Attenzione al restauro

Le molteplici iniziative presentate dall'IBC contribuiscono a rendere il Salone del Restauro di Ferrara un importante momento di confronto e discussione

Lidia Bortolotti - Istituto per i Beni Culturali

Come è ormai consuetudine fin dal 1991, anno della prima edizione, anche quest'anno, dal 2 al 5 aprile, gli spazi fieristici ferraresi ospiteranno il XV Salone del Restauro. Da sempre l'IBC vi partecipa con impegno contribuendo attivamente a rendere l'appuntamento un importante momento di confronto e discussione sulle problematiche afferenti ai beni culturali. I diversi servizi sono direttamente coinvolti nell'organizzazione delle iniziative presentate dall'Istituto, di norma convegni, presentazioni di progetti, pubblicazioni ed eventi espositivi che, nella presente edizione, sarà ospitato all'interno dello stand IBC. È prassi consolidata affidare a questo specifico spazio un delicato ruolo di rappresentanza. Al pari delle altre iniziative lo stand rappresenta la vetrina privilegiata della nostra attività, luogo di ascolto e di contatto con il folto pubblico della Fiera e punto per la presentazione dell'attività svolta.
L'evento espositivo presentato nello stand dell'IBC è il restauro, effettuato grazie ai finanziamenti erogati con il Piano museale 2005 Legge regionale 24 marzo 2000, n. 18 (Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali), a favore del Museo d'Arte della città di Ravenna. Proseguendo un percorso di restauro di opere d'età contemporanea già avviato sul Piano 2004, con gli interventi sulle opere Paesaggio in polvere di Franco Guerzoni, Così a lungo preda dell'aria di Sergio Monari e Prigione di Mirko Basaldella, in accordo con Nadia Ceroni, conservatore del Museo, è stato individuato nei depositi delle collezioni della Pinacoteca un pregevole nucleo consistente in 21 cartoni per mosaici a tema dantesco, realizzati in occasione delle celebrazioni per il VII centenario della nascita del poeta svoltesi a Ravenna nel 1965 e un ritratto in foglia d'oro su vetro di Dante. La commissione costituitasi allo scopo di organizzare l'evento, scelse un gruppo di artisti - taluni molto noti - per ideare i cartoni sui quali eseguire i mosaici celebrativi, indicando a ciascuno un certo numero di canti della Commedia cui ispirarsi per l'elaborazione del bozzetto preparatorio. La scuola ravennate di mosaico, ed altri mosaicisti locali, tradussero i bozzetti elaborati dagli artisti in opere che furono oggetto di una prima mostra nel 1965 in San Vitale (riproposta nel '95) e che tuttora si conservano a Ravenna presso la sala conferenze di Mirabilandia.
Conservati nei depositi del MAR, questi cartoni si presentavano in condizioni conservative tra loro diverse, estremamente problematiche per alcuni e meno gravi per altri in relazione alle tecniche e ai materiali usati dagli artisti per la loro realizzazione. Il restauro è stato particolarmente attento al risanamento dei supporti, al consolidamento della pellicola pittorica senza tuttavia snaturarne le caratteristiche proprie delle opere. Al laboratorio è inoltre spettato il compito di predisporre i materiali per un'idonea conservazione nei depositi.
Le altre iniziative dell'IBC comprendono la presentazione del volume La cognizione del paesaggio. Scritti di Lucio Gambi sull'Emilia Romagna e dintorni, a cura di Maria Pia Guermandi e Giuseppina Tonet, edito da Bononia University Press, che avrà luogo il 3 aprile. Lucio Gambi (1920-2006), ravennate, è ritenuto forse il maggiore geografo italiano del Novecento, più ogni altro ha contribuito a rinnovare profondamente questa disciplina aprendola al contributo metodologico della ricerca storica, letteraria, sociologica, demografica. Protagonista del dibattito culturale e politico che, a partire dagli anni '60, ha percorso le nostre Università e ha accompagnato l'attuazione delle Regioni, nel 1975 è stato nominato primo Presidente dell'IBC. Il volume raccoglie un'ampia selezione dei suoi scritti che comprende, tra gli altri, contributi sul territorio regionale in cui a lungo Gambi ha operato con ruoli diversi esercitandovi continuativamente la propria riflessione critica. Il volume è integrato da un'ampia sezione di testi on-line consultabili sul sito dell'Istituto all'indirizzo: www.ibc.regione.emilia-romagna.it/luciogambi e completato da una selezione di immagini dell'archivio fotografico IBC.
