Il museo che si rinnova

Aperta la nuova Sezione d'arte contemporanea alle Cappuccine

Diego Galizzi - Direttore Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo

Nell'ambito di un programma pluriennale di rinnovamento degli spazi espositivi del Museo Civico delle Cappuccine, avviato già nel 2011 con il riallestimento della Sezione d'arte antica, nel giugno scorso è stato presentato al pubblico un nuovo, consistente intervento sulle collezioni museali, che ha avuto stavolta come oggetto la sezione dedicata all'arte del Novecento e dell'età contemporanea.
Il progetto di riallestimento, iniziato nel 2016 in occasione del 40° anniversario della fondazione del museo e realizzato grazie al contributo dell'IBACN (Piano Museale 2016 - L.R. 18/2000), è frutto di un radicale ripensamento del percorso espositivo, finalizzato a restituire a rinnovata dignità le collezioni artistiche più recenti, nell'ottica di valorizzare la collezione e di creare un contesto espositivo che consenta un'adeguata fruizione delle opere così come una più chiara comprensione dei momenti salienti della tradizione pittorica locale (e non solo), di cui il museo conserva testimonianza.
I lavori da poco conclusi hanno riguardato un'area di circa la metà dell'attuale superficie espositiva del museo, all'interno della quale trovano ora spazio più di 70 dipinti e una ventina di sculture. Nell'impaginazione degli spazi si è ricercata prioritariamente la sobrietà e la pulizia estetica delle sale e degli apparati didascalici, lasciando che a parlare fossero il più possibile le opere. Il percorso risulta piuttosto articolato, e gioca sulle caratteristiche stesse dell'ex spazio conventuale dove oggi è ospitato il museo. Alla base vi è l'idea che il museo possa in un certo senso farsi portatore, trasmettendolo ai visitatori, dello spirito del luogo, degli stati d'animo e delle sensazioni che hanno animato la struttura architettonica stessa attraverso i secoli. Di qui l'idea di suggerire qualcosa del senso di intimità, di chiusura e di segretezza proprie della vita di clausura che conducevano le suore Cappuccine fino agli anni Settanta, epoca in cui hanno abbandonato definitivamente la struttura. Così quelle che erano le cellette delle suore sono ora spazi espositivi di piccole dimensioni, dall'atmosfera raccolta e riflessiva, dove vengono raccontati alcuni fenomeni artistici locali di rilievo, dal primo Novecento dei bagnacavallesi Edgardo Saporetti e Giuseppe Rambelli, all'attenzione al "vero" della pittura del secondo dopoguerra in Bassa Romagna, ovvero a quel particolare sentimento della natura che caratterizza così bene l'arte e la letteratura romagnola. In altre salette si dà invece conto dell'importante stratificazione di opere d'arte contemporanea che negli anni si è andata depositando nelle collezioni museali, soprattutto grazie alle donazioni degli stessi artisti in seguito agli eventi espositivi organizzati dal museo nel corso di quarant'anni di attività. Di particolare interesse, da questo punto di vista, sono i nuclei di opere di artisti romagnoli come Giuseppe Bartoli, Sonia Micela, Mario Bocchini e Velda Ponti, a cui si aggiungono preziose testimonianze di maestri di più vasta notorietà come Remo Brindisi, Virgilio Guidi ed Ernesto Treccani.
Parallelamente, nei corridoi che sfilano accanto alle sale sono state ricavate delle vere e proprie quinte sceniche, in grado di valorizzare emblematicamente alcuni pezzi di particolare pregio estetico, soprattutto alcune delle splendide sculture della collezione Vittorio Dal Borgo, come la Fanciulla di Tullio Figini, e la delicata scultura ricoperta in foglia d'argento Absconditus di Nicola Samorì, una delle novità del nuovo allestimento. Da evidenziare è l'importanza che si è voluta dare proprio alle sculture della collezione Dal Borgo, restaurate grazie al contributo del Lions Club di Bagnacavallo, che ora sono dislocate anche nelle varie sale a creare liriche suggestioni nella loro relazione con le opere pittoriche.
Altra novità del nuovo percorso è l'inedita esposizione di due selezioni tematiche di incisioni provenienti dal Gabinetto delle Stampe, a testimonianza dell'importante ruolo assunto dal Museo del settore della grafica d'arte. La fitta esposizione di incisioni, una vera e propria "nuvola" composta da più di sessanta opere in cui il visitatore è invitato a immergersi e a perdersi, vuole solo suggerire la straordinarietà, per quantità e qualità, della collezione grafica del Museo Civico delle Cappuccine.
Storie e suggestioni sono quindi il filo conduttore della nuova sezione d'arte moderna e contemporanea del museo bagnacavallese, un museo che ripensa se stesso mettendo ancora più a fuoco la propria identità. Un museo che si apre al futuro ricercando un dialogo con il visitatore ancora più ampio ed eloquente.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 22 [2017 - N.59]

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