Ca' Malanca

Nato per ricordare la battaglia di Purocielo, il museo permette di studiare la storia italiana dagli anni del Fascismo alla Ricostruzione seguita alla Seconda Guerra Mondiale e alla nascita della Repubblica

Claudio Casadio - Centro Ca' Malanca

Il Museo di Ca' Malanca è nato per ricordare un episodio: la battaglia di Purocielo con lo scontro tra due battaglioni della 36ª Brigata Garibaldi e l'esercito tedesco che voleva sconfiggere la "minaccia mortale" delle azioni dei partigiani coordinate direttamente con le operazioni militari degli anglo-americani. In tre giorni del 1944, dal 10 al 12 ottobre, il tentativo di sfondare il fronte alle spalle dei tedeschi, per favorire la Liberazione di Faenza, si trasformò in una gravosa manovra di ripiegamento portata con successo ma anche con la morte di tanti partigiani. Questo episodio, che pure ha dimostrato la capacità di tenuta delle formazioni partigiane anche negli scontri militari con armi inadeguate, ha però la capacità di dimostrare tanti aspetti della lotta partigiana: l'eroismo, la profonda umanità dei partecipanti, la conoscenza dei luoghi, la solidarietà e lo stretto rapporto fra partigiani e contadini. Oggi la battaglia di Purocielo non è dimenticata proprio perché alcuni dei partecipanti hanno non solo mantenuto in piedi una casa della loro Resistenza ma contribuito - insieme alla Regione Emilia-Romagna, ai Comuni e alle Province di Ravenna e Bologna, ad altri enti e all'attività di tanti volontari - alla realizzazione di un Centro Residenziale che documenta e permette di studiare la storia italiana dagli anni del Fascismo alla Ricostruzione seguita alla Seconda Guerra Mondiale e alla nascita della Repubblica Italiana. Del Centro Residenziale di Ca' di Malanca fanno parte il Museo della Resistenza e la struttura capace di dare ospitalità a gruppi che intendono sostare in un bel luogo naturale dove la riflessione e la conoscenza è stimolata anche dalla presenza di monumenti e di una bella biblioteca. Il Museo della Resistenza, parte fondamentale della struttura residenziale, testimonia con documenti e fotografie sulle vicende e sui protagonisti dei tre giorni di guerra avvenuti nelle zone di rio di Cò, tra Ca' di Malanca, Ca' di Gostino, Piano di Sopra e Poggio Termine. A fianco della casa con le strutture espositive del museo è stato anche ristrutturato un fabbricato dotandolo di tutte le attrezzature necessarie per ospitare gruppi e comitive, anche per più giorni con una ventina di posti letto. Normalmente sono ospitate scolaresche nel periodo primaverile e gruppi organizzati di associazioni, enti, circoli sportivi e culturali nei giorni festivi e nei mesi estivi. Oltre al soggiorno, con la possibilità di utilizzare la biblioteca specializzata con circa 600 libri dedicati alla Storia d'Italia tra la Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e la nascita della Repubblica è anche possibile fare escursioni nella bella zona collinare dell'Appennino romagnolo. Tra i tanti sentieri e mulattiere attorno a Ca' Malanca è particolarmente significativo l'itinerario segnalato dal Club Alpino Italiano come "Sentiero dei Partigiani". Si tratta di un'escursione significativa perché consente di percorrere tutti i luoghi che furono teatro della Battaglia di Purocielo e perché mette a contatto gli escursionisti con un ambiente naturale fra i più belli e panoramici dell'Appennino romagnolo. Con una camminata di circa tre ore si completa la visita ad un museo dedicata alla Resistenza e alla Lotta di Liberazione che portò alla nascita della Repubblica Italiana. Per chi vuole saperne di più sulla vicenda di Ca' Malanca, oltre ai libri di Ferruccio Montevecchi, La Battaglia di Purocielo, Contadini di Purocielo, e alla pubblicazione di Nazario Galassi, Partigiani nella linea Gotica (University Press Bologna, 1998), è possibile consultare il sito internet all'indirizzo www.racine.ra.it/camalanca.

Speciale nuove adesioni - pag. 13 [2003 - N.18]

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