Il caso Abruzzo, tra volontariato e professionalità

Il ruolo del museo tra emergenza e prevenzione del patrimonio culturale

Tiziana Maffei - Coordinatrice Commissione Grandi Rischi - ICOM Italia

La comunità museale ha concluso il 2009 con la V Conferenza nazionale dei Musei d'Italia dedicata a Il Museo al tempo della crisi. Un ripensamento complesso sul ruolo del museo, chiamato a un ruolo operativo e non autoreferenziale anche in funzione del sempre più pressante problema italiano: la salvaguardia del patrimonio culturale locale diffuso. Un tema che si è proposto drammaticamente con la distruzione di molta parte del territorio della provincia de l'Aquila e la perdita di uno dei più bei centri storici nazionali a seguito del terremoto del 6 aprile.
Si ripropone quindi l'urgenza di operare in una logica di prevenzione dai rischi del nostro patrimonio, affidando al Museo il ruolo di presidio di tutela attiva in virtù anche della capillare diffusione sul territorio nazionale delle istituzioni museali. La funzione pubblica del Museo si amplia per interloquire a livello locale proprio grazie alla capacità che esso ha di coinvolgere la comunità, sviluppando il principio di responsabilità collettiva in relazione alla cura del patrimonio. Non il Museo quale luogo, quindi, ma quale istituto della cultura e realtà professionale a disposizione della società sia nei momenti di emergenza che nella indispensabile fase di prevenzione.
La Commissione Grandi Rischi di ICOM Italia, istituita in connessione con l'International Committee of the Blue Shield, riprende in realtà una proficua esperienza di collaborazione già avviata con Legambiente attraverso un protocollo d'intesa. Obiettivo della Commissione è creare a livello regionale la necessaria rete tra conoscenze, professionalità e istituzioni. Per il 2010 si prevede a tal fine di avviare una serie di percorsi formativi volti sia alla prevenzione che all'intervento in caso di emergenza.
L'esperienza dell'Abruzzo ha insegnato le enormi potenzialità dell'operare in una logica di sussidiarietà, verticale ma soprattutto orizzontale, in cui lo Stato coordina, gli Enti locali operano attraverso le organizzazioni di volontariato affidando al cittadino e al suo sentimento di responsabilità un'operatività di fatto impossibile da sostenere dalle sole istituzioni. Tale orientamento attribuisce valore alle comunità locali sollecitando la partecipazione attiva alla gestione dei beni comuni, come appare con chiarezza anche dalla Convenzione Europea del Paesaggio, la cui espressione più riuscita in Italia può considerarsi proprio il sistema della Protezione Civile Nazionale.
Non a caso in Abruzzo, per la prima volta, il Dipartimento per la Protezione Civile ha attivato la 'Funzione 15 - Tutela Beni culturali', resa operativa attraverso la collaborazione con i volontari coordinati da Legambiente, con risultati che non possono che dirsi positivi. Il duro e immediato lavoro di recupero, la schedatura e messa in sicurezza delle opere grazie all'entusiasmo dei volontari è e rimane una conquista della società civile del nostro Paese, e l'affiancamento dei professionisti associati ad ICOM è stato un valore aggiunto che indica una strada percorribile e utile. Questa collaborazione ha tra l'altro reso possibile un'operazione insolita e importante: attivare azioni di riappropriazione del patrimonio culturale da parte degli abitanti dei luoghi colpiti dal sisma. La trasformazione del Museo Preistorico di Celano in deposito/centro restauro fruibile e la mostra Terra Madre Abruzzo, sono state operazioni volte a restituire fruibilità alle opere e a dar vita di fatto a una rete tra musei regionali impegnata a superare l'emergenza. Azione resa certamente possibile grazie alla collaborazione tra MIBAC, Soprintendenze locali, musei, ICOM, Legambiente.
A fronte di tante positività, sembra doveroso lanciare un allarme. Il riferimento è al Dlgs 195 del 30 dicembre 2009, che prevede la trasformazione del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in una società per azioni d'interesse nazionale, denominata Protezione civile servizi s.p.a.... Con buona pace della sussidiarietà.

La pagina di ICOM Italia - pag. 7 [2010 - N.37]

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