Un nuovo percorso di scoperta all'interno del Museo Nazionale

Luciana Martini e Andrea Alberti - Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Ravenna

Dall'8 novembre il Museo Nazionale si è arricchito di una nuova esposizione numismatica, intitolata Il gruzzolo di Via Luca Longhi. La mostra è concepita non come un interessante ma effimero momento di confronto fra i vari materiali, bensì come un allestimento che ci impegna a "vedere nuovamente" dentro il museo stesso, a scavarvi nuovi percorsi per scoprirvi realtà insospettate (è noto purtroppo quanto siano ricche ma sconosciute queste nostre istituzioni); e come tale rimarrà fisso per molto tempo all'interno del percorso di visita. In questo evento sono confluite quelle esperienze didattiche e culturali maturate in altre simili occasioni, che ci hanno portato a ritenere come tale sistema di esposizione semipermanente sia il migliore sia per l'aspetto economico, relativamente al quale permette un ottimo e prolungato utilizzo delle risorse impegnate, sia per l'aspetto scientifico, in quanto si inserisce nel progetto di rinnovamento generale del Museo, proponendo una nuova lettura, il più possibile completa, di un settore per volta. Il nuovo allestimento espositivo si propone di soddisfare i seguenti obbiettivi: - valorizzare il materiale numismatico esposto; - offrire al visitatore diversi canali informativi con differenti livelli di approfondimento sui singoli elementi esposti, ma anche sulla storia della monetazione, mediante l'inserimento di un ricco e, al contempo, agile apparato didattico e didascalico; - incrementare le caratteristiche di comfort ambientale della sala per consentire al fruitore una visita gradevole e non faticosa. E' stata completamente modificata l'illuminazione della sala, adottando un livello luminoso soffuso al fine di evidenziare e metter in risalto le vetrine e i pannelli dell'apparato didascalico, pur consentendo la percezione delle caratteristiche architettoniche dell'ambiente. Nuovi illuminatori inseriti all'interno delle vetrine permettono una maggior definizione della morfologia e del modellato dei pezzi esposti. All'inizio della sezione due momenti espositivi di maggiore incisività, cioè la presentazione di un sarcofago con una scena relativa all'attività di un argentarius e una ricostruzione delle condizioni di ritrovamento del gruzzolo, svolgono la funzione di un accattivante segnale per incentivare l'attenzione e la curiosità del visitatore, oltre a fornire informazioni sull'argomento specifico dell'esposizione. Prima della visione del materiale numismatico, viene offerta la possibilità di consultare una guida interattiva inserita in una comoda postazione di lavoro; considerato l'itinerario del percorso della mostra, dove l'uscita, coincidendo con l'entrata, impone al visitatore di "ritornare sui propri passi", la consultazione della guida informatizzata può diventare un momento di approfondimento anche al termine della visita. Il tesoretto rinvenuto nel 1957 in Via Luca Longhi a Ravenna comprendeva 665 monete, ancora conservate entro i resti di un recipiente di terracotta, emesse da zecche dell'Italia settentrionale fra il XIII e la metà del XV secolo. La localizzazione dei reperti in una strada che ancora nell'Ottocento recava il nome di Via del Ghetto suggerisce l'ipotesi sull'identità dell'occultatore e fornisce lo spunto per analizzare la presenza e il ruolo dei cambiavalute ebrei e cristiani a Ravenna. Nella composizione del gruzzolo, in cui sono presenti, oltre a monete delle principali città dell'area emiliano-romagnola e dell'area marchigiana, esemplari di Firenze e Venezia, sono testimoniati gli antichi percorsi commerciali e le vie di afflusso dei capitali. Nell'ambito della mostra viene inoltre analizzata la produzione della zecca di Ravenna in età medievale, inquadrandola nei rapporti con il territorio riminese e marchigiano. La videoguida interattiva, intitolata La moneta dall'antichità al Medioevo, è illustrata tutta con materiale numismatico delle collezioni del Museo Nazionale di Ravenna. I temi affrontati nei vari capitoli (La moneta nel mondo contemporaneo, Prima della moneta, La diffusione della moneta nel mondo greco, La moneta in età ellenistica, Roma e la moneta, L'uso della moneta nel medioevo) si sono rivelati ottimali per l'approfondimento didattico delle scuole in visita all'esposizione. L'ordinamento scientifico, il catalogo e i testi della videoguida sono a cura della prof. Emanuela Cocchi Ercolani con la collaborazione della dott.ssa Anna Lina Morelli. In occasione della Settimana dei Beni Culturali saranno programmate visite guidate all'esposizione.

La Pagina della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna - pag. 5 [1998 - N.1]

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