Il museo che sorprende

La Provincia di Ravenna dà appuntamento il 7 novembre con il 13° corso “Scuola e Museo”, per scoprire in un forum fra pubblico ed esperti nuove strategie di azione per i visitatori dei musei

Alba Trombini - Consulente museale

È ancora possibile sorprendere se stessi e gli altri, in un museo? È necessario affidarsi a effetti e allestimenti speciali per creare l’attenzione e l’apprendimento particolare che si genera solo nella sorpresa? Forse no; ogni volta che si supera un limite ritenuto invalicabile, ci si sorprende. Ogni volta che si va oltre le esperienze diffuse e consolidate, quando si sperimenta e ci si mette in gioco, c’è sorpresa. E succede anche quando si mescolano competenze e pratiche diverse e si dà vita a un nuovo pensiero, a un modo diverso di fare o vedere le stesse cose che si facevano o si vedevano prima.
Quando si fossilizzano nella sicurezza del risultato raggiunto, e più volte confermato, può capitare che anche le migliori e pluriennali esperienze e competenze, da risorse divengano limiti. Viceversa, una conoscenza in divenire che cerca altrove – anche in campi apparentemente lontani – spunti, tecniche e strategie creative, pone le basi per un’autentica evoluzione della disciplina cui appartiene.
Che cosa è cambiato – e tuttora sta cambiando – nelle norme, nel pensiero, nella ricerca e nella pratica educativa al museo? L’educazione museale più innovativa, frutto di ricerche e di sperimentazioni più che trentennali, sta ponendo sempre più al centro del proprio interesse non tanto la materia specifica di cui si occupa in ogni singolo museo, quanto l’impatto che le sue proposte avranno sul soggetto che riceverà l’offerta formativa. Gli studi sulle modalità di apprendimento e di percezione, che oggi sappiamo essere assolutamente individuali e differenziate, la consapevolezza della necessità di un coinvolgimento più maturo e responsabile di tutti i soggetti coinvolti nella relazione educativa, il sostegno di tecnologie sempre più sofisticate, e la nascita di un nuovo atteggiamento del pubblico verso l’idea di fruizione museale, stanno modificando profondamente sia l’azione per, sia la relazione con le persone in visita al museo.
Su questo tema il Settore Cultura della Provincia di Ravenna, nell’ambito della tredicesima edizione del corso “Scuola e Museo”, propone un’occasione di dialogo sulle nuove strategie di progettazione formativa in atto nelle sezioni didattiche di alcuni importanti musei italiani, e sulle modalità ritenute oggi più efficaci per la creazione di una relazione educativa sempre più costruttiva e stimolante.
Chiamati a condividere i risultati della propria sperimentazione sul campo, gli esperti – provenienti da istituzioni, enti e musei di diverse regioni italiane – illustreranno strategie e forniranno suggerimenti per quanti vogliano avvicinarsi con occhi nuovi e nuovi pensieri a tutto ciò che riguarda il campo della pratica educativa al museo, senza pre-giudizi, con il desiderio di sperimentare nuove interazioni disciplinari e con la capacità di mettersi in gioco di continuo.
Per continuare con le sorprese, invece dell’usuale formula della conferenza/convegno, viene proposta una sorta di forum, in cui parte del tempo a disposizione per ogni esperto invitato a dare il proprio contributo è adoperato per rispondere a riflessioni e quesiti posti dal pubblico. Una giornata di autentico dialogo, quindi, fra quanti si occupano di educazione museale nelle scuole, nei musei, nel campo della formazione permanente e dell’associazionismo culturale, e desiderano condividere conoscenze, esperienze, intuizioni e valutazioni.
L’organizzazione del forum prevede una sessione al mattino dedicata ai principi e alla “filosofia” dell’educazione museale, mentre nel pomeriggio si parlerà di pratiche, di casi di studio, di valutazioni su sperimentazioni innovative. Interverranno in qualità di esperti: Daniele Jallà (Piemonte), Aurora di Mauro (Veneto), Silvia Mascheroni (Lombardia), Filippo Guarini (Toscana), Alba Trombini e Cesare Melandri (Emilia Romagna), Margit Schweigkofler (Trentino Alto Adige) e Annalisa Trasatti (Marche). Concluderà i lavori Laura Carlini, responsabile del Servizio Musei dell’IBC.

Esperienze di didattica museale - pag. 19 [2006 - N.27]

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