Qualità diffusa

Centonove musei emiliano-romagnoli al traguardo del riconoscimento

Laura Carlini - Istituto Beni Culturali

Si è concluso nel 2009 l'iter per il riconoscimento dei musei in conformità agli standard e obiettivi di qualità individuati nel 2003 con la Delibera della Giunta Regionale n. 309; per dare compimento a tale direttiva, la Regione aveva definito (DGR n. 1888/08) i "Criteri e linee guida per il riconoscimento dei musei regionali in base agli standard e obiettivi di qualità", precisando modalità e termini del processo di riconoscimento dei musei.
Innanzitutto i dati attestano il notevole interesse suscitato: circa 200 musei hanno contattato IBC per informazioni, 170 di questi hanno chiesto la password per accedere all'area riservata alla compilazione on line del questionario di autovalutazione e, infine, 149 istituzioni hanno partecipato inviando la domanda ufficiale, corredata dal questionario e dalla documentazione da allegare.
Il primo nucleo di 109 musei che hanno superato la prova è costituito da 78 musei che garantiscono tutti gli standard (riconoscimento definitivo) e da 31 istituti ai quali è stato assegnato il riconoscimento provvisorio, non essendo ancora in possesso di tutti i requisiti, ma avendo già predisposto idonei piani di adeguamento per ovviare alle carenze riscontrate. Il riconoscimento avrà durata triennale 2010-2012; vi sarà comunque per i musei non ancora riconosciuti la possibilità di candidarsi nelle istruttorie successive (anni 2010 e 2011), che si svolgeranno con la stessa tempistica della prima. La scadenza del riconoscimento rimarrà in ogni caso fissata al 31 dicembre 2012.
Tra i risultati più significativi raggiunti dal sistema museale di qualità nel suo insieme annoveriamo prima di tutto lo sviluppo del senso di appartenenza a un gruppo che parla lo stesso linguaggio e condivide obiettivi comuni, come pure una serie di miglioramenti che gli Enti hanno ottenuto grazie alla profusione di un cospicuo impegno per la conquista del traguardo.
Si menzionano l'approvazione dello statuto e/o regolamento; la presenza di un documento di bilancio; l'ordinata raccolta presso il museo e l'aggiornamento della documentazione in materia di sicurezza. Inoltre è da considerare un successo il fatto che molte Amministrazioni abbiano identificato con atto formale la figura di direzione. Ciò è stato attuato con due modalità: la prima dando il giusto riconoscimento al lavoro di funzionari già in organico, che pur svolgendo da tempo compiti di responsabilità nel museo, non avevano ancora ottenuto un'attestazione specifica; la seconda, valida nel caso di esternalizzazioni, è ravvisabile nella selezione di professionisti e/o ditte in grado di garantire il servizio richiesto con personale che risponde ai profili professionali predisposti da IBC. Da ultimo, un apprezzamento per l'impegno finanziario e organizzativo è dovuto alle Amministrazioni che garantiscono l'apertura del museo per almeno 24 ore settimanali.
IBC, nell'intento di valorizzare tutti gli istituti riconosciuti, ha ideato un marchio "Museo di Qualità" per contraddistinguerli e dare loro la massima visibilità, evidenziandone l'inclusione nel gruppo di eccellenza. Il marchio è stato selezionato mediante un concorso riservato ai giovani creativi under 36 attivi nel territorio regionale, che ha visto la partecipazione di 70 studi grafici. Il progetto vincitore è reso disponibile ai musei, per consentire a tutti di applicare il marchio di qualità in ogni occasione sui propri materiali divulgativi e promozionali, concorrendo così a consolidare l'immagine del sistema dei musei di qualità. IBC inoltre pubblica il primo repertorio a schede sui 109 musei riconosciuti, che, pensato per avere la massima diffusione, può essere ristampato anche dai musei stessi. I musei riconosciuti potranno giovarsi anche di altri strumenti realizzati da IBC: una targa in bronzo da esporre all'ingresso e una versione tridimensionale del marchio da esporre al banco della reception, oltre a un timbro e degli adesivi per apporre il sigillo di qualità su materiali già in possesso del museo. Il marchio verrà inoltre apposto sulle schede della banca dati musei del catalogo regionale del patrimonio, la cui traduzione in inglese è in corso, per promuovere i musei di qualità ad un pubblico internazionale.

La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2010 - N.37]

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