Torna MCZ Residenza d'artista

Due artisti milanesi under 35 a Faenza sperimentano la ceramica da maggio a novembre 2017
Valentina Ornaghi (1986) e Claudio Prestinari (1984) sono gli artisti vincitori del Bando MCZ Residenza d'artista Faenza 2017 promosso da Museo Carlo Zauli e Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, con il sostegno di SIAE|Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura.
Nati a Milano, lavorano dal 2009, e fino ad ora non si sono mai confrontati con la ceramica. Nel 2015 sono arrivati finalisti al Talent Prize del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese di Roma, recentemente hanno esposto a Grigio Lieve a Casa Morandi di Bologna (2017), alla Casa Italiana Zerilli-Marimò dell'Università di New York (2016), alla Galleria Continua di San Gimignano (2014) e alla Biblioteca Ariostea di Ferrara (2013) nell'ambito di Paragona: un percorso a Ferrara dopo il terremoto.
I due giovani artisti hanno iniziato a maggio la residenza che durerà sei mesi, affiancati da un maestro ceramista che permette loro di sperimentare al MCZ le tecniche ceramiche tradizionali (formatura, foggiatura, tornio) e con i FabLab le tecniche più innovative (stampa 3D). In questi primi mesi hanno visitato diverse botteghe artigiane, manifatture, atelier di artisti, in un percorso di conoscenza delle possibilità produttive e creative del territorio, oltre a condividere la vita del museo nei suoi eventi e dell'intera città.
Inoltre Prestinari e Ornaghi hanno avuto l'opportunità di approfondire al MIC le tecniche e la storia della ceramica. Non a caso la direttrice Claudia Casali ha messo loro a disposizione le collezioni, gli archivi e i depositi museali per aiutarli ad avvicinarsi alla ceramica, un materiale antico come la storia dell'umanità, che in questo periodo sta avendo una grossa riscoperta da parte del mondo dell'arte contemporanea, la cui lavorazione richiede una grossa preparazione ed esperienza tecnica.
"L'occasione unica di imparare con la guida di un maestro e di artigiani del territorio - ha commentato Valentina Ornaghi - all'interno di un contesto prestigioso come quello di Faenza che ha un forte legame con la storia dell'arte italiana, è davvero importante per l'arricchimento della mia ricerca. Inoltre la possibilità concreta di strutturare un progetto espositivo all'interno del MIC mi permette di confrontarmi anche con uno spazio fisico e con il pubblico".
"L'interdisciplinarità maturata nel corso della mia esperienza formativa, il mio interesse per la storia dell'arte e per il disegno industriale - continua Claudio Prestinari - sono entrati a far parte della mia ricerca diventando un metodo conoscitivo che lascia sconfinare ogni progetto in un territorio ibrido in cui diverse discipline si incontrano. Sono particolarmente interessato ai processi tecnici, da quelli più antichi e tradizionali a quelli più innovativi e tecnologici".
Per Matteo Zauli, direttore del MCZ, il lavoro di Claudio Prestinari e Valentina Ornaghi si inserisce perfettamente all'interno della visione che ha portato alla collezione contemporanea: valore concettuale dell'opera, nitore ed estrema cura formale, profondità di pensiero sono infatti le caratteristiche dei due artisti milanesi con i quali il Museo condivide questa esperienza di residenza e produzione. Condivisione che abbraccia oltre al MCZ moltissimi attori della città di Faenza.
A ottobre i due giovani artisti incontreranno il pubblico per raccontare l'esperienza faentina, anticipando anche la mostra che, al termine della residenza, mostrerà le opere al MIC, istituzione di riferimento internazionale per la ceramica.
La residenza funge anche da stimolo per attivare molteplici e diverse collaborazioni sul territorio, tra cui anche l'ISIA, l'Università del Design di Faenza.
Alla residenza, come ogni anno, è inoltre collegato il Corso per Curatori MCZ, percorso formativo sul campo destinato a studenti selezionati dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e Ravenna.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 24 [2017 - N.59]

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