Dalla teoria alla pratica

Le associazioni professionali sono tra i principali interlocutori per promuovere il percorso di integrazione e formazione di un linguaggio e di pratiche operative condivise

Francesca Ghersetti - Comitato esecutivo nazionale AIB

La convergenza tra archivi biblioteche e musei, tema attuale e complesso nelle sue molteplici articolazioni, rappresenta una sfida tra le più stimolanti e un eccellente banco di prova per misurare la capacità dei professionisti dell'informazione e delle istituzioni culturali di confrontarsi con gli scenari, radicalmente mutati negli ultimi anni, della attuale "società della conoscenza".

Le occasioni di confronto si sono intensificate, promosse e organizzate da istituzioni varie e dalle associazioni professionali dei bibliotecari, degli archivisti e degli operatori museali, variamente consapevoli dell'urgenza della necessità di affrontare questo snodo problematico.

Si è trattato di iniziative di ambito sia nazionale che regionale, che hanno focalizzato aspetti particolari del tema; per citarne solo alcune, in cui l'AIB ha svolto un ruolo di promozione e organizzazione, si possono ricordare due convegni regionali che rappresentano solamente la prima (Musei, biblioteche, archivi. Una convergenza possibile... Padova 2007) e l'ultima, ad oggi, (MAB. Musei, archivi, biblioteche, professionisti del patrimonio...Torino 2010) di varie iniziative organizzate congiuntamente dalle rappresentanze delle associazioni delle tre professioni: il convegno padovano era un tentativo di affrontare il tema alla luce delle novità introdotte dal nuovo Codice dei beni culturali e ambientali, quello torinese un'occasione di bilancio della situazione piemontese a 35 anni dalla normativa di istituzione delle regioni.

Sul piano nazionale va sicuramente ricordata la serie ultradecennale degli incontri Conservare il Novecento (nel contesto del Salone del restauro di Ferrara) che, affrontando il grande tema crocettiano della salvaguardia dei patrimoni novecenteschi e del loro inserimento nelle reti di servizio, ha fornito un'ampia panoramica delle problematiche e della unicità di tali patrimoni, che rappresentano un terreno privilegiato di lavoro in un'ottica di convergenza tra istituti e professioni.

Esperienze concrete di integrazione già esistono, come esistono efficaci esperienze di collaborazione tra archivi, biblioteche e musei (sul web, nei cataloghi, nelle politiche espositive e di servizio) ma ciò che da più parti si segnala è la necessità di passare all'applicazione sistematica e programmatica delle riflessioni sin qui svolte iniziando da alcuni dei molti possibili temi di intersezione tra professioni già emersi.

Possiamo essere confortati sulla disponibilità ora, di tutti gli strumenti, le conoscenze e le esperienze necessarie ad operare in tale prospettiva e ciascuna professionalità è portatrice di eccellenze da mettere a patrimonio comune: l'esperienza dei bibliotecari nell'uso di standard descrittivi, nel lavoro in cooperazione, nella costruzione di reti di servizio (tipologiche o territoriali), nella analisi delle esigenze di un pubblico sempre più vasto e articolato ha già fornito ispirazione allo sviluppo di strumenti e competenze analoghe alle altre professioni che, a loro volta, hanno sviluppato e consolidato nuovi strumenti di lavoro ispiratori di nuove visioni e nuovi approci per la nostra professione.

La necessità di trovare il terreno comune su cui lavorare non può essere motivata solo dalla carenza ormai fisiologica dei finanziamenti alla cultura o dalle accattivanti possibilità offerte dalle tecnologie digitali; si tratta di affrontare consapevolmente una delicata questione di politica culturale dedicata a ricomporre una frammentazione di realtà e competenze facendo sistema in un'ottica di unitarietà del sapere, della conoscenza e dell'informazione che nel rispetto della natura e delle specificità delle professioni e delle istituzioni operi a servizio di un pubblico quanto mai potenzialmente largo e nuovo.

Le associazioni professionali, per la loro funzione di rappresentanza e sintesi dei vari saperi professionali, sono sicuramente gli interlocutori più adeguati a promuovere questo percorso di integrazione e di formazione di un linguaggio e di pratiche operative condivise e comuni.


Speciale Convergenza Musei Biblioteche e Archivi - pag. 11 [2010 - N.39]

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