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NatuRa, Museo Ravennate di scienze Naturali “Alfredo Brandoloni” ha riaperto a Sant’Alberto, alle porte del Parco Delta del Po

Francesca Masi - Servizio Turismo e Cultura del Comune di Ravenna

A Sant’Alberto, porta meridionale del Parco del Delta del Po, nel Palazzone, antico crocevia fluviale dei commerci di sale e di grano, è sorto NatuRa, Museo Ravennate di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini”. Sant’Alberto, terra d’acqua, dialogo antico tra l’uomo e la natura, eterna lotta e primigenia fonte di vita, non poteva non accettare la sfida di una realtà museale che, dalle strette mura cittadine, ha ritrovato le proprie origini.
La ricchezza semantica del museo civico connota e rende evidente come Sant’Alberto sia l’interlocutore obbligato di una città che, negli straordinari mosaici delle sue chiese, legge, inalterata, la bellezza degli uccelli e degli animali di secoli lontani e che per ritrovare le proprie radici guarda al suo ultimo confine sulla valle, al fine di rivivere quella stessa integrazione con l’ambiente che è il connotato saliente, il genius loci di Ravenna.
Il Museo nacque negli anni settanta, grazie alla donazione della collezione di Alfredo Brandolini, naturalista vissuto nei primi anni del ’900, che ha dedicato tutta la vita allo studio delle specie ornitologiche; alla donazione iniziale si aggiunsero negli anni altri reperti provenienti da lasciti ed acquisizioni relative ai diversi aspetti delle scienze naturali.
La necessità di liberare gli spazi occupati dal Museo presso la Loggetta Lombardesca, nell’ambito di una più ampia riforma delle emergenze culturali del Comune di Ravenna, si è rivelata un’occasione eccezionale per ripensare tale Museo non più attraverso l’ottica tassonomica e puramente elencativa della tradizione, ma attraverso un approccio culturale consono al contemporaneo dibattito sui temi ambientali e museali, per configurare il momento espositivo come opportunità di sintesi e di confronto all’interno della relazione tra una città e il suo ambiente.
Il ripensamento del Museo si configura come strumento attuale ed efficace per la crescita della comunità civile: in termini di servizio, mediante un’ offerta didattica ampia e diversificata, con azioni finalizzate a rinsaldare il legame fra la città e il Parco, in virtù della possibilità di essere luogo di sintesi della riflessione sull’ambiente; in termini strutturali, grazie alla valorizzazione del Palazzone e con esso della comunità di San’Alberto, a cui consegue un più stretto collegamento con le attività realizzate dal Parco del Delta del Po; infine, in termini di esposizione secondo quattro principi di base: agevolazione dell’incontro con i contenuti e la struttura del percorso attraverso il piacere della scoperta e dell’incontro, linearità dell’itinerario logico-espositivo, confronto del microcosmo museale con il macrocosmo ambientale e applicazione ed utilizzo delle nuove tecnologie.
Scopo di NatuRa è quello di rendere accessibili concetti scientifici a tutti i livelli di utenza, semplificando quel processo di assimilazione di informazioni fondamentali sul territorio in cui si vive, che permette un atteggiamento più responsabile nei suoi confronti. Il Museo, vocato a raccogliere, conservare, studiare, mostrare ed insegnare, si propone la cura, la manutenzione e il restauro delle collezioni storiche, nonché il recupero e l’acquisizione di materiali finalizzata a colmare le lacune esistenti; si propone inoltre la preparazione di nuovi materiali, con approfondimenti volti a dar conto del rapporto di continuità fra storia e natura e trova nell’orientamento all’utenza e nell’attenzione prioritaria alla comunicazione e all’accoglienza la sua finalità ultima.
La collocazione nell’ambito del Parco del Delta del Po amplifica e concretizza la missione, attraverso il contatto diretto e la sperimentazione immediata di ciò che si impara. Ciò permette di applicare le nozioni teoriche apprese e di contestualizzare una natura che si tende a leggere come avulsa dal proprio mondo, con conseguenze spesso disastrose per l’ecosistema stesso; esercizio utile soprattutto per i giovani che potranno utilizzare tale metodo in tutti i campi della vita, ma anche per gli adulti che dimenticano di farlo.
Le attività del Museo, affidate alla Cooperativa Sterna, sono strutturate secondo un piano rivolto alle diverse parti della comunità, finalizzate a concretizzare nel Museo uno spazio a tutti rivolto e da ognuno arricchito. Oltre le tradizionali visite guidate, sono previste attività di laboratorio, percorsi di orienteering, sessioni di birdwatching, attività ludiche quali compleanni al Museo e colazioni con prodotti biologici.

Speciale centenario della Legge Rava e Beni ambientali - pag. 13 [2005 - N.23]

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