Goccia a goccia

L'acqua come occasione di incontro tra la scuola e il Museo NatuRa

Francesca Masi - Responsabile del Museo NatuRa - Comune di Ravenna

Nell'ambito del progetto regionale "Scienze e Tecnologia" - presentato dall'IBC nelle pagine di questo stesso giornale - Natura. Museo Ravennate di Storia Naturale "Alfredo Brandolini"di Sant'Alberto e l'I.T.C. Ginanni di Ravenna hanno realizzato un progetto relativo alla conoscenza della risorsa idrica, finalizzato alla creazione di una relazione forte tra il mondo della scuola e le opportunità formative offerte dal Museo. Il progetto ha preso in considerazione l'acqua come risorsa, indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo e di tutti gli organismi animali e vegetali, il cui accesso rappresenta un diritto umano e sociale, universale e inalienabile, ma sempre più difficile da gestire correttamente al fine di mantenere gli equilibri ecologici e ambientali del pianeta.

L'approccio educativo che ha caratterizzato il progetto è la metodologia "hands-on" (toccare con le mani, conoscere attraverso il fare) della didattica informale, condivisa dai moderni musei scientifici, perseguita da Natura, attraverso le molteplici esperienze didattiche in corso, e affinata soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da esperienze pilota e progetti innovativi. Questa metodologia ha consentito di presentare in modo interattivo il complesso tema della risorsa idrica, per affiancare i docenti nel loro lavoro e rendere più stimolante l'insegnamento delle scienze naturali, tradizionalmente considerate complesse e poco accattivanti. Si è cercato un dialogo con il passato, il presente e il futuro degli approcci alla questione idrica, dove il mondo della scuola è stato protagonista, e per esteso, ha offerto alla comunità, attraverso la realizzazione di supporti didattici dalle molteplici possibilità di fruizione, una significativa risorsa, mediante lo sviluppo di esperienze educative rilevanti.

La formazione è stata una delle attività principali del progetto ed è stata finalizzata a potenziare la professionalità degli insegnanti nella didattica della scienza. Nel metodo di Natura l'insegnante è visto come facilitatore dell'apprendimento dei ragazzi e non come esecutore acritico di programmi. Il percorso formativo ha prestato attenzione alla complessità e alla diversità dei processi di apprendimento, permettendo agli insegnanti di sviluppare la propria abilità professionale, in equilibrio fra l'acquisizione di nuove conoscenze, la conservazione dell'appreso e il riconoscimento di esperienze personali. La metodologia adottata per la realizzazione degli obiettivi formativi ha enfatizzato l'esperienza diretta delle attività in natura, attraverso i campionamenti, di laboratorio, nella fase delle analisi, di comunicazione dei dati, attraverso la realizzazione di modelli espositivi, e soprattutto la costruzione di un sistema di relazione tra l'attività di studio e l'individuazione di buone pratiche per un consumo responsabile dell'acqua.

In questo percorso il gioco, l'utilizzo di tecnologie di comunicazione multimediale e l'attribuzione di specifici ruoli di ricerca e di responsabilità agli studenti sono stati importanti fattori di coinvolgimento e di stimolo all'apprendimento. La riflessione permanente sull'esperienza svolta è stata finalizzata ad individuare i processi cognitivi di apprendimento dei ragazzi e a "tradurre" l'esperienza degli insegnanti in metodologie educative. In tutto questo, la ricerca-azione e la documentazione hanno svolto un ruolo importante, non soltanto per lo sviluppo professionale degli insegnanti, ma anche per l'appropriazione di una nuova prospettiva di conoscenza e per il monitoraggio in itinere del progetto stesso.

L'esito finale del progetto si è concretizzato in un kit didattico che è stato messo a disposizione sia della scuola che del Museo. Già per la programmazione 2010-2011 Natura offre tra le tante proposte didattiche il percorso "Goccia a goccia". Si tratta di un risultato di grande rilevanza, la cui consapevolezza è essa stessa percorso di educazione - i ragazzi che hanno partecipato al progetto erano infatti consapevoli di realizzare un format educativo da proporre a loro coetanei - infatti la possibilità di dare una continuità al progetto educativo costituisce per gli insegnanti un'importante opportunità formativa e per Natura l'occasione di arricchimento del proprio patrimonio museale, intendendo con questo non solo l'insieme delle collezioni, ma il complesso sistema di relazione tra fondi museali e le relative potenzialità di significato e di lascito identitario.


Esperienze di didattica museale - pag. 22 [2010 - N.39]

[indietro]