Scienza della conservazione all'Università

Il corso di laurea in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali (Tecore) propone interessanti iniziative didattiche e di ricerca per gli studenti in materia di scienza della conservazione e restauro, avvalendosi anche di collaborazioni internazionali

Rocco Mazzeo - Presidente del corso di laurea in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali

Il corso di laurea in Tecnologie per la conservazione e restauro dei beni culturali (www.tecore.it) istituito nell'a.a. 2001-2002 dalla Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali, ha sede in Ravenna e si svolge in collaborazione con la Facoltà di conservazione dei beni culturali. A decorrere da questo a.a. è attiva la laurea specialistica in Scienze e tecnologie per la conservazione e restauro dei beni culturali, che rappresenta il naturale prolungamento della laurea triennale verso una maggiore specializzazione nel settore della scienza della conservazione. A discipline di carattere scientifico, che provvedono ad impartire allo studente quelle conoscenze necessarie all'impiego di metodi e tecnologie d'avanguardia nel settore della diagnostica e del restauro dei beni culturali, si affiancano discipline di carattere umanistico necessarie a contestualizzare il bene culturale sul quale si opera e a meglio interpretare i risultati e le metodologie analitiche impiegate. A completamento delle attività didattiche, sono a disposizione degli studenti, per lo svolgimento di tirocini e tesi di laurea, Laboratori di diagnostica (Laboratorio di diagnostica dei beni culturali, Laboratorio di microscopia ottica, a scansione ed FTIR, Laboratorio di chimica analitica, Laboratorio di archeometallurgia, Laboratorio di spettroscopia Raman, Laboratorio di bioarcheologia, Laboratorio di tomografia RX ed NMR ed il Laboratorio di analisi termiche ed EGA), in cui vengono svolte ricerche avanzate nel settore delle scienze e tecnologie applicate ai beni culturali con particolare riguardo al settore dei bronzi all'aperto, dei materiali archeologici, delle superfici policrome e del materiale lapideo ed un Laboratorio didattico di Restauro di nuova attivazione presso la nuova sede del corso di laurea agli ex-Asili, in via Tombesi dall'Ova 55. Sono state anche stipulate convenzioni per attività di didattica, tirocinio e ricerca con istituzioni statali, quali la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, e con aziende di restauro private, tra cui i Laboratori di Restauro di Giovanni Morigi, Marco Sarti ed Ada Foschini. Ad integrazione delle attività didattiche è stato attivato un Master di I livello in Studio e restauro di materiale archeologico aperto a 15-20 laureati in discipline umanistiche e scientifiche, parzialmente finanziato dal Fondo Sociale Europeo ed organizzato in collaborazione con la Fondazione Flaminia, che avrà luogo in Ravenna. Giova ricordare, inoltre, la serie di 12 seminari (www.tecore.unibo.it alla voce seminari) denominati I martedì di Tecore che da marzo a maggio saranno tenuti i martedì alle 16.00 presso la Casa Matha in Ravenna. Il filo conduttore dei seminari, organizzati in stretta collaborazione con la Pinacoteca di Bologna, sarà il metodo, la diagnosi, il restauro e la conservazione di dipinti presentati con esempi di straordinario valore scientifico tra cui la Croce di Giotto in Santa Maria Novella, la Madonna dei Fusi di Leonardo, la Cappella degli Scrovegni a Padova, i dipinti della National Gallery di Londra, la Madonna del Cardellino di Raffaello attualmente in restauro nei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, i dipinti bolognesi del 600 e 700 e le opere contemporanee di De Nittis, Fumi e Cattelan. Nelle giornate del 28 e 29 Maggio 2004, presso la sede di Tecore, avrà luogo un Seminario Internazionale su Conservazione e restauro di dipinti murali dell'estremo oriente: quando oriente ed occidente s'incontrano e si confrontano / Conservation restoration of far Asian mural paintings: when east and west encounter and exchange. Il seminario organizzato, grazie al contributo del Settore Relazioni Internazionali dell'Università di Bologna e della Fondazione Flaminia, in collaborazione con l'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC)-CNR di Firenze e lo Xi'an Centre for the Conservation of cultural relics di Xi'an (Cina) sarà non solo l'occasione per esporre i risultati scientifici di una ricerca svolta in collaborazione con i colleghi cinesi e volta a caratterizzare lo stato di conservazione e le tecniche di manifattura di dipinti murali d'epoca Yuan (XII sec d.C.) ma anche un momento di discussione e confronto su aspetti metodologici relativi all'etica, alla diagnostica ed all'operatività del restauro di superfici policrome, affrontati in contesto occidentale ed orientale.

Speciale restauro - pag. 9 [2004 - N.19]

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