Il Museo di Faenza e l'arte della ceramica moderna e contemporanea

Giancarlo Bojani - Direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza

Al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza è stata organizzata per il 1998 una serie di avvenimenti - mostre e convegni che spaziano dalla ceramica rinascimentale a quella contemporanea. Già nei mesi di gennaio e febbraio nel museo faentino si sono svolti due avvenimenti significativi tali da preannunciare lo svolgersi di manifestazioni pubbliche nel corso dell'anno: il primo nei giorni del 31 gennaio e 11 febbraio, è stato di carattere convegnistico sul tema della Creatività nella ceramica contemporanea a conclusione della cinquantesima edizione del Premio "Faenza". Le due giornate hanno visto convergere da una parte un gruppo autorevole di critici d'arte italiani, direttori di musei e di riviste europee, dall'altra almeno centocinquanta ceramisti, galleristi, docenti da ogni parte d'Italia e dall'estero. Le discussioni, talora anche accese, hanno cercato di individuare il ruolo della ceramica nell'arte contemporanea, nelle sue espressioni creative e tecniche, nelle formulazioni della critica d'arte, nei luoghi di esposizione, nei modi della promozione, in quelli del collezionismo e del mercato. Il secondo avvenimento è stato riservato, dal 24 gennaio fino al 22 febbraio, a una figura d'artista molto popolare come Sante Ghinassi, ravennate abitante a Riolo Terme. E' un pittore su ceramica molto conosciuto e amato per i suoi ritratti di popolari, borghesi e aristocratici, di paesaggi e nature morte, di soggetti religiosi. Opere squisitamente pittoriche ma realizzate con tecniche molto sofisticate della ceramica hanno particolarmente attratto le varie centinaia di persone accorse all'inaugurazione e folti gruppi di visitatori lungo il mese dell'esposizione. La ceramica rinascimentale esibita sarà soprattutto quella della collezione dei marchesi Strozzi Sacrati. E' una raccolta affidata temporaneamente al Museo con alcuni capolavori di maiolica di Faenza, Urbino, Deruta, Firenze, Montelupo, Caltagirone, Savona, Casteldurante, lznik. Su queste opere si terrà un convegno nel mese di settembre affidato a un gruppo di specialisti di provenienza soprattutto italiana. Ad alcuni artisti della ceramica, che si caratterizzano per i rapporti fra artigianato, arte e design, sono dedicate alcune mostre personali con opere eseguite soprattutto negli anni Sessanta: il fiorentino Federigo Fabbrini,il faentino Guerrino Tramonti e il pesarese Franco Bucci. Ad un pittore del Settecento dedicatosi alle arti applicate, il lombardo Filippo Comerio, è dedicata una mostra sull'opera grafica che ha varie attinenze con le maioliche che il Comerio stesso realizzò a Faenza sull'ultimo quarto del XVIII secolo. Il materiale, inedito, è curato dal maggior studioso dell'artista, Renzo Mangili, che ha già pubblicato una importante monografia sui dipinti del pittore. E' prevista anche una esposizione di antichi tessuti della civiltà precolombiana, attualmente in una delicata fase di restauro, tessuti in procinto di essere donati ad integrazione della sezione del Museo faentino. Un'arte, quella tessile, che compete nella civiltà peruviana precolombiana con la ceramica e forse la supera perlomeno per la molteplicità delle tecniche. Per ultimo sono previste due giornate di apertura gratuita per i faentini al Museo, e una rassegna di maioliche (Ceramica in tavola) eseguite da artigiani della città ispirate ad opere del XVIII secolo conservate nel Museo della città. Infine, sarà realizzata per il periodo dal 26 settembre al 4 ottobre una mostra ,dell'antiquariato ceramico.

La vetrina dei musei - pag. 8 [1998 - N.1]

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