Dante racconta... l'avventura del poeta a Ravenna

Le nuove visite animate al Museo Dantesco di Ravenna vengono condotte da Dante “in persona” che narra la propria storia agli alunni delle scuole elementari

Daniela Poggiali e Marta Zocchi - Istituzione Biblioteca Classense

Da questo anno scolastico il Museo Dantesco di Ravenna propone agli studenti delle scuole elementari un nuovo metodo di fruizione del materiale esposto: si tratta di una visita animata in cui i bambini vengono coinvolti direttamente nell’attività, stimolati opportunamente dagli operatori didattici.
La visita animata è una metodologia operativa che si presta particolarmente ad essere utilizzata per i bambini della scuola primaria poiché permette una forte interazione tra operatori e visitatori e lascia spazio, oltre che all’esposizione didascalica tradizionale, anche ad attività ludiche meno consuete.
Il Museo Dantesco, strettamente legato all’allestimento voluto da Corrado Ricci nel 1921, espone i cimeli che furono donati in memoria del poeta, a partire dal 1865, quando, in occasione del centenario della sua nascita, si verificò una sostanziale rinascita del culto di Dante, cui diede un ulteriore rilevante contributo il fortuito ritrovamento delle ossa del poeta.
Il museo ha una vocazione prevalentemente turistica e presenta materiali ed argomenti di non facile approccio per i bambini, che ancora non possiedono nozioni sufficienti per la comprensione di temi che sono, per loro natura, abbastanza complessi.
Considerando questi presupposti, l’Istituzione Biblioteca Classense, che cura la gestione del Museo con l’Opera di Dante, ha promosso l’elaborazione del progetto Dante racconta. L’avventura del poeta a Ravenna, che si pone l’obiettivo di far conoscere anche agli scolari delle elementari la figura di Dante e alcuni dei monumenti ravennati che testimoniano il forte legame del poeta con la città di Ravenna: il percorso è stato studiato per stimolare l’immaginazione e la fantasia dei piccoli visitatori, in modo da associare l’aspetto divulgativo e didattico della lezione alle emozioni suscitate dal fascino del racconto e del gioco.
La visita al museo prevede il dialogo tra due operatori che interpretano la parte di Dante e della guida del museo e che, conversando con i bambini, li conducono a ritroso nel tempo, alla scoperta della vita del poeta, della sua opera, dei suoi rapporti con la città di Ravenna, delle tante piccole e grandi curiosità legate agli oggetti esposti.
Al fine di rendere la visita più piacevole ed accattivante e di attirare in maggior misura l’attenzione dei bambini, è stata realizzata una grande sagoma colorata in cartone con l’effigie del sommo poeta, che nasconde la figura dell’animatore che lo interpreta.
Durante il percorso, con l’ausilio di schede e tabelloni didattici, gli studenti sono invitati a rispondere ad alcune domande, che permettono di valutare quanto i piccoli ascoltatori già sanno della vicenda dantesca e quanto riescono a cogliere, nell’immediato, dagli oggetti esposti al museo.
A completamento dell’attività viene consegnata ai bambini una scheda didattica nella quale vengono offerti alcuni spunti di riflessione e di gioco sulla visita effettuata.
Il progetto, che è stato elaborato da chi scrive con la collaborazione delle volontarie del Servizio civile Alessandra Bollini, Filomena Gaspari, Simona Sansovini e Annarita Tasselli, si inserisce in un più ampio programma di divulgazione culturale e valorizzazione del patrimonio delle collezioni museali comunali curate dalla Biblioteca Classense.

Esperienze di didattica museale - pag. 18 [2005 - N.22]

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