I musei all'aperto

Un patrimonio culturale di grande interesse storico e umano

Gianfranco Casadio

L’attenzione che rivolgiamo in questo numero ai musei all’aperto è un omaggio al nascente Museo del sale di Cervia che, dopo anni di gestazione, di incomprensioni e, perché no, di mancanza di risorse, finalmente sembra prendere il via sostenuto anche dai fondi della L.R. 18 sui beni culturali. Un evento questo che potrà, speriamo, seppellire definitivamente le polemiche che da diversi anni si sono accese attorno a questo progetto senza che nulla di costruttivo sia stato prodotto fino ad ora. All’articolo di Mario Turci, che è anche il progettista del nuovo museo, si affiancano gli interventi di Giovanna Montevecchi sulla Stele dei Varii posta nel giardino di Palazzo Sforza a Cotignola in una originale e prestigiosa cornice predisposta e curata da La Fenice Archeologia e Restauro di Bologna di concerto con la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna che premia gli sforzi economici del Comune di Cotignola. È poi la volta di Valerio Brunetti che illustra quello che da mostra temporanea è diventato un museo all’aperto della città di Castel Bolognese: il Museo Angelo Biancini che, con le sue forme di pietra, ci mostra un arredo urbano sui generis collocato fra edifici, piazze e giardini della città. Chiude lo “speciale” l’excursus che Gian Paolo Costa compie nelle vallate di Brisighella, Riolo e Casola Valsenio polemizzando, come è suo stile, con gli amministratori dei tre Comuni che ancora non hanno definito lo status di Eco-museo romagnolo o di Parco regionale, per quanto attiene la Vena del gesso che è patrimonio, storico, ambientale e antropologico delle vallate del Lamone, del Senio e del Santerno. Ma non è solo lo speciale che affronta il problema dei musei all’aperto, anche Fiamma Lenzi per conto dell’IBACN, Dino Scaravelli per il Sistema Museale della Provincia di Rimini e Sara Sargenti per quello di Modena intervengono sul dilemma Intra muros o open air, sul museo di natura nella natura di Onferno nel Riminese o sul caso di Fanano nell'Appennino modenese che sta vivendo un’esperienza, per certi versi, simile a quella di Castel Bolognese. Chiudono il giornale le consuete rubriche e un interessante intervento dell’avvocato Giambarba sull’inalienabilità dei beni immobili del demanio storico e artistico.

Editoriale - pag. 3 [2002 - N.13]

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