Prestare attenzione alle donazioni, strumento per lo sviluppo e la vitalità dei musei

Pier Domenico Laghi

L’importanza delle donazioni per la nascita, lo sviluppo, la vita delle istituzioni museali è spesso data per scontata: tanto scontata che raramente ci soffermiamo sui molteplici aspetti, ed anche problemi, che il tema “donazioni” racchiude in sé.
Nello Speciale di questo numero abbiamo tentato un primo approccio al tema delle donazioni, ancora timido e prevalentemente di testimonianza. Quanto ne esce, tuttavia, già tratteggia uno scenario abbastanza ampio di problematiche: dalla psicologia alle motivazioni del donatore, dal valore storico e scientifico delle piccole donazioni, specie se motivate della correlazione forte donatore-territorio, alla forza delle donazioni quale strumento per la ricostruzione di un grande museo; dall’interazione con il diritto d’autore al rapporto tra artista e donazione, vedasi a tal proposto le riserve poste da Giovanni Piancastelli su alcune delle sue opere donate.
Il tema del valore attuale delle donazioni attraversa diversi articoli dello speciale per trovare una forte testimonianza nella recentissima donazione “Foschi”, attraverso la quale si mette a disposizione per il pubblico interesse non solo beni e documenti, ma anche il contenitore.
Nonostante questa pluralità di approccio mancano ancora all’appello e all’approfondimento altrettante declinazioni del tema “donazioni”, specie quelle più orientate alla gestione. Donazione, infatti, è un termine che racchiude in sé una molteplicità di significati: omaggio dell’artista di una propria opera, lascito ereditario, consegna in comodato per la pubblica fruizione, messa a disposizione di raccolte organiche con vincoli o senza vincoli; ognuna di queste modalità comporta responsabilità ed oneri diversi per l’istituzione museale beneficiaria ed ha diverse ricadute formali, gestionali ed amministrative che vale la pena approfondire per facilitare il lavoro e le modalità operative degli operatori museali, pubblici e privati, con le diverse modalità che questa differenza comporta in termini di obblighi e responsabilità.
Ma il termine donazione può allargarsi oltre alle opere ed alle raccolte di diverso genere e natura, per fare riferimento anche a strumenti e risorse destinati a creare finanziamenti da utilizzare per la valorizzazione e la fruizione delle opere d’arte. In un contesto caratterizzato da scarsità di risorse pubbliche da destinare alla cultura ed ai beni culturali, il potenziale che può derivare da una costante e costruttiva attenzione al tema delle donazioni, da sviluppare con nuove e più organiche modalità, è quindi fondamentale sia per l’acquisizione di nuove opere e documenti che per la conservazione, fruizione e valorizzazione di quanto già presente nei musei.
Possiamo concludere a proposito che con lo Speciale abbiamo posto un tema, ma è rimasto molto lavoro per i prossimi numeri.
Questo non è però solo il numero degli impegni per futuri approfondimenti; con soddisfazione presentiamo anche una raccolta di buoni risultati.
Due musei si affacciano al Sistema Museale Provinciale: la Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna e il Museo del Castello di Bagnara di Romagna; un prestigioso museo di una grande città ed un vivace progetto di un piccolo Comune rappresentano due dimensioni diverse per valorizzare la lettura della storia e dell’arte del territorio.
Una raccolta, la collezione di marionette della famiglia Monticelli, trova la sede per diventare a pieno titolo museo: “La Casa delle Marionette”; il lavoro di studio, catalogazione e restauro portato avanti in questi anni è giunto a coronamento.

Editoriale - pag. 0 [2005 - N.24]

[indietro]