180 anni ben portati

L'Accademia di Belle Arti di Ravenna: novità per le arti visive e il mosaico

Maria Rita Bentini - Coordinatrice dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna

L'Accademia ha una lunga e illustre storia che si sviluppa tra il XIX e il XX secolo fino ad oggi nella vita della città: centottant'anni di vita (che verranno presto festeggiati con la lectio magistralis dell'artista inglese Peter Greenaway e un libro), notevoli presenze di insegnanti, significativi momenti di rinnovamento culturale e artistico. Ad essa si collegano le collezioni del Museo d'Arte della città di Ravenna (la Pinacoteca è nata quale quadreria dell'Accademia), la Gipsoteca col suo importante nucleo di gessi del Canova, l'Archivio.
Risale al Consiglio Comunale del 23 ottobre 1803 la prima idea di una Accademia in Ravenna: il progetto prende concretamente forma nel 1827, anno di fondazione della nuova istituzione, cui fece seguito l'apertura il 26 novembre 1829. Nel 1970 il "Consorzio per l'Accademia" rifonda l'istituzione anche con nuova attenzione per le arti applicate; nel 1974 si ottiene il riconoscimento legale (con D.P.R. 23/08/1974) e da questo momento l'Accademia segue le normative statali per il suo assetto didattico. Vengono introdotti numerosi Corsi complementari ad integrazione delle materie fondamentali, che negli ultimi decenni hanno arricchito la formazione accademica e la centralità delle tre scuole di Pittura, Scultura, Decorazione con nuovi percorsi artistici e professionali, come Mosaico e Oreficeria, corsi non previsti nelle Accademie statali e concessi dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1996, in relazione alla vocazione artistica del territorio. L'Accademia di Ravenna ha da allora progressivamente caratterizzato la sua offerta formativa con la specificità del linguaggio musivo nel contesto della sperimentazione artistica contemporanea, distinguendosi per questo in ambito nazionale e internazionale. L'accordo di collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Bologna, a partire dall'AA.2008-9, è volto a qualificare maggiormente Ravenna nel sistema nazionale dell'Alta Formazione Artistica con un'identità legata al Mosaico.
Oggi l'Accademia di Belle Arti di Ravenna offre un Triennio di Arti Visive - Mosaico (diploma di primo livello, equiparato alla Laurea universitaria) e un Biennio Specialistico di Mosaico (diploma di secondo livello, equiparato alla laurea magistrale).
Nel Triennio la centralità del Mosaico si affianca ad altri linguaggi della tradizione artistica come pittura, disegno, anatomia, scultura, decorazione, cui si aggiungono oreficeria, fotografia e new-media, oltre a numerosi corsi teorici, per consentire una ricca formazione nell'ambito delle arti visive e una dimensione fortemente sperimentale. Il Biennio di Mosaico è invece rivolto a chi è già in possesso di un diploma accademico di primo livello o di una Laurea triennale, per una formazione assai specialistica, unica in tutto il mondo, in cui la ricerca e la creatività legate al mosaico come linguaggio contemporaneo si rivolgono in particolare all'architettura, alla decorazione, al design, con una professionalità che si apre anche al restauro del mosaico contemporaneo.
Il percorso si arricchisce grazie a workshops condotti da artisti che utilizzano il linguaggio del mosaico, dal micromosaico al mosaico ambientale, mentre la capacità di progettare e realizzare opere in un contesto urbano, si amplia con competenze multimediali, in particolare per la simulazione 3D. Il laboratorio sperimentale dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna apre allora ai giovani artisti contemporanei una nuova sfida: la manualità, l'alta tradizione del mosaico, la sua lentezza esecutiva e, accanto, la forza del progetto, l'inatteso (o anche la deliberata rottura) rispetto alla tradizione, la rapida contaminazione di linguaggi, la frammentazione come pensiero e forma stessa della contemporaneità.
Dell'eccellenza di questa storia e di questa formazione parlano le opere e le collaborazioni fin qui realizzate, ma... attenzione agli eventi in programma per RavennaMosaico in questo autunno: la mostra Doppio gioco in S. Maria delle Croci e il prezioso mosaico creato con Eugenio Carmi dai giovani artisti dell'Accademia per arricchire la grande collezione dei mosaici d'artista del Mar.

Speciale Mosaico - pag. 12 [2009 - N.36]

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