Un solo edificio per tante strutture

Il nuovo Centro culturale di Massa Lombarda rappresenterà il luogo di integrazione tra Biblioteca, Collezione Venturini e Pinacoteca

Linda Errani - Linda Errani

L’idea di progettare il nuovo Centro culturale nasce sia dalla volontà di recuperare e rivitalizzare i luoghi e le strutture pubbliche, sia dalla scelta di valorizzare e rendere sempre più fruibile il patrimonio artistico, storico e museale di Massa Lombarda, mettendo in rete e potenziando le istituzioni e i servizi culturali e promuovendo la diffusione delle nuove tecnologie. Il Centro verrà realizzato restaurando il Pueris Sacrum un edificio particolarmente legato alla storia sociale e civile della città alla quale sarà così riconsegnato con un diverso utilizzo pubblico quale luogo di incontro tra persone, generazioni e culture diverse, oltre che come spazio dinamico della comunicazione e dell'informazione, delle idee e dei saperi.
L’edificio ha per molti anni ospitato la scuola materna ed è un interessante esempio di costruzione liberty, circondato da un esteso giardino alberato. L’obiettivo è quello di riunire ed integrare in un unico luogo servizi culturali diversi ma strettamente correlati. Qui infatti troveranno sede sia la biblioteca “Carlo Venturini” e la biblioteca per bambini “Il Signor Oreste”, in cui saranno potenziati i tradizionali servizi e allestite nuove attività come la sezione multimediale con laboratori tecnologicamente attrezzati, sia il Museo “C. Venturini” e la Pinacoteca Comunale, individuando ed allestendo nuovi percorsi espositivi che valorizzino il patrimonio conservato e lo rendano fruibile ai cittadini, in piena coerenza con gli obiettivi di conservazione, valorizzazione, promozione e fruizione perseguiti dalla LR 18/2000.
Una struttura quindi caratterizzata dalla:
• molteplicità: nelle nuove sale, infatti, si troveranno i classici della letteratura ma anche dvd, cd, settimanali, tavoli di consultazione, postazioni on line e tv satellitari;
• flessibilità: sarà uno spazio definito ma capace di adattarsi alle richieste degli utenti;
• trasparenza: ovvero spazi aperti, in comunicazione, in grado di dare la sensazione a chi la frequenta di trovarsi in un luogo in cui consultare in solitudine testi ma contemporaneamente di socializzazione e di convivialità;
• integrazione: tra le diverse istituzioni culturali, realizzata attraverso un sistema di relazioni spaziali tra biblioteca, museo e pinacoteca che stabiliscono uno scambio continuo e permanente tra gli utenti di tutte le attività presenti e il patrimonio conservato garantendo, in tal modo, una migliore fruibilità.
La nuova struttura manterrà la forma tipica delle costruzioni coeve all’edificio con capriate in ferro e la parte centrale con copertura trasparente per valorizzare il grande cortile interno, attorno al quale sono organizzati gli ambienti e da cui traggono luce. Nell’organizzazione degli spazi, sia esterni che interni, è stata seguita una logica progettuale di tipo integrato, in modo che, partendo dalle diverse esigenze delle varie attività, risulti comunque possibile un uso dinamico e differenziato dei locali.
La sala di consultazione e lettura della biblioteca sarà situata nel cortile centrale, mentre le funzioni più “specializzate” saranno sistemate nei locali disposti lungo il perimetro del corridoio anulare attorno al cortile ed integrate da una sala multimediale predisposta per lo svolgimento di varie attività: proiezioni, lezioni di classi intere in biblioteca, corsi, piccole attività di intrattenimento teatrale, occasioni di incontro con animatori, iniziative che coinvolgono nonni e ragazzi, rappresentazioni di favole ecc.
In questa ottica, lo spazio di distribuzione, date le sue peculiari caratteristiche – ampie dimensioni, illuminazione indiretta, funzione distributiva che raccorda tutte le attività in un percorso obbligato e continuo – acquista una precisa valenza formativa e didattica nei confronti di qualunque fruitore della biblioteca e diventa così lo spazio adatto per allestire l’esposizione della Collezione Venturini. In questo modo la raccolta riacquista integrità, non solo per quel che riguarda la reale continuità fisica ma anche e soprattutto per quel che riguarda la corretta ricostruzione di una collezione ottocentesca.
L’edificio consentirà dunque di realizzare un sistema di relazioni spaziali, in cui Biblioteca, Collezione Venturini e Pinacoteca si integrano per stabilire un dialogo continuo, unitario e permanente tra i fruitori di tutte le attività, le discipline presenti e il patrimonio conservato.
Il progetto sarà realizzato attraverso la consulenza di una Commissione tecnico-scientifica appositamente istituita e che ha già contribuito in maniera fattiva fornendo dati determinanti per l’organizzazione e l’uso degli spazi e promuovendo il coinvolgimento dei cittadini nell’intervento secondo la logica del “cantiere evento”.

Speciale Piano Museale - pag. 11 [2004 - N.20]

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