Sperimentare la Scienza

Nove "Kit - Piccoli Laboratori portatili" nati dalla collaborazione tra 11 musei e 23 scuole regionali nell'ambito del progetto Scienze e Tecnologia

Valentina Galloni e Giovanni Battista Pesce - Istituto per i Beni Culturali

Acqua, strumenti per pesare, suolo e sottosuolo, biodiversità, evoluzione, sostenibilità e orogenesi sono gli argomenti sviluppati dai nove "Kit - piccoli laboratori portatili" realizzati nell'ambito di una delle azioni del progetto regionale Scienze e Tecnologia, l'iniziativa avviata nel 2008 dalla Regione Emilia Romagna, assieme all'Ufficio Scolastico Regionale e all'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica. Ricordiamo che il progetto si inquadra nelle finalità elaborate dal Gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica.

Il gruppo di lavoro che a vario titolo ha collaborato a questa azione è costituito da alcuni funzionari dell'Isituto Beni Culturali, del Servizio Istruzione e integrazione fra i sistemi formativi della Regione Emilia-Romagna e dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica, con la consulenza di Silvia Mascheroni, esperta in pedagogia del patrimonio culturale e didattica museale.

Il Progetto, coordinato dall'IBC, ha coinvolto 11 musei, 23 istituti scolastici e diverse realtà territoriali che, attraverso una sinergica collaborazione, hanno realizzato i KIT, nove scatole in legno, facili da trasportare e custodire, che racchiudono gli strumenti per sperimentare e comprendere alcune delle domande che ci pone la scienza.

Inizialmente è stato organizzato un corso di formazione rivolto agli insegnanti di materie scientifiche delle scuole superiori di I e II grado e agli operatori dei servizi educativi di alcuni musei scientifici che ha posto le basi del lavoro in partenariato. Grande attenzione è stata posta alla completa documentazione dell'esperienza: la compilazione di una scheda articolata in diverse voci ha avuto lo scopo di portare i vari soggetti a riflettere sulle dinamiche, le azioni, le strategie messe in atto dalle scuole e dai musei, ma anche di fornire materiale per reiterare e diffondere queste esperienze. A corredo della scheda, fotografie, presentazioni e prodotti multimediali illustrano i momenti salienti di ognuno dei nove progetti. Il dvd "La scienza in viaggio: dal museo alla scuola al territorio" è disponibile sul sito www.didatticaer.it/progetti_regionali/progetto_scienze_tecnologia.aspx.

Complessivamente, 50 classi e circa 1200 studenti hanno partecipato alla realizzazione o alla sperimentazione dei Kit. Oltre al dato quantitativo, ciò che ha dato particolare soddisfazione ai promotori del progetto è stato l'entusiasmo dei docenti, degli operatori museali e soprattutto degli allievi. Questi ultimi sono stati i veri protagonisti delle esperienze perché spesso hanno partecipato alla scelta degli argomenti, hanno in gran parte realizzato i materiali all'interno dei Kit, si sono cimentati in ricerche, hanno creato blog e siti internet, hanno scritto articoli scientifici e in alcuni progetti hanno guidato i ragazzi più giovani nella sperimentazione dei materiali.

Attraverso queste esperienze hanno acquisito conoscenze specifiche sulle discipline scientifiche e nello stesso tempo hanno sviluppato le loro competenze personali e civiche interrogandosi sui temi ambientali di grande attualità. Gli insegnanti di materie scientifiche hanno coinvolto i colleghi di materie umanistiche per realizzare materiali con un forte carattere multidisciplinare. Il confronto continuo tra operatori museali e docenti ha favorito un'integrazione di punti di vista complementari. Non solo il museo, ma anche il territorio, i fiumi, le rocce, il sottosuolo e gli animali sono diventati, al pari dei libri di testo, strumenti formativi su cui cimentarsi.

L'auspicio è che nel prossimo futuro, attraverso questi kit, che rimangono in dotazione alle scuole e ai musei, le esperienze possano essere reiterate e che il progetto nel suo complesso costituisca una buona prassi da diffondere e migliorare.


La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2010 - N.39]

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