Musei e auto-valutazione

Il questionario di auto-valutazione proposto dall’IBC consente ai musei di verificare punti di forza e di debolezza e di posizionarsi rispetto al sistema museale a livello provinciale e regionale

Laura Carlini - - Responsabile Servizio Musei Istituto Beni Culturali

Con l’approvazione della Deliberazione della Giunta Regionale 3 marzo 2003, n. 309 Approvazione standard ed obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei ai sensi dell’art. 10 della L.R. 18/00 “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, la Regione si è dotata di uno strumento operativo, attraverso il quale favorire la crescita della qualità dei servizi di studio e ricerca, documentazione, conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e incrementare la fruizione dei beni e degli istituti culturali.
La filosofia che sottende alla messa in atto degli standard è di garantire l’operatività presente e futura dei musei, dotandoli dei requisiti di funzionamento essenziali ed incentivando il progressivo e permanente miglioramento delle prestazioni. La piattaforma di requisiti uniformi per musei di ogni tipologia e dimensione vuole garantire l’omogeneità della qualità dei servizi offerti, nel rispetto della singolarità e della vocazione peculiare di ciascuno.
La Direttiva è uno dei punti qualificanti del nuovo Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali. Obiettivi, Linee d’indirizzo e procedure per il triennio 2004-2006 (L.R. 24/3/2000, n. 18), approvato dal Consiglio Regionale con delibera n. 569 del 19 maggio 2004.
Il lavoro svolto nel primo anno dall’emanazione della Direttiva ha raggiunto i risultati seguenti:
• definire ed attivare un sistema di rilevazione e monitoraggio delle prestazioni dei musei, da utilizzare con continuità quale strumento di auto-valutazione da parte degli istituti e di valutazione e programmazione da parte delle Amministrazioni Provinciali e dell’IBC;
• coinvolgere le Amministrazioni Provinciali ed i musei nel progetto, istituendo una modalità operativa e di comunicazione permanente e coordinata tra IBC, Province e musei;
• realizzare una prima rilevazione sullo stato attuale di rispondenza agli standard e riferire alla Giunta Regionale i risultati di tale verifica;
• creare un archivio informatizzato aggiornabile sugli standard museali;
• individuare, predisporre e realizzare le azioni d’assistenza tecnico-scientifica e formativa a favore dei musei, finalizzate al raggiungimento degli standard.
Il questionario di auto-valutazione sviluppato dall’IBC, che traduce la direttiva regionale in una check-list a domande chiuse (si/no), compilabile in linea all’indirizzo www.ibc.regione.emilia-romagna.it/stamus/indexie.htm, consente ai musei di verificare in modo autonomo i propri punti di forza e di debolezza e, attraverso il raffronto con le elaborazioni statistiche su base regionale e provinciale, di posizionarsi rispetto all’andamento complessivo del sistema museale a livello provinciale e regionale. La modalità “autoanalisi” è stata pensata altresì per permettere alle istituzioni di programmare, con il massimo grado di puntualità, i propri interventi di adeguamento agli standard di qualità, da finanziare anche attraverso la L.R. 18/00.
La prima rilevazione realizzata tra febbraio e aprile 2004, rispecchia la situazione di 172 realtà museali ed assimilate. I risultati statistici sono visibili sul sito www.ibc.regione.emilia-romagna.it/Questionario/risultati.htm.
Nell’implementazione dell’indagine è stato fondamentale il ruolo di front-office svolto in collaborazione con gli uffici cultura delle Province, ai quali si esprime un sentito ringraziamento per il fattivo contributo, consistito nell’informare e sollecitare i musei, dare chiarimenti sui contenuti, le modalità e le finalità della rilevazione.
La modalità operativa concertata ha consentito di mettere a punto uno strumento duraturo e aggiornabile, che garantisce la più ampia circolazione dell’informazione pur nel rispetto della privacy. Ogni museo può accedere al proprio dossier in linea e riscontrare i progressi ottenuti nel corso del tempo. Le Amministrazioni Provinciali, che hanno accesso con una password riservata a tutti i file dei musei del loro territorio, hanno l’opportunità di monitorare in ogni momento il loro sistema museale; l’IBC può raffrontare le prestazioni di tutti i musei della regione e verificare i miglioramenti e le criticità tanto dei singoli istituti quanto di comparti specifici (musei in comuni minori, in aree di montagna, appartenenti a tipologie specifiche: archeologia, storia, specializzati ecc.) per appurare le soluzioni preferibili da consigliare a ciascuno.