I tre convegni organizzati dall'IBC si concentrano nella giornata del 4 aprile.
Alla mattina con l'incontro organizzato dalla Soprintendenza per i Beni librari e documentari dell'IBC, in collaborazione con l'Associazione Italiana Biblioteche, l'Associazione Italiana Archivistica Italiana e l'Istituto Centrale di patologia del libro del Ministero per i Beni e le Attività culturali si prosegue la riflessione avviata otto anni fa sulla conservazione dei materiali librari e documentari del Novecento: Le carte della moda pone l'attenzione degli addetti ai lavori sugli archivi di questo particolare ambito.
Pur essendo il mondo produttivo della moda un straordinario veicolo per l'immagine dell'Italia nel mondo, non raccoglie un'adeguata attenzione per quello che concerne la conservazione della documentazione cartacea. Le "memorie della moda", costituite da fonti archivistiche e grafiche, rischiano la dispersione, particolarmente in concomitanza della chiusura di aziende. Il convegno vuole far emergere le diverse fonti (iconografiche, fotografiche, archivistiche e librarie) in gran parte inesplorate, stimolando una più attenta azione conservativa. Saranno trattate tematiche diverse: il rapporto tra soggetti produttori e soggetti conservatori degli archivi, la proliferazione delle riviste di moda, alcune buone pratiche per la gestione e la valorizzazione dei patrimoni, i problemi conservativi delle differenti categorie di materiali compresenti nei centri di documentazione.
Il vintage è un fenomeno che coinvolge estimatori di prodotti di consumo, realizzati nel secolo da poco trascorso e passati di moda. Si tratta di oggetti che possono essere riproposti come elementi d'arredo o riutilizzati recuperandone la funzionalità sia che si tratti di mezzi di trasporto o di comunicazione, possono inoltre essere indossati quando sono abiti e accessori. Su quest'ultima componente del vintage è centrato l'incontro di studio, ne è protagonista l'abito con la sua complessa evoluzione avvenuta nel corso del secolo scorso. Le problematiche sono rappresentate dal come documentare la storia delle sartorie e dei marchi che hanno reso possibile l'affermazione del made in Italy, ma soprattutto come conservare e restaurare materiali sintetici, risultato di tecnologie innovative applicate alle produzioni di materiali tessili.
Il protocollo siglato nel 2004 tra Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici e IBC, finalizzato alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio architettonico contemporaneo di qualità, che ha già prodotto diverse iniziative editoriali ed espositive sul tema, è all'origine del convegno Architettura del secondo Novecento. Valorizzazione, tutela e metodologie di restauro.
L'incontro è incentrato sulle figure di due tra i maggiori architetti del Novecento, Piero Bottoni (Milano, 1903-1973) e Gio Ponti (Milano, 1891-1979), cui si devono importanti testimonianze della loro attività nella nostra regione. Saranno presentati quattro casi: la villa Muggia a Imola, esempio di contaminazione tra il nuovo e l'antico, in quanto ampliamento, su progetto di Bottoni del 1936, di una villa preesistente; la casa Minerbi-Dal Sale a Ferrara, intervento eseguito su progetto di Bottoni nel 1953-61, connotato dall'inserimento di spazialità moderne all'interno di un edificio di origine tre-quattrocentesca; il complesso architettonico della Fondazione Garzanti a Forlì, inaugurato nel 1957 su progetto di Gio Ponti; infine, l'Istituto di cultura italiana "Carlo Maurilio Lerici" di Stoccolma, progettato da Ponti nel 1954.

La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. [2008 - N.31]

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