La dodicesima fiera... del restauro, prossimamente a Ferrara

Le iniziative promosse dall’IBC nell’ambito del XII Salone del Restauro di Ferrara mettono in rilievo la collaborazione tra l’Istituto e gli Enti locali della Regione per la valorizzazione dell’attività di musei e biblioteche

Lidia Bortolotti - Servizio Musei e Beni Culturali Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna

Dal 7 al 10 aprile, negli spazi fieristici di Ferrara, si svolgerà anche quest’anno il Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, giunto alla XII edizione. L’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna – che ne è tra l’altro uno degli enti promotori – partecipa attivamente all’iniziativa fin dalla prima manifestazione e non mancherà di apportarvi un cospicuo contributo organizzando tre convegni specialistici, una mostra e uno stand.
Biblioteche, archivi e musei della regione sono i protagonisti dell’evento espositivo IBACN Cantieri culturali, suddiviso significativamente in due sezioni, il sottotitolo Allestimenti, didattica, catalogazione e restauro nei musei dell’Emilia-Romagna esplicita il contenuto della sezione museale, mentre Nuovi spazi per le biblioteche e gli archivi indica il tema della sezione dedicata per l’appunto alle biblioteche e agli archivi regionali.
L’intento è quello di offrire al numeroso pubblico che affluisce alla manifestazione ferrarese, una panoramica dell’attività svolta dall’Istituto di concerto con gli Enti Locali per la valorizzazione, il rinnovamento e il continuo miglioramento della qualità dei servizi, messa in opera dalle centinaia di biblioteche, archivi e musei della nostra regione.
In particolare la sezione che riguarda le biblioteche e gli archivi storici di enti locali, intende segnalare le nuove realizzazioni e le ristrutturazioni più significative che hanno interessato queste strutture negli ultimi cinque anni, con particolare attenzione agli interventi che si sono caratterizzati per l’estensione e la qualificazione dei servizi per gli utenti. Da cui emerge un panorama di indubbio interesse sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo delle innovazioni introdotte, attestando una costante sensibilità delle Amministrazioni locali su questo fronte.
La sezione che riguarda i musei intende illustrare, attraverso una scelta rilevante benché non esaustiva, gli esiti conseguiti in questo ambito grazie all’impegno della Regione Emilia-Romagna che, attraverso l’IBACN, si attiva per l’applicazione della legge regionale 18/2000 “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”. Al fine di proporre una rassegna significativa l’esposizione si sviluppa seguendo quattro principali indirizzi: nuovi allestimenti, didattica, restauro, catalogazione, che pienamente richiamano quella definizione di museo contenuta nella stessa legge citata e dettata dagli indirizzi ICOM, secondo la quale esso è “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto”. Provincia per provincia sono state pertanto individuate quelle situazioni che meglio caratterizzano il tema della mostra ponendo l’accento sulla varietà tipologica dei beni presenti nei musei. Inoltre grazie alla presenza di alcuni oggetti, prestati per l’occasione, è possibile offrire al pubblico uno spaccato significativo della multiforme realtà museale della regione.
Il convegno organizzato dal Servizio Musei e Beni Culturali dell’IBACN, Virgo gloriosa: percorsi di conoscenza, restauro e tutela delle madonne vestite è stato inizialmente stimolato da un intervento di restauro che l’IBACN si accinge a finanziare, relativo al recupero di un manufatto conservato presso il Museo d’Arte Sacra Beato Amato di Saludecio (Rimini). L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione degli operatori del settore su oggetti, polimaterici per eccellenza, con specifiche problematiche conservative, di notevole interesse sia sotto il profilo storico che artistico e antropologico e, mettendo a confronto sia gli aspetti della conoscenza e valorizzazione che quelli della conservazione e tutela, stimolarne un recupero sia intellettuale che materiale. La definizione “Madonna vestita” indica una particolare rappresentazione della Vergine Maria sola o con il Bambino, costituita da una struttura in legno, in gesso o in cartapesta, accuratamente modellata nelle sole parti visibili costituite dal volto, dalle mani e dai piedi, risulta appena abbozzata nel resto del corpo che di fatto ne costituisce l’armatura, destinata ad essere totalmente ricoperta di