Konstantinopel

In mostra a Ravenna, al Museo Nazionale, importanti testimonianze dell'arte di Costantinopoli, provenienti dalle collezioni paleocristiane e bizantine del Museum für Byzantinische Kunst di Berlino

Luciana Martini - Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Ravenna

A partire dal 15 aprile di quest'anno e fino al 17 settembre, sarà possibile ammirare, esposti nella sede di mostra privilegiata del Museo Nazionale di Ravenna, una serie di importanti sculture bizantine, veri e propri capolavori dell'arte di Costantinopoli, provenienti dal Museum für Byzantinische Kunst (Museo per l'arte bizantina) di Berlino. Questo evento rappresenta una storica occasione, mai verificatasi in precedenza, di confronto fra materiali originali concepiti da una stessa cultura e nati in uno stesso ambiente, ma dispersi già in antico. La collezione paleocristiana e bizantina dei Musei di Berlino è unica nel suo genere in Germania e rappresenta una delle più importanti raccolte d'Europa. La scelta delle opere destinate all'esposizione ravennate è stata guidata dal criterio del confronto con le testimonianze bizantine conservate nella città di Ravenna, sia al Museo Nazionale stesso, che al Museo Arcivescovile. Si tratta principalmente di sculture dal IV al XIII secolo, con una nutrita rappresentanza del VI, "il secolo d'oro" dell'imperatore Giustiniano; vi sono compresi frammenti appartenenti a statue, paliotti, transenne e capitelli, rilievi architettonici, sarcofagi. La maggior parte di esse provengono, così come tutti i più importanti materiali ravennati, dalle produttive officine di Costantinopoli. Ricordiamo alcuni dei reperti più importanti. Una statua acefala in porfido rosso, probabile figura di un imperatore in clamide, solennemente ammantata da pieghe stilizzate, che esprimono un forte senso di dignità e potere, ci offre la testimonianza di un'arte plastica celebrativa risalente al IV secolo che ha uno strettissimo parallelo nella simile scultura al Museo Arcivescovile di Ravenna. Un pezzo assolutamente particolare è un blocco di marmo scolpito in forma complessa, databile al V secolo, utilizzato per il gioco delle biglie, che è stato trovato nell'ippodromo di Costantinopoli nel 1834; è illustrato con un repertorio di interessanti e minuziosi rilievi relativi alle corse dei carri nell'ippodromo stesso. All'ultimo quarto del secolo V risale un frammento di sarcofago potentemente scolpito con una scena figurata: vi possiamo osservare l'apostolo Pietro con la croce in una scena di miracolo, mentre lo stile della rappresentazione trova rapporto con le immagini dei sarcofagi ravennati. Particolarmente famoso è il pannello di marmo con "Vergine orante" o "Blachernitissa", acefala, proveniente da Sulu Manastir, anticamente Chiesa della Theotokos Peribleptos in Costantinopoli, rifondata nel 1031 dall'imperatore Romanos III Argyros che la scelse come proprio luogo di sepoltura. Il rilievo, che fa parte di una serie iconografica di immagini della Vergine alla quale appartiene anche la Madonna greca di Ravenna, proveniva probabilmente da un sacello della Chiesa ed è quindi databile alla metà del XII secolo. Oltre alle sculture in pietra, sono presentate anche alcune opere in avorio. Di particolare importanza sono due tavolette di dittico raffiguranti l'una Cristo in trono tra gli apostoli Pietro e Paolo, e l'altra la Vergine in trono con il figlio tra gli arcangeli Michele e Gabriele, attribuite ad una bottega costantinopolitana operante alla metà del sesto secolo. Sono strettamente affini ai rilievi della famosa cattedra d'avorio del Museo Arcivescovile, che per l'occasione verrà trasferita nella sede della mostra, e probabilmente anch'esse sono state eseguite per l'arcivescovo Massimiano. La ricca collezione di transenne, paliotti, capitelli, frammenti di amboni e di sarcofagi, custoditi al Museo Nazionale, faranno da prolungamento ideale, opportunamente segnalato in un adeguato percorso didattico, al materiale proveniente da Berlino. L'evento culturale, originato da un'idea del prof. Arne Effenberger, direttore del Museum für Byzantinische Kunst di Berlino, è stato organizzato dalla Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici e dal Comune di Ravenna, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

La Pagina della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna - pag. 7 [2000 - N.7]

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