Hanno completato il questionario in ogni sua parte 157 organizzazioni; invece 15 realtà hanno comunicato di non considerarsi musei o di non essere in grado di rispondere per ragioni varie (chiusura a tempo indeterminato per cambio di sede o restauro). Il tasso di risposta a livello regionale è pari al 34% (157 risposte su 460 contatti), da valutarsi molto positivamente, tenuto conto della complessità del questionario e dei tempi ristretti concessi per la sua compilazione, che è stata inoltre realizzata impiegando una modalità innovativa: diffusione e compilazione on-line, che ha consentito un notevole risparmio di tempo e denaro sia da parte dei compilatori, sia per gli aspetti di diffusione, raccolta, validazione, elaborazione, e commento dei dati.
È inoltre apprezzabile l’elevato riscontro registrato in tutte le province, con la partecipazione di musei d’ogni tipologia e dimensione, dislocati sia nei comuni capoluogo, sia in centri minori, che rispecchia in modo eloquente la realtà museale regionale, ove nel 45% dei Comuni esiste almeno un museo, sebbene di dimensione contenuta: circa un terzo occupa spazi inferiori ai 200 mq e quasi la metà è dotata di superfici espositive minori di 400 mq. Si ritiene estremamente significativo che ottimi risultati siano stati ottenuti sia da musei di grandi dimensioni ubicati in comuni capoluogo, sia da piccole entità collocate in comuni minori. Tale esito dimostra che gli standard sono alla portata di tutti i musei regionali, quando vi siano attenzione ed impegno da parte degli enti titolari e professionalità adeguate per gestire la struttura.
I musei rispondenti hanno, in media, il 55,21% di tutti i requisiti richiesti, con lacune complessivamente più evidenti nell’ambito 1 – Status giuridico, ambito 5/01 – Conservazione, ed ambito 7 – Rapporti con il territorio, nei quali meno della metà degli istituti è attualmente in grado di ottemperare ai requisiti. I punti di forza sono riscontrabili negli ambiti 4 – Personale, 5/02 – Manutenzione e restauro, e 6 – Rapporti con il pubblico e servizi, ove i musei già oggi possiedono, in media, i due terzi degli standard obbligatori.
Nell’ottica di programmare azioni mirate al raggiungimento degli standard, si deve considerare che i requisiti possono essere classificati in due grandi famiglie.
1. Requisiti per raggiungere i quali non occorrono investimenti finanziari, ma sono sufficienti azioni di formazione del personale e di supporto tecnico-scientifico. Esempi di questa tipologia sono: “avere il regolamento”, (ambito 1 – Status giuridico) non posseduto dal 60% degli istituti, oppure “avere un mansionario per la movimentazione interna delle opere”, assente nel 90% dei musei. Per ovviare a tale tipo di carenza IBC ha già provveduto ad organizzare attività formative ad hoc. Il primo workshop, attualmente in corso, è infatti dedicato al tema del regolamento. Ulteriori iniziative su altri punti qualificanti saranno presentate nei mesi futuri.
2. Requisiti a carattere strutturale, che comportano investimenti finanziari. Tra questi i più significativi riguardano l’ambito conservativo: impianti e strumentazione adeguata per la conservazione degli oggetti, sia negli spazi espositivi, sia nei depositi e per il controllo dei parametri microclimatici, non posseduti da più del 70% dei rispondenti. Per colmare questo tipo d’insufficienze sarà necessario che i musei possano fruire di risorse finanziarie da reperirsi anche mediante la pianificazione museale annuale della L.R. 18/00. Anche in questo caso l’IBC ha attivato un progetto di assistenza tecnico-scientifica per il monitoraggio a distanza del microclima al quale i musei possono far richiesta di adesione.
I musei hanno già tratto vantaggio da questa prima auto-valutazione ai fini della redazione di progetti d’intervento mirati a superare le carenze riscontrate. Nel novero delle richieste di finanziamento avanzate per il piano museale 2004, gli istituti hanno fatto puntuale citazione dell’ambito e del requisito/obiettivo di qualità che intendevano raggiungere grazie alla proposta avanzata.
Per rendere la futura attività di pianificazione più efficace ed incisiva, la compilazione completa del questionario per tutti i musei che presentano progetti da finanziare attraverso i piani museali annuali ai sensi della L.R. 18/00 sarà obbligatoria. Si prospetta infine di procedere alla predisposizione, in forma sperimentale, di un processo d’accreditamento per i musei, che miri alla formulazione di un modello e di procedure certe di valutazione e di riconoscimento.

La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2004 - N.21]

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