Fare storia con la storia

L'approccio sensoriale e manipolativo al patrimonio del nostro passato del nostro passato del Museo Didattico del Territorio di S. Pietro in Campiano

Vanda Budini - Ispettore onorario Soprintendenza per i Beni Archeologici

Il periodo che va dalla seconda metà degli anni cinquanta alla seconda metà degli anni settanta del secolo scorso vide attuarsi profonde trasformazioni nei nostri territori di campagna. In quegli anni nel mondo agricolo si apportarono innovazioni che mutarono il nostro paesaggio e la struttura stessa delle case e delle famiglie contadine.
Ogni civiltà scomparsa è oggetto di studio, sovente solo secoli dopo la sua estinzione. Ai tempi di cui stiamo parlando si stava estinguendo la così detta civiltà contadina, con la sua cultura materiale e la lingua a essa connessa. L'utilizzo in agricoltura di potenti mezzi meccanici spalancava inoltre le porte di un mondo sotterraneo inesplorato: quello degli stanziamenti rustici dell'antichità, sommerso da secoli di depositi alluvionali, non così consistenti però da difenderli dai vomeri. Le antiche villae, le tombe romane, sconvolte dagli scassi per impiantare i frutteti, venivano divelte e disperse.
Fu in tali anni di mutamenti che a S. Pietro in Campiano, piccola località a sud di Ravenna, la Scuola elementare iniziò le raccolte di materiali etnografici e di reperti archeologici che costituirono il primo nucleo del Museo Didattico. L'opera di salvataggio intrapresa da questa comunità si concretizzò in un metodo didattico per avviare allo studio della storia. Ai piccoli ricercatori si affiancò successivamente un gruppo di volontari della Pro Loco Decimana, coordinati da un'insegnante della medesima scuola, che ricopriva il ruolo di Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Archeologici. I volontari estesero le ricognizioni di superficie e i recuperi di reperti archeologici a tutte le campagne poste fra i fiumi Ronco e Savio.
Alla fine del secolo scorso le classi della scuola elementare a tempo pieno di S.Pietro in Campiano vennero trasferite in un vicino più moderno edificio e la vecchia scuola, per impulso del Decentramento Comunale, della Soprintendenza competente e dell'Istituto Comprensivo di S. Pietro in Vincoli fu adibita a Museo Didattico del Territorio, riunendo le raccolte di scolari e volontari.
Presso tale struttura nel 2000 vennero organizzati la mostra e il seminario di studi "In agro Decimano". L'iniziativa fece conoscere agli studiosi del settore l'importanza del nostro territorio e fu anche occasione di aggiornamento culturale per gli insegnanti delle nostre scuole. Negli anni scolastici immediatamente successivi, con il sostegno determinante degli Enti sopra citati, vennero proposti i Laboratori per le scuole ed i corsi di preparazione per gli insegnanti. Si ebbe da subito una notevole partecipazione, perciò qualche anno dopo si riallestì l'intera esposizione museale (mostra "Orme nei campi"), dedicando una particolare attenzione alla didattica.
Nei dieci anni di attività l'organizzazione dei laboratori ha avuto continuità e attualmente è affidata a RavennAntica, Fondazione per il Parco Archeologico di Classe, mentre la qualità della didattica viene controllata e verificata dagli insegnanti coordinati dall'Istituto Comprensivo di S. Pietro in Vincoli.
L'entusiasmo e la serietà con la quale lavorano le classi non è mai scemato: nell'anno in corso circa cinquemila ragazzi delle scuole del nostro Comune si sono cimentati nei metodi di produzione del passato, con gli strumenti dell'epoca. Abbiamo chiamato questo metodo didattico "fare storia con la storia". In tal modo ci proponiamo di favorire la valorizzazione del territorio, ma anche l'approccio allo studio e all'integrazione dei giovani studenti.
Pensiamo che tale esperienza possa essere divulgata in un circuito più ampio, come quello provinciale, perché siamo convinti che la conoscenza "vissuta", anche sensoriale e manipolativa, del patrimonio ricchissimo del nostro passato possa contribuire a formare una più diffusa responsabilizzazione alla sua conservazione. Crediamo inoltre che la nostra proposta di museo come "agenzia educativa" costituisca un'utile reinterpretazione del concetto stesso di Museo.

Speciale Rinnovo Sistema Museale - pag. 14 [2010 - N.38]

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