Commiato

Gianfranco Casadio

Con questo numero lascio la direzione di Museo Inoforma poiché da dicembre cessa il mio rapporto di lavoro con la Provincia di Ravenna che ne è l'editore. Museo Inoforma ha compiuto sei anni proprio in questo mese (il numero zero uscì nel novembre del 1997), è perciò ormai adulta e posso lasciarla con la certezza che chi prenderà il mio posto saprà rispettare quella obiettività e quella serenità che ho cercato di mantenere in ogni pagina dei diciannove fascicoli usciti sotto la mia direzione. Chi ci ha seguito fin dall'inizio sa che ogni numero, pur mantenendo fisse alcune rubriche, contiene un dossier monografico: quello di questo numero è dedicato ai nuovi musei che entreranno a far parte del Sistema Museale Provinciale che, secondo le domande pervenute finora, sono quattordici, portando a trentaquattro il numero di quelli convenzionati. Un buon numero considerando che in tutta la provincia, comprese le raccolte con caratteristiche museali, sono cinquantotto. In un momento di grande trasformazione come appunto è quello che stanno vivendo i musei della regione a seguito alle norme introdotte della legge regionale n. 18 del 2000, non vorrei che la mia uscita - non solo dalla direzione della rivista, ma anche dalla guida del Sistema Museale Provinciale - possa sembrare una fuga o una diserzione. Niente di tutto questo. La verità è che all'anagrafe non si può mentire. Sono fiducioso che chi prenderà il mio posto alla guida del Settore Beni e Attività Culturali riuscirà a traghettare, con la collaborazione dei colleghi che mi hanno aiutato fin qui e con quella degli operatori museali, tutti i musei della provincia di Ravenna all'interno del "nostro" Sistema, superando tutte le difficoltà introdotte dai nuovi standard previsti dalla legge. Così come sono altrettanto sicuro che il nuovo direttore della rivista riuscirà a mantenerla libera e autonoma da qualsiasi influenza estranea agli argomenti di cui si deve occupare. Infatti Museo Inoforma, pur essendo una rivista istituzionale, è una rivista scientifica e quindi libera da ogni influenza e pressione politica e per mantenerla tale mi sono battuto tutti questi anni. Museo Inoforma è figlia del Sistema Museale della Provincia di Ravenna e tale deve rimanere se si vuole mantenere quel consenso e quel prestigio che in così pochi anni si è conquistata a livello nazionale. Fatte queste considerazioni che mi sembravano doverose, mi preme soprattutto, in questo momento, ringraziare i miei collaboratori e i lettori della rivista - l'entusiasmo degli uni e il sostegno degli altri - e voglio esprimere la mia gratitudine alla Provincia di Ravenna per avere in ogni momento assecondato la mia modesta fatica senza condizionamenti e sostenendo economicamente il giornale. I redattori e tutti quelli che hanno lavorato con me sanno quanto sia stato difficile costruire ogni numero della rivista e come io spesso abbia rifiutato dei facili compromessi per mantenerne alto il livello culturale. Questo ho cercato di fare. Spero, anzi ne sono certo, che la nuova direzione continui su questa strada, magari facendo ancora di più e pertanto invito tutti i miei collaboratori ad adoprarsi in questo senso chiedendo, per me, solo il favore di aggiungere un nome alla lista degli abbonati: il mio.

Editoriale - pag. 3 [2003 - N.18]

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