparmio idrico e per il consumo consapevole, a partire da semplici azioni quotidiane e far emergere l'importanza di una corretta gestione della risorsa sul territorio. Grande energia poi è rivolta al progetto di navigabilità del fiume Reno che prevede la realizzazione di un pontile galleggiante, nella zona traghetto di Sant'Alberto, fruibile anche in caso di variazioni del livello delle acque, e la messa in opera di una barca che condurrebbe i visitatori lungo il fiume verso est fino a Volta Scirocco. Suggestiva riappropriazione di una fruizione antica in cui sostenibilità ambientale e coinvolgimento emozionale fanno della visita al Palazzone un'esperienza intensa e di grande valenza educativa.
A tali progetti strutturali si affiancano diversi interventi didattici tra i quali si segnala il progetto Goccia a goccia dove mediante la metodologia hands-on gli studenti della scuola secondaria sono chiamati a costruire un kit didattico, da mettere poi a disposizione delle scuole, funzionale alla sperimentazione della risorsa idrica. Dedicati alla scuola primaria vi sono poi diversi percorsi didattici, suggestivi e incentrati sempre sull'esperienza diretta in una concezione di apprendimento strettamente connessa al fare e alla declinazione esperienziale della fruizione museale: Le mille bolle blu, narrazioni e giochi sull'acqua e i suoi abitanti; Una goccia nel mare, l'analisi chimico-fisica attraverso un gioco a squadre per conoscere il consumo critico e capire il valore del risparmio idrico nella quotidianità; La vita in una goccia d'acqua, attraverso il microscopio per scoprire sorprendenti forme di vita; Fra terra e mare, in un territorio mutevole dove la terra nasce dai sedimenti portati dal mare, comunità animali e vegetali tipiche di spiaggia, duna, piallasse e pineta vengono individuate attraverso un gioco di riconoscimento delle tracce animali, osservazione microscopica dei microrganismi presenti nelle acque, prelievo di campioni d'acqua e analisi chimico fisiche con appositi strumenti di misura.
Un Museo dunque tra terra e acqua dove il visitatore è messo in condizione di ricostruire un legame forte di storia e natura, origine e prospettiva, conservazione e sviluppo.

Speciale Musei e acque - pag. 12 [2012 - N.43]

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