Il restauro della Pala di Santa Barbara

Completato, dopo due anni, il restauro della Madonna in trono fra i Santi Benedetto, Paolo, Apollinare e Barbara di Luca Longhi

Nadia Ceroni

È durato due anni il restauro della Pala di Santa Barbara, un dipinto di Luca Longhi eseguito intorno al 1541. Raffigurante la Madonna in trono fra i Santi Benedetto, Paolo, Apollinare e Barbara, la tavola è stata restaurata presso il laboratorio imolese di Sandro Salemme che ha provveduto a recuperare anche parti originali che si ritenevano perdute. Nel corso dei lavori, infatti, le indagini all’ultravioletto hanno confermato che la tavola era quasi totalmente ridipinta ad eccezione del Bambino e dei volti della Vergine e della Santa. La prima ridipintura dovrebbe risalire addirittura al Seicento, mentre la seconda è riconducibile a quella eseguita da Venceslao Bigoni verso la fine dell’800. Il terzo intervento significativo è avvenuto all’inizio del Novecento per mano di Gualtiero De Bacci Venuti: le testimonianze dei lavori eseguiti da entrambi i restauratori sono state rintracciate negli Atti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Gli esami di laboratorio hanno inoltre rivelato come l’artista, nella preparazione a gesso del supporto ligneo, avesse adoperato anche filamenti di stoppa che hanno causato nel tempo distacchi e inevitabili cadute di colore. Le prove di pulitura del dipinto, hanno portato alla luce gran parte dei colori originali, mentre le ridipinture che ricoprivano la tavola sono state asportate con estrema cautela tramite bisturi. Il costo del restauro, pari a circa 40 milioni di vecchie lire, è stato sostenuto dall’istituzione museale. La direzione lavori è stata affidata a Marzia Faietti, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Bologna; Luisa Bitelli, Istituto Regionale per i Beni Culturali; Nadia Ceroni, Conservatore del Museo d’Arte della Città. La grande tavola - già nella chiesa di Santa Barbara e successivamente depositata nella sagrestia di San Vitale - è stata nuovamente collocata nella collezione antica della Pinacoteca ed esposta permanentemente al pubblico. Per l’occasione, il Museo d’Arte della Città, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna - Sede di Ravenna, ha organizzato una conferenza pubblica, destinata in particolare agli studenti della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, dell’Accademia di Belle Arti e delle Scuole artistiche della città. Lunedì 27 gennaio, alle ore 16, presso l’Aula Magna della Facoltà (Palazzo Corradini, via Mariani 5) il restauratore Sandro Salemme ha illustrato il complesso lavoro di recupero della tavola, tramite la proiezione di numerose diapositive.

La pagina del conservatore - pag. 19 [2003 - N.16]

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