Contare sul pubblico

Avviato un percorso sulla conoscenza dei visitatori per migliorare la qualità dell'accoglienza al museo

Eloisa Gennaro - Responsabile Ufficio Beni Culturali della Provincia di Ravenna

In vista del percorso di riconoscimento per i musei emiliano-romagnoli, illustrato sulle pagine di questo stesso numero, Il Sistema Museale Provinciale ribadisce il proprio ruolo di coordinamento e di interfaccia rispetto alla Regione, mettendo in campo a beneficio dei musei della rete alcuni strumenti di supporto finalizzati al raggiungimento sia degli obiettivi a carattere strutturale, che di quelli che richiedono essenzialmente una collaborazione di tipo tecnico-scientifico. Se in relazione ai primi vengono utilizzati in modo prioritario gli investimenti previsti nei Piani museali, per quanto riguarda i requisiti non strutturali si sono organizzati gruppi di lavoro e seminari su specifici obiettivi (regolamenti, carte dei servizi, bilanci, piani didattici ecc.), in modo da mettere in condivisione le conoscenze e le buone pratiche.
È certo che la qualità dei servizi passa attraverso la conoscenza del pubblico, delle diverse tipologie da raggiungere, delle aspettative che il museo riesce a soddisfare e di quelle che richiedono invece nuove strategie di miglioramento. Grazie al coinvolgimento del visitatore, è possibile determinare una situazione di maggior controllo sui parametri di qualità (feedback) e, di conseguenza, standard tendenzialmente più elevati.
Per avere un quadro adeguato di conoscenza, occorrono anzitutto dati quantitativi in grado di fornire elementi essenziali sulla capacità attrattiva del museo. In tal senso, si è provveduto a dotare i musei del Sistema che non ne disponevano già di uno strumento attendibile di rilevazione del pubblico (che non a caso è uno dei requisiti obbligatori per ottenere il riconoscimento), un apparecchio dotato di un software in grado di leggere automaticamente i dati e fornire in modo immediato e accurato elaborazioni statistiche sull'affluenza nei diversi periodi della giornata e dell'anno; grazie a tale fornitura, i musei, anche quelli più piccoli, possono disporre di dati affidabili sui rispettivi visitatori.
Prospetti e grafici rappresentano il punto di partenza per ulteriori indagini di tipo qualitativo. Per valutare compiutamente l'operato di un museo, non basta conoscere le cifre sulle presenze; occorre "dare un volto" a tali cifre, identificare i diversi target di pubblico, reale e potenziale, in modo da poterne conoscere i bisogni, le esigenze, le aspettative, le motivazioni, ed essere dunque in grado di approntare i servizi a loro rivolti in maniera mirata e non casuale.
Facendo seguito alla stesura dello schema-tipo della carta dei servizi, la cui adozione da parte di tutti i musei del Sistema rappresenta un passaggio fondamentale - benché non ancora obbligatorio - per raggiungere un elevato standard di qualità nelle relazioni con il pubblico, la Provincia sta predisponendo tramite un gruppo di lavoro appositamente istituito nell'ambito del Comitato scientifico, uno specifico questionario di valutazione da allegare alla carta stessa e da somministrare ai visitatori. Il questionario deve facilitare l'acquisizione di ogni informazione utile, dal profilo socio-demografico del visitatore al livello di soddisfazione della visita, alla ricerca di spunti e indicazioni significative in merito alla qualità dell'offerta museale: a tal fine, lo stile utilizzato deve essere semplice e amichevole, tale cioè da indurre una buona percentuale a compilare la scheda.
Il questionario dovrà essere disponibile anche on line, unitamente agli altri strumenti di partecipazione messi a disposizione dal singolo museo e/o dal Sistema (modulo per inoltrare reclami, focus tematici ...). L'obiettivo è quello di interrogare anche il "non pubblico", vale a dire coloro che non vanno ai musei; in tale ottica si possono utilizzare, ad esempio, gli strumenti didattici destinati agli adolescenti, che potrebbero essere affiancati da forme ulteriori di "ascolto", come i focus group, concordate con il mondo delle scuole.
I dati raccolti nei vari musei saranno oggetto di analisi e di confronto, con il supporto del Servizio cultura della Provincia, sulla base di appositi indicatori definiti a livello di Sistema (benchmarking); l'indagine sarà messa a disposizione di tutti, studiosi e operatori, con uno spazio aperto alla discussione in sede di Comitato scientifico e sul portale dei musei. In tal modo, l'ente proprietario potrà avvalersi delle risultanze emerse per definire le opportune strategie di miglioramento, approntando nuovi allestimenti e/o nuovi strumenti promozionali.
I dati, inoltre, con riferimento a un campione di musei del Sistema rappresentativi sia delle diverse tipologie di raccolte che della loro dislocazione sul territorio, saranno elaborati dalla Provincia al fine di individuare le azioni di sistema più congrue da adottare nei prossimi anni; le scelte all'interno dei piani museali stessi saranno orientate a colmare le principali lacune emerse dall'indagine, uscendo dal guscio dell'autoreferenzialità.
Il Sistema museale dunque intende fornire alle istituzioni culturali del territorio gli strumenti più appropriati per conoscere meglio le esigenze dell'utenza, per migliorare il tasso di gradimento dei servizi e intercettare nuove tipologie di visitatori. In ultima analisi, si pongono le basi per definire una vera e propria politica del pubblico e, quindi, per una migliore programmazione delle politiche museali sul nostro territorio.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 21 [2009 - N.34]

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