sontuosi abiti dai colori sgargianti e dai pregevoli tessuti, cui talvolta non mancano preziosi ornamenti quali veri e propri gioielli. A lungo questi simulacri sono stati (e in molti casi lo sono tuttora) oggetto di una coinvolgente devozione popolare dalla profonda matrice arcaica, che vede i devoti, o più spesso le devote, in uno stretto rapporto di comunicazione con il simulacro che si esprime attraverso la preparazione e/o la donazione delle vesti, ma soprattutto nel rito della vestizione. Rituali che diventano espressione di pregnanti valori devozionali e taumaturgici in cui le stoffe, le vesti, il corpo, gli occhi, le mani e il sacro diventano veicolo di esperienze emotive.
Con lo specifico intento di illustrare finalità e modalità operative sperimentate in occasione del primo bando collegato alla L.R. 16/2002, l’Assessorato alla Programmazione Territoriale della Regione Emilia-Romagna e il Servizio Beni Architettonici e Ambientali dell’IBACN, in collaborazione con OIKOS Centro Studi, organizzano il convegno Legge Sedici: note a margine. Paesaggio, arte pubblica, nuova architettura. Nel corso dell’incontro saranno presentate le esperienze più rilevanti relative ai molteplici temi che caratterizzano la legge (concorsi, studi e ricerche, progetti urbani, arte, restauro, architettura contemporanea, demolizione delle opere incongrue con il paesaggio) ma anche le riflessioni effettuate da un Comitato di esperti, coordinato da OIKOS Centro Studi e incaricato del monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti.
Il convegno Conservare il Novecento. I colori del libro, prosegue la riflessione avviata sei anni fa sulla conservazione dei materiali librari e documentari del secolo appena trascorso ed è articolato in due sessioni. La prima, di carattere generale, è dedicata a L’editoria di genere, coordinata da Luigi Crocetti prevede interventi di scrittori e docenti universitari sui libri per ragazzi, sui classici, sui libri gialli e sulla letteratura rosa, ponendo l’accento sulle principali collane relative a tali generi che hanno goduto di una particolare fortuna nel ’900. La sessione pomeridiana è dedicata ai Principi di conservazione e tutela e comprende l’illustrazione non solo dei principi di conservazione dell’IFLA, ma anche una riflessione sulla tematica della tutela alla luce del nuovo Codice e l’esposizione di progetti relativi alla prevenzione e conservazione dei beni librari. L’organizzazione si deve alla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’IBACN, in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e l’Istituto centrale di patologia del libro del Ministero per i beni e le attività culturali.
È prassi ormai consolidata che l’Istituto, nell’ambito del salone ferrarese, affidi ad un proprio stand, di volta in volta opportunamente progettato, un delicato ruolo di rappresentanza. Non meno rilevante delle iniziative espositive e dei convegni lo stand ne è la “vetrina”, il punto d’ascolto e di contatto con il numeroso pubblico che affolla gli spazi fieristici, è il polo da cui diffondere informazioni sull’attività svolta, le iniziative realizzate od anche in fase di progettazione.
È prassi ormai consolidata che l’Istituto, nell’ambito del salone ferrarese, affidi ad un proprio stand, di volta in volta opportunamente progettato, un delicato ruolo di rappresentanza. Non meno rilevante delle iniziative espositive e dei convegni lo stand ne è la “vetrina”, il punto d’ascolto e di contatto con il numeroso pubblico che affolla gli spazi fieristici, è il polo da cui diffondere informazioni sull’attività svolta, le iniziative realizzate od anche in fase di progettazione.
Quello allestito a RESTAURO 2005 è dedicato alle attività del Servizio Beni Architettonici e Ambitali(uno dei tre settori dell'IBACN), in quest'occasione punta a presentare una propria immagine adeguata ai bisogni odierni che consistono principalmente nello svolgere una funzione di sostegno e consulenza agli assessorati nella gestione di alcune leggi di settore, e nel porsi nei confronti degli enti locali come punto di informazioni, cartografia e documentazione storica. Affiancare Enti Locali e Regione nelle loro attività di progettazione e programmazione, in una rinnovata funzione, più paritetica e collaborativa, costituirà l’immagine più attiva dell’IBACN in questo settore di particolare importanza per le politiche regionali.

La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2005 - N.22]

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