Studiare Museografia e museotecnica

Un insegnamento ad hoc per formare i futuri responsabili dei musei alla comprensione della complessità museale

Elena Latini - Docente di Museografia e museotecnica - Università di Bologna

recenti inaugurazioni del Museo del Novecento a Milano e del Maxxi a Roma hanno riportato l'attenzione dei mass-media sull'istituzione museale che ha come obiettivo la conservazione e l'esposizione, la documentazione e l'intrattenimento.
Ne consegue la necessità di poter disporre di ambienti specifici, distinti gli uni degli altri, destinati alle diverse finalità del museo.
In Italia, i musei di nuova costruzione sono una piccola percentuale rispetto a quelli che vengono accolti all'interno di edifici storici, o nell'uso di edifici pubblici, dove l'obiettivo è incentrato soprattutto sull'allestimento interno che possa consentire la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale in essi contenuto.
Il 10 maggio di quest'anno si sono festeggiati i dieci anni dall'approvazione del Decreto ministeriale Atto di indirizzo sui Criteri tecnico-scientifici e standard di funzionamento e di sviluppo dei musei. Per la prima volta nella legislatura è entrato il termine straniero "standard", parola cara agli addetti ai lavori, che vuole proporre un livello a cui tutti i musei nazionali devono giungere, e un giorno superare. Il loro riconoscimento e la loro applicazione varia in base alle regioni e indubbiamente l'Emilia Romagna è tra quelle che si è posta maggiormante tale obiettivo.
È necessaria la massima cooperazione tra istituzioni museali e Università, tra Regione e Soprintendenze con l'obiettivo di rendere i musei sempre più duttili alle nuove esigenze e conoscenze, proponendo percorsi museografici o accorgimenti tecnici che consentano di accogliere il visitatore e di renderlo partecipe al percorso di conoscenza, proponendogli itinerari in base alle sue conoscenze e curiosità, motivando così l'investimento del proprio tempo libero all'interno del museo.
È per questi molteplici motivi che presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna si propone la materia di Museografia e Museotecnica. Con essa si vuole fornire agli studenti gli strumenti per conoscere e comprendere l'aspetto architettonico del progetto museale, che dovrebbe avere una sistemazione flessibile pronta ad adeguarsi alle richieste, anche temporanee, dei direttori e dei responsabili, ma soprattutto gli aspetti incentrati sulla tutela e la valorizzazione. Il corso propone un'analisi dei modelli storici dei vari luoghi e forme del museo, che vanno dalle stanze alle gallerie dei principi fino agli attuali spazi espositivi costruiti ad hoc e, osservando le differenze tra quelli europei e quelli americani, permette di conoscere le varie soluzioni di allestimento proposte a esigenze e obiettivi che sono variati nel tempo. Particolare importanza è attribuita all'apprendimento e alla applicazione degli strumenti volti alla conservazione delle opere esposte nelle sale dei musei e nei loro depositi. Per consentire agli studenti di focalizzare i principali fattori che interagiscono con lo stato di conservazione delle opere si organizzano visite presso le istituzioni museali. Inoltre, gli studenti sono stimolati a redigere delle schede sui musei in cui siano tracciate la storia ma anche i dati relativi alla temperatura e dell'umidità relativa dei vari materiali esposti, nonché l'interazione dei materiali costitutivi con i fattori di rischio, i fenomeni di deterioramento ed infine con l'illuminazione.
L'insegnamento ha l'obiettivo di formare i futuri responsabili alla comprensione della complessità del museo e alla capacità di dialogo con altri esperti che collaborano a rispondere non sono alle esigenze della conservazione del patrimonio culturale ma anche al riconoscimento di questi come istituti sociali che svolgono il ruolo di servizio pubblico, di centro di produzione del sapere, di promozione del dialogo, anche interculturale sottolineando e accrescendo il senso di appartenenza del bene al suo fruitore speriamo sempre più costante e vivace.

La pagina della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna - pag. 5 [2011 - N.41]

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