Il Giardino delle Erbe "A. Rinaldi Ceroni" di Casola Valsenio

Il museo all'aperto delle piante officinali della collina ravennate, affiancato alla Strada della Lavanda, esalta l'ormai tradizionale vocazione del comune casolano in ambito naturalistico

Beppe Sangiorgi - Responsabile Ufficio associato del Turismo di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme

C'è chi definisce il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio "un libro aperto della natura alla pagina delle piante officinali" ed altri "il compendio di quanto la natura ha saputo offrire all'uomo per la cura del corpo ed il piacere del palato". Ora, con l'adesione al Sistema Museale della Provincia di Ravenna, il Giardino è anche, ufficialmente, Museo delle Piante Officinali. È un complesso che si estende su quattro ettari ad appena un chilometro dall'abitato di Casola Valsenio, dove vengono coltivate ben 450 varietà di piante officinali destinate a usi medicinali, cosmetici e gastronomici. Piante che fanno del Giardino un "museo vivo", così come aveva ipotizzato Augusto Rinaldi Ceroni (Casola Valsenio 1913-1999), il botanico e pioniere dell'erboristeria italiana che lo ha creato nel 1975 per iniziativa della Regione Emilia Romagna. Le origini risalgono però al 1938, quando Rinaldi Ceroni creò a fianco della scuola che dirigeva, un orto botanico con una quarantina di piante medicinali. Orto che ha seguito il Professore, come tutti lo chiamavano, nella sua carriera di direttore di Scuola di Avviamento Agrario e poi di Scuola Media ingrandendosi e specializzandosi, man mano che si ampliavano lo studio e la sperimentazione di Augusto Rinaldi Ceroni nel campo delle piante officinali. Il quale, negli anni del boom economico, si trovò a combattere una battaglia quasi solitaria in difesa di quelle piante contro il mito imperante della tecnologia e della medicina di sintesi. Fino a quando, nei primi anni Settanta si ritorna a guardare con interesse al passato e a recuperare i suoi valori, a cominciare dall'uso delle piante officinali. Da qui la nascita del Giardino Officinale nel quale il Professore riversa oltre trent'anni di studio e di esperienze, insieme ad una chiara visione sul futuro sviluppo dell'erboristeria. Il complesso diventa in breve un punto di riferimento nazionale per la didattica, la sperimentazione e la divulgazione nel campo officinale, svolgendo anche un ruolo di valorizzazione turistica di tutta l'area. Nasce così a Casola Valsenio il Mercatino serale delle erbe officinali e prende corpo la cucina alle erbe aromatiche. Viene anche realizzata la Strada della Lavanda, un percorso panoramico fiancheggiato da aiuole e filari di diverse varietà di lavanda che da Casola Valsenio si dirama da una parte verso la valle del Sintria e, dall'altra, fiancheggiando il Giardino, raggiunge la valle del Santerno. Iniziative che fanno della media valle del Senio la "Piccola Provenza Italiana". Il Giardino, che ha subito notevoli miglioramenti, ha assunto il nome di Giardino delle Erbe e nel 2000 è stato intitolato al suo fondatore. Oggi è gestito dal Comune di Casola Valsenio il quale ne ha affidato la conduzione alla Cooperativa Montana Valle del Senio, con un'attività che spazia dalla sperimentazione scientifica in collaborazione con le Università di Bologna, Modena, Parma e Torino, alle visite didattiche e divulgative fino alla commercializzazione di piante in vaso, semi, oli essenziali e prodotti per la cucina e la cosmesi. Il Giardino delle Erbe è sempre aperto alle visite individuali ma sono preferibili le visite guidate con prenotazione (al n. 0546.73158) per cogliere appieno quanto offre: dal parco con la collezione delle piante officinali al gradone delle lavande, particolarmente amate e studiate da Rinaldi Ceroni, dal gradone delle piante aromatiche al centro di documentazione, dalla serra fino all'olfattoteca, costituita da otto box nei quali si impara a conoscere le varie essenze. Il Giardino conserva anche vecchi distillatori ed attrezzi d'epoca per la lavorazione delle piante officinali. Un patrimonio storico che si arricchisce in continuazione grazie alla lunga storia che lega Casola Valsenio al mondo officinale.

Speciale nuove adesioni - pag. 12 [2003 - N.18]

[indietro]