Progetto Guidarello

Un bene culturale che Ravenna condivide con il mondo

Nadia Ceroni - Corservatore Mar di Ravenna

Sotto la denominazione Progetto Guidarello il Museo d'Arte della Città ha raccolto e organizzato varie iniziative destinate ad approfondire la conoscenza e la divulgazione della scultura più nota della Pinacoteca ravennate, scolpita nel 1525 da Tullio Lombardo.
Punto di partenza del progetto: il restauro della lastra funebre di Guidarello Guidarelli, destinato a rimuovere le sostanze organiche che alteravano la superficie lapidea (per lo più depositi di untuosità e sporco dovuti in particolare all'attenzione del pubblico femminile nei confronti della statua) e ad accertare la natura petrografica del manufatto artistico di cui si è stabilita la provenienza (marmo di Carrara). I lavori - eseguiti dalla Scuola del Restauro della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna - sono stati condotti a cantiere aperto per permettere al pubblico di conoscere sul campo la metodologia adottata per l'occasione e di assistere in diretta alle operazioni di pulitura e manutenzione.
Supportato da analisi chimiche e indagini diagnostiche, l'intervento conservativo ha prodotto ulteriori occasioni di studio e di confronto tra discipline diverse. Alla prima fase conservativa si è affiancata quella documentaria, destinata a recuperare ulteriori informazioni bibliografiche, archivistiche e storico-artistiche sul personaggio raffigurato, sull'autore della statua, sui vari allestimenti nelle dimore che hanno accolto la lastra funebre (dalla chiesa di San Francesco al Quadrarco di Braccioforte, dall'Accademia di Belle Arti alla Pinacoteca del Mar) e sul fenomeno significativo della diffusione delle copie in gesso di Guidarello.
Più volte replicata nel corso dell'800, copie della scultura sono state infatti acquisite da numerosi musei all'estero - tra cui Boston, Londra e Ottawa - ma anche da istituzioni pubbliche e private in ambito nazionale - tra cui la Scuola Comunale di Disegno "Tomaso Minardi" di Faenza, l'Istituto Statale d'Arte di Firenze, la Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani" di Gardone Riviera - sulla base di una sorprendente modulistica fatta predisporre da Sigismondo Romanini, direttore dell'Accademia di Belle Arti. I risultati dei lavori, degli studi, delle ricerche e delle indagini effettuate vengono ora raccolti in una pubblicazione articolata in due sezioni: la prima dà conto, attraverso i contributi di Andrea Emiliani, Nadia Ceroni e Daniele Carnoli della complicata questione attributiva, della relazione dei multupli e degli allestimenti; la seconda, degli interventi di restauro e della diagnostica con i contributi di Cetty Muscolino, Marzia Jacobellis, Elena Cristoferi e Gian Carlo Grillini con Diego Cauzzi e Lorenzo Lazzarini.
Il volume - patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Emila-Romagna e dalla Provincia di Ravenna - sarà presentato al pubblico nell'ambito di una Giornata di Studi in cui il Museo intende sottoporre l'opera allo sguardo incrociato di diverse prospettive disciplinari e proporre alcuni temi di riflessione: Marco Bazzocchi (Università di Bologna) si occuperà del clima letterario che vede rivivere il mito romantico decadente del "bel morto"; Graziella Magherini (psichiatra, psicoanalista e presidente dell'International Association for Art and Psychology) interverrà sui fenomeni da lei studiati delle statue baciate e del coinvolgimento emotivo degli spettatori di fronte alle opere d'arte; Adriana Augusti (Soprintendenza speciale per il Polo Museale di Venezia) relazionerà sulla presenza e sulle opere di Pietro e Tullio Lombardo a Ravenna durante la dominazione veneziana; ad Andrea Emiliani (presidente Accademia Clementina di Bologna) spetterà il compito di affrontare la complicata vicenda attributiva; Roberto Balzani (Università di Bologna-sede di Ravenna) interverrà sul mito del condottiero romagnolo.
L'incontro - previsto per il 13 novembre - sarà presieduto e coordinato da Bruno Toscano (Università Roma Tre). La Giornata di Studi è organizzata dal Mar quale evento collaterale alla XXXVIII edizione del Premio Guidarello per il Giornalismo d'Autore promosso ogni anno da Confindustria Ravenna. Restauro e pubblicazione - che uscirà per la collana "pagine del mar" a cura di Nadia Ceroni, Alberta Fabbri, Claudio Spadoni - sono stati realizzati grazie al contributo della ditta Maie Spa di Fornace Zarattini.


Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 18 [2009 - N.36]

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