Viaggio dentro le cornici

L'artista viaggiatore: dal MAR si parte per quattro continenti

Nadia Ceroni - Conservatore Museo d'Arte della città di Ravenna

Alle numerosissime proposte di viaggio che oggi si offrono al turista, quella di viaggiare attraverso le opere di artisti viaggiatori è senz'altro un'esperienza particolarmente gratificante per gli occhi e la mente.
È quanto propone il Mar una mostra che celebra l'epopea di quel particolare "turista" che usava matite e pennelli per fissare la bellezza dei luoghi visitati, per archiviare i ricordi ed esprimere forti emozioni: L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani intende evocare le atmosfere di quattro continenti - Africa, Asia, America Latina e Oceania - attraverso le opere di artisti europei affascinati dal mito dell'esotico.
Partendo dal realismo ottocentesco, il fascinoso percorso della mostra si snoda attraverso il postimpressionismo, l'espressionismo, il surrealismo e l'astrazione per approdare ad artisti viaggiatori contemporanei come Mondino, Boetti e Schifano. Un centinaio di opere documentano le esperienze biografiche e creative di numerosi artisti europei che - come scrive Claudio Spadoni nel catalogo della mostra della Silvana Editoriale - "hanno fatto del viaggio una necessità espressiva o almeno hanno volto l'esperienza esotica in soluzioni linguistiche congeniali alla loro indole, se non decisive per la loro poetica".
Ambienti suggestivi, vegetazioni lussureggianti, colori vividi, luci abbaglianti diventano i protagonisti di un percorso artistico che trova il suo fondamento nell'orientalismo e nel primitivismo, i due movimenti responsabili di aver innestato una svolta decisiva nell'arte europea tra Ottocento e Novecento, determinando il desiderio del ritorno alla natura, nella ricerca delle proprie origini e di paradisi incontaminati.
Materiali etnografici provenienti dal Museo " Luigi Pigorini" di Roma, globi terrestri e celesti del Settecento, modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche introducono le sezioni della mostra. Da Caffi, Ussi, Pasini e Guastalla - le cui opere raccontano i viaggi al seguito di spedizioni diplomatiche nel Medio Oriente e nel Mediterraneo - si passa ai postimpressionisti europei, tra cui Gauguin, e all'espressionismo dei tedeschi Nolde e Pechstein e del francese Matisse, in Oceania nel primo decennio del '900, mentre le potenzialità della luce e del colore del continente africano attirano Klee, Macke e Moillet prima a Tunisi e poi ad Hammamet, Oskar Kokoscka in Egitto e Jean Dubuffet nei deserti algerini; Tobey e Mathieu, protagonisti dell'Informale, ci conducono invece nel continente asiatico con le loro derivazioni dal calligrafismo giapponese.
La mostra è introdotta da una vera chicca, la Boite en valise di Marcel Duchamp, la valigia dell'artista contenente copie in miniatura, fotografie e riproduzioni a colori delle sue opere più significative. Un percorso espositivo emozionante che considera il viaggio come opera d'arte, ma anche come strumento al servizio dell'arte per il fatto di esserne il motivo ispiratore per eccellenza: il viaggio extraeuropeo in tutte le sue forme, come curiosità, come piacere di scoprire e descrivere nuovi mondi, come desiderio artistico di isolare frammenti di esperienze, dando loro forma e significato.
Nel viaggio, come dice Luigi Ontani a proposito dell'Oriente "c'è ancora una dimensione particolare, un'illusione che non ritrovo da nessun'altra parte, non è un incantamento ma un respiro spirituale che diventa esempio di diversa contemporanea civiltà".
Le opere esposte - provenienti da collezioni private, gallerie d'arte, musei nazionali e internazionali, tra cui Venezia, Roma, Milano, Parma, Piacenza, Liegi, Berlino, Francoforte, Hannover, Berna, Parigi, Belgrado e Lille - si propongono quindi al visitatore come una sorta di carnet de voyage e raccontano le impressioni e le emozioni degli artisti nel loro incontro con terre e popoli lontani. Curata da Claudio Spadoni e Tulliola Sparagni, l'esposizione rimarrà allestita dal 22 febbraio al 21 giugno (info: tel. 0544-482477; info@museocitta.ra.it; www.museocitta.ra.it).

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 18 [2009 - N.34]